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USA SBK: Spies una marcia in più

il 31/05/2009 in Sbk

.Due perentori trionfi: l'americano è un autentico fenomeno e sul circuito di Casa solo Fabrizio non gli si è arreso senza combattere. Alle spalle di Ben, battaglie spettacolari, ma solo per gli avanzi del podio

USA SBK: Spies una marcia in più
Ben Spies, due vittorie nel GP USA SBK
Salt Lake City – Ben Spies straccia tutti sulla pista di casa e, approfittando dei problemi fisici di Noriyuki Haga, atterrato pesantemente in qualifica, riapre clamorosamente un Mondiale che sembrava aver già preso la via di Borgo Panigale.
Il fantastico texano, al settimo successo stagionale (su 14 gare), ha sfruttato al meglio il fattore campo e la SBK torna in Europa (prossimo round il 21 giugno a Misano) con Haga sempre primo ma Spies che risale a - 53 punti.
E i problemi di Haga non finiscono qui perché anche Michel Fabrizio, l'unico che in America è stato in grado di tenere testa a Spies, gli si avvicina (- 64 punti).
In realtà Fabrizio ha dato il massimo con la Ducati e avrebbe certamente vinto se alla guida della Yamaha non ci fosse stato quel fenomeno di Ben Spies, che fa volare la quattro cilindri di Iwata come nessun altro, a cominciare dal suo compagno di squadra Tom Sykes. L'anno scorso Bayliss era il motore aggiuntivo della Ducati, quest'anno Spies lo è per la Yamaha. Dopo averci mostrato che cosa è in grado di fare sule piste che non conosce, Ben ci ha fatto vedere oggi che su quelle che conosce bene, come Miller Park, avrebbe potuto dare mezzo giro a tutti se avesse mantenuto sempre quel pazzesco ritmo che era alla sua portata. Per i grandi campioni della Superbike della Vecchia Europa, non è stata una giornata molto gratificante. E l'impressione è che non sarà l'ultima. Il GP degli Usa ha confermato i progressi della Honda, due volte sul podio con Checa (secondo in gara uno) e Rea (terzo in gara due). Ma anche dell'Aprilia che nonostante prove difficoltose (Biaggi quarta fila) porta a casa due piazzamenti importanti con il romano due volte a ridosso del podio.
USA SBK: Spies una marcia in più
Il podio di Gara-1
Salt Lake City - Cielo sereno sullo Utah al via di gara uno. Spies scatta via come un razzo ma anche Haga recupera in fretta posizioni dalla terza fila, balzando in terza posizione alle spalle di Nakano. Al primo passaggio il texano della Yamaha ha già due secondi di vantaggio! Biaggi è ottavo davanti a Fabrizio.
Spies è scatenato, al secondo giro stampa un impressionante 1'49"197 (otto decimi sotto il primato 2008 di Checa) ed aumenta il vantaggio su Nakano, Kiyonari, Haga, Parkes e Checa. Dietro intanto Fabrizio strappa la settima posizione a Biaggi. Al terzo giro Haga perde un'altra posizione, arretrando in quinta, insidiato dal miglior Parkes della stagione, Fabrizio, Biaggi e Rea. Poche curve dopo anche Fabrizio supera senza timori reverenziali il compagno di squadra in difficoltà.
Spies è di un altro pianeta: al quarto passaggio ha accumulato quasi quattro secondi su Kiyonari, Nakano, Checa, Fabrizio e Haga che gira nettamente più lento degli inseguitori Parkes, Biaggi, Hacking e Rea.
