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Imola SBK: Max "il quinto titolo è il più bello"

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 26/09/2010 in Sbk

Felice, commosso, radioso. Biaggi si concede al pubblico e si apre alle confidenze. Un titolo agognato come nessun altro prima; un campionato duro, una maglietta con lo sfogo finale

Imola SBK: Max "il quinto titolo è il più bello"
Il corsaro Max accolto a fine corsa dai "colleghi"
Imola – Max Biaggi torna campione del mondo dopo tredici anni. Il primo titolo lo vinse ventitreenne, giovane arrembante tutto proteso ad inseguire traguardi sportivi, l'ultimo lo ha conquistato trentanovenne, con moglie, una figlia e un'altra (o un altro, non si sa ancora) in arrivo, ma con immutata grinta e col talento di sempre.
In totale sono cinque i titoli nel forziere del romano: quattro in 250, uno in Superbike.
"Questo per me è il più prezioso – ha puntualizzato Max – perché non solo è arrivato dopo un digiuno troppo lungo, ma soprattutto l'ho colto in un campionato molto competitivo, duro, all'età in cui tanti campioni hanno già appeso il casco al chiodo, e lottando contro avversari di dieci – quindici anni meno di me".
Max è visibilmente commosso. Ringrazia tutti, l'Aprilia come azienda e come team per prima. "Correre non è solo gomme, motori, curve – ha detto – ma anche passione, rapporti umani. All'Aprilia ho trovato tutto questo. Due anni fa accettai la loro proposta, anche se erano assenti da molti anni dalla Superbike e mi proponevano una moto nuova, da collaudare con le incognite del caso, perché vennero subito incontro ad alcune mie richieste che non erano solo economiche e mi dimostrarono di voler fare bene. Abbiamo lavorato sodo, in armonia, e il massimo risultato è arrivato in appena due anni, a testimonianza che tutti nel team hanno dato il loro contributo per un obiettivo comune".
Max ha vinto il titolo cogliendo grandi vittorie e sommandole a regolari piazzamenti; a volte c'era il sospetto che corresse al risparmio, non da fuoriclasse.
"Ho sempre pensato che non valga la pena di esagerare per guadagnare una posizione, ma che sia importante focalizzarsi sempre sull'obiettivo principale, altrimenti non si diventa campioni del mondo, ma solo protagonisti di episodi isolati".
- Quando sei arrivato a Imola pensavi che avresti concluso il gran premio con addosso la maglia di campione del mondo?
"In realtà mi ero convinto che per il titolo avrei dovuto aspettare fino a Magny Cours. Nelle prove erano emersi un po' di problemi e avevo capito subito che non sarebbe stato facile stare coi primi. In Gara-1 sono partito un po' nervoso pensando a questi problemi, che si manifestavano soprattutto nelle frenate più spinte. Aggiungo – e lo dico solo adesso – che al via di Gara-1 il motore non voleva salire di giri; stavo per preoccuparmi seriamente, quando tutto è andato a posto; non sappiamo ancora che cosa fosse successo".
- Che programmi hai a breve scadenza per festeggiare questo quinto titolo mondiale?
"So che per un evento del genere bisognerebbe preparare in anticipo un programmino di festeggiamenti, ma io sono molto superstizioso, quindi me ne sono ben guardato. Avevo fatto preparare solo questa maglietta (quella che ha indossato subito dopo l'arrivo di Gara-2), ma questa mattina ero già pentito: pensavo di aver fatto troppo e temevo conseguenze...".
- Incontrando questa sera Leon Haslam, che cosa gli diresti?
"Gli direi che è stato un avversario degnissimo della mia massima stima. Si è battuto lealmente e mi ha reso la vita difficile, anche perché è stato l'unico, oltre a me, ad aver commesso pochissimi errori. Mi auguro che il prossimo anno sia in sella a una moto che gli consenta di tentare la rivincita".
- A Magny Cours non avrai più nulla da perdere, visto che il titolo 2010 ormai nessuno può più strappartelo. Ci aspettiamo quindi di vederti correre per vincere.
"Magny Cours è un circuito diverso da Imola; non mi aspetto grossi problemi sulla moto. In ogni caso il mio obiettivo sarà di confermare senza possibilità di dubbio che il titolo 2010 è andato al pilota migliore".
Imola SBK: Max "il quinto titolo è il più bello"
Una maglietta, un decalogo Biaggistico, uno sfogo. Si intitola: "5 mondiali e 10 perché".
Queste le dieci frasi:

1 – La 5° stella la inseguivo da tempo.
2 – Sono il primo italiano nella storia della SBK a vincere un mondiale.
3 – Sono stato il primo italiano a vincere un mondiale 250 con moto italiana Aprilia e volevo essere il primo italiano a vincere in SBK con moto italiana Aprilia.
4 – Ho la compagna più gnocca di tutti. Questo aiuta.
5 – Enzo Ferrari si sbagliava di grosso...
6 – Non finirò mai di ringraziare Ducati per il no ricevuto nel 2009.
7 – Aprilia e Piaggio sono la mia seconda famiglia.
8 – Diventare padre mi ha dato motivazioni eccezionali.
9 – A 39 anni suonati li metto ancora in riga tutti.
10 – Lo dovevo ai miei tifosi e a tutti gli italiani.

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