Al sesto giro, tentando di resistere all'attacco di Checa, Nakano perde l'anteriore e finisce a terra. Intanto Fabrizio è sempre più vicino a Kiyonari, mentre Haga è sempre più nelle grinfie del gruppo. Nel corso del settimo giro, con Spies al comando con 4"281 di vantaggio, la gara viene interrotta per soccorrere Karl Muggeridge, caduto mentre si trovava in quindicesima posizione. Viene considerata valida la classifica del quinto giro (l'ultimo concluso da tutti i piloti in pista) con Spies davanti con 4"060 su Kiyonari, Nakano, Checa, Fabrizio, Haga, Parkes, Hacking, Biaggi, Rea e Haslam a 9 secondi esatti dal texano. Nakano non può ripartire perché il regolamento prescrive che per essere ammesso occorre tornare al box entro cinque minuti dall'interruzione e con la propria moto.
Dopo una breve sosta la gara riprende per i sedici giri che restano. Stavolta Spies impiega quattro curve per liberarsi di Kiyonari, ma una volta andato in testa il texano ricomincia la fuga solitaria. Haga invece è solo ottavo e il calvario riprende. Al nono giro (totale) il giapponese viene passato anche da Hacking mentre Fabrizio, partito di nuovo male (undicesimo) perde terreno rispetto alle Honda di Kiyonari, Checa e Rea saldamente alle spalle dell'imprendibile Spies. La posizione del giovane romano è insidiata anche da Biaggi arrivato a meno di un secondo nella classifica combinata per somma dei tempi delle due frazioni.
In testa Spies migliora di nuovo il record – 1'48"965 – ma questa volta il divario non è netto per cui le tre Honda e l'Aprilia di Biaggi, sesto nella combinata, tengono il passo. Al tredicesimo giro Kiyonari salta sul cordolo, evita per un pelo la caduta, ma non il sorpasso di Checa che strappa il secondo posto anche nella somma dei tempi al giapponese infilato pure da Rea.
A sei tornate dalla conclusione Spies controlla la gara con sette secondi complessivi di vataggio su Checa inseguito a sua volta da Kiyonari, Fabrizio, Rea, Biaggi, l'ottimo Hacking sostituto di Tamada sulla Kawasaki e un Haga sempre più in difficoltà, infilato anche da Byrne e Kagayama sui quali però mantiene ancora un piccolo vantaggio nella somma dei tempi. Negli ultimi due giri, con Spies padrone della gara, le uniche emozioni vengono dalla rincorsa di Fabrizio che raggiunge Biaggi, sul quale però è già in vantaggio nella combinata. Il sorpasso non servirebbe, ma Michel non si tira indietro per un sorpasso che vale il terzo posto ai danni di Kiyonari.
1 Spies B. Yamaha YZF R1 38'30.945
2 Checa C. Honda CBR1000RR Honda 38'40.339
3 Fabrizio M. Ducati 1098R 38'43.687
4 Kiyonari R. Honda CBR1000RR 38'45.221
5 Rea J. Honda CBR1000RR Honda 38'45.860
6 Biaggi M. Aprilia RSV4 Factory 38'46.406
7 Hacking J. Kawasaki ZX 10R R.T. 38'53.846
8 Smrz J. Ducati 1098R 38'56.370
9 Haga N. Ducati 1098R 38'56.815
10 Haslam L. Honda CBR1000RR 38'57.038
11 Byrne S. Ducati 1098R 38'57.126
12 Kagayama Y. Suzuki GSX-R 1000 K9 39'00.220
13 Sykes T. Yamaha YZF R1 39'09.310
14 Lavilla G. Ducati 1098R 39'10.399
15 Corser T. BMW S1000 RR 39'10.458
16 Nieto F. Suzuki GSX-R 1000 K9 39'19.834
17 Lanzi L. Ducati 1098R 39'21.692
18 Zemke J. Honda CBR1000RR 39'22.391
19 Scassa L. Kawasaki ZX 10R 39'25.417
20 Salom D. Kawasaki ZX 10R 39'29.470
21 Xaus R. BMW S1000 RR 39'38.517
22 Nigon E. Yamaha YZF R1 39'49.037
USA SBK: Spies una marcia in più
Un'impressionante piega di Spies
Salt Lake City - Dalle montagne dello Utah spuntano nuvoloni neri: c'è rischio di pioggia e le squadre hanno la seconda moto per il primo, eventuale, flag to flag della storia SBK. Spies imbocca in testa la prima curva, inseguito da Fabrizio, Checa e un Haga deciso a vendere cara la pelle nonostante le contusioni conseguenza del tremendo volo in qualifica. Al secondo giro però il giapponese deve dare strada ad un determinatissimo Rea: anche lui sembrava KO dopo il volo nelle libere di sabato, ma si è ripreso alla svelta. Intanto Spies abbassa ulteriormente il record con 1'48"768: il texano stavolta è una macchina da guerra.
Primo colpo di scena al quarto passaggio, quando Checa vola nel cambio di direzione dove Biaggi era caduto in Superpole. Contemporaneamente Hacking va addosso a Scassa ed entrambi carambolano nella via di fuga.
Due tornate più tardi Biaggi supera in pieno rettilineo Haga, il giapponese risponde nella curva successiva ma poi è Max ha tornare davanti. Intanto Spies stavolta non riesce a scappare ad un Fabrizio incredibilmente efficace che contiene lo svantaggio in meno di due secondi: entrambi girano sul passo di 1'49" basso, circa un secondo meglio degli inseguitori!
Al giro sette Gregorio Lavilla scivola, senza danni. Intanto Haga finisce nelle grinfie di Kiyonari, Haslam, Smrz, Nakano e Sykes che rischiano di portargli via altri punti preziosissimi.
A metà gara Spies comanda le operazioni con 1"590 su Fabrizio che tiene botta. Nel gruppo degli inseguitori Haga cede anche a Smrz e arretra in ottava posizione, con Nakano dietro che a sua volta preme con un passo migliore. La seconda Aprilia, al giro quindici, in pieno rettilineo svernicia la F09 del Samura, che a sei passaggi dalla fine pare non averne più fisicamente. Fabrizio molla l'inseguimento tanto che Spies in tre giri guadagna un margine di tutta sicurezza.
Nel finale di gara gli unici brividi vengono dalla battaglia per il terzo posto che finisce per premiare Rea grazie anche alla caduta del battagliero Haslam, che tra l'altro regala un punticino in più ad Haga, giunto ottavo.
1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 38'25.391
2 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 9.080
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 14.357
4 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 15.636
5 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 17.156
6 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 17.546
7 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 19.659
8 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 23.455
9 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 30.489
10 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 31.775
11 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 33.246
12 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 36.758
13 10 Nieto F. (ESP) Suzuki GSX-R 1000 K9 36.887
14 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 37.290
15 98 Zemke J. (USA) Honda CBR1000RR 42.639
16 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 42.777
17 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 45.596
18 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'09.237
19 2 Hacking J. (USA) Kawasaki ZX 10R 1'26.703
USA SBK: Spies una marcia in più
Sofuoglu guida la corsa delle Supersport che andrà a vincere d'autorità
Salt Lake City - Laverty è il migliore in partenza, ma stavolta niente fuga stile Kyalami. Crutchlow e il resto della compagnia si accodano alla Honda dell'irlandese, comprese le due Triumph di McCoy e Nannelli. Ottimo avvio anche per Massimo Roccoli con la Honda della squadra ceka Intermot.
Dopo cinque giri Laverty è sempre in testa davanti a Crutchlow, Lascorz, il velocissimo McCoy, Sofuoglu e un grande Nannelli per la prima volta in stagione incollato al gruppo di testa. Roccoli è staccato di quattro secondi, incalzato da Foret partito male con la seconda Yamaha. Intanto scivola, senza conseguenze, Melissa Paris la prima ragazza ad aver mai preso il via nel Mondiale Supersport.
All'ottava tornata Nannelli infila senza complimenti il compagno di squadra McCoy che ha alzato improvvisamente il ritmo. Invece Sofuoglu, terzo, realizza il nuovo record della pista, 1'52"629, e accorcia le distanze da Laverty e Crutchlow.
Al giro di boa della corsa nel quartetto di testa ci sono due Honda (Laverty e Sofuoglu, l'unico che ha già gareggiato a Miller lo scorso anno con la SBK), la Yamaha di Crutchlow e la Kawasaki di Lascorz, autore della pole. La Triumph di Nannelli insegue a meno di tre secondi: con quattro moto nelle prime cinque posizioni la Supersport ha ritrovato grande interesse anche dal punto di vista tecnico.
Intanto, a metà del plotone, desta sensazione la rimonta di Andrew Pitt che in prova era caduto nel giro di lancio ed è stato ammesso in griglia in virtù del tempo realizzato nelle libere, come prescritto dalle norme 2009, anche se in 30° e ultima posizione: il campione del mondo è già ottavo quando restano ancora nove tornate. I quattro di testa accelerano, le Triumph di Nannelli e McCoy invece sembrano in difficoltà d'aderenza e perdono progressivamente terreno, incalzate da Foret incollato all'australiano.
Laverty tenta di scappare via: compie il tredicesimo passaggio in 1'52"522, nuovo primato, ma Crutchlow non si fa sorprendere, replicando il giro successivo con 1'52"422, mentre Sofuoglu e soprattutto Lascorz accusano qualche metro di distacco. Dietro il quartetto, Foret supera di slancio le due Triumph del Nanna e McCoy: il toscano però sembra deciso a dare battaglia. Al giro diciassette Nannelli finisce a terra, ripetendo l'errore commesso due settimane fa a Kyalami, costatogli un probabile podio: il toscano torna in gara diciottesimo.
Ultimo passaggio di fuoco: Sofuoglu si sbarazza di Crutchlow con estrema decisione, poi - a tre curve dalla fine – entra all'interno di Laverty e, con una gran toccata di carena, riesce a strappargli la vittoria.
La sfortuna nera colpisce Massimo Roccoli che resta senza benzina perdendo il settimo posto e raggiungendo il traguardo a spinta, in venitreesima posizione. Così il primo degli italiani è di nuovo Michele Pirro, ottavo, mentre Vizziello è quindicesimo davanti a Nannelli.
1 K. Sofuoglu Honda CBR600RR
2 E. Laverty Honda CBR600RR a 0.368
3 C.Crutchlow Yamaha YZF R6 a 0.521
4 J. Lascorz Kawasaki ZX-6R a 1.833
5 F. Foret Yamaha YZF R6 a 12.071
6 G.Mccoy Triumph Daytona 675 a 18.108
7 A. Pitt Honda CBR600RR a 25.912
8 M.Pirro Yamaha YZF R6 a 26.867
9 M.Lagrive Honda CBR600RR a 30.411
10 A. West Honda CBR600RR a 31.393
11 T. Pradita Yamaha YZF R6 a 32.206
12 M.Praia Honda CBR600RR a 32.572
13 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R a 35.491
14 B. Veneman Suzuki GSX-R600 a 37.164
15 G.Vizziello Honda CBR600RR a 39.041
16 G.Nannelli Triumph Daytona 675 a 40.443
17 M.Laverty Yamaha YZF R6 a 51.153
18 A. Vos Honda CBR600RR a 52.658
19 J. Günther Honda CBR600RR a 54.437
20 A. Polita Suzuki GSX-R600 a 1'11.500
21 R. Holland Honda CBR600RR a 1'11.668
22 Y. Guerra Yamaha YZF R6 a 1'18.385
23 M.Roccoli Honda CBR600RR a 1'21.462
24 O.Pianykh Yamaha YZF R6 a 1'33.636
25 A. Nelson Yamaha YZF R6 a 1'40.570
26 C. Yates Suzuki GSX-R600 a 1 giro
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