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A Phillip Island si comincia da Smrz

Foto Alex Photo il 27/02/2009 in Sbk

Un privato con alle spalle un piccolo team italiano firma la prima pole del 2009. Provvisoria, certo, ma intanto tutti i boss sono dietro. Secondo e terzo tempo ad Haga e Haslam. Biaggi undicesimo

A Phillip Island si comincia da Smrz
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Phillip Island – Mondiale delle stelle? No grazie. La SBK è bella perché imprevedibile: aspetti Ben Spies, Max Biaggi o Noriyuki Haga e invece la prima giornata dello show 2009 sorride a Jakub Smrz, il privato che mette in fila tutti i grandi. Ci sono sette marche in pista e i quindici piloti ufficiali ma il segreto della SBK è proprio questo: anche da privato puoi farti valere, se sei capace di ruotare il gas dalla parte giusta.

L'impresa di Smrz, che ha girato in 1'32"312, è incredibile per parecchi motivi. Con la Ducati 1098RS "clienti" ha beffato proprio all'ultimo Noriyuki Haga, cioè colui che dovrebbe diventare – nelle intenzioni di Borgo Panigale – l'erede di Troy Bayliss. Il pilota della Repubblica Ceca, venticinquenne al terzo anno di SBK, è gestito dal team Guandalini, formazione bolognese nata nel 2003 e approdata al Mondiale la passata stagione. Mentre i team ufficiali hanno fatto almeno 3-4 uscite invernali, coprendo circa 3000 chilometri a pilota, Smrz si è allenato solo ad Almeria e Portimao, percorrendo solo 1000 chilometri.
Tra l'alto Jakub è tra i pochissimi a non aver potuto saggiare Phillip Island la settimana scorsa. Ma in due ore ha recuperato il tempo perduto. "Jakub è un talento, ve ne accorgerete presto" commenta Pierfrancesco Chili, 17 vittorie in SBK da pochi mesi direttore sportivo del team Guandalini.
Smrz non è stata l'unica sorpresa. Perché dietro Haga troviamo Leon Haslam, 25 anni, scatenato con la Honda del team Stiggy, formazione svedese che – dopo qualche stagione di rodaggio in Supersport – oggi era al debutto in SBK. Il motore CBR-RR preparato dalla Oral, engineering modenese diretta dall'ingegner Mauro Forghieri, ex Ferrari F.1, ha pesantemente ridimensionato le moto gemelle dalla Ten Kate, tradizionale testa di ponte Honda in SBK: Kiyonari, caduto al mattino, ha concluso decimo, Carlos Checa (dolorante alla spalla ferita sabato scorso nei test) quattordicesimo e l'atteso baby Jonathan Rea diciassettesimo dopo due fuoriprogramma nella sabbia.
La pista molto calda (51°C nella qualifica pomeridiana) ha favorito i colpi di mano mettendo in crisi parecchi top rider. Ben Spies, primo nelle libere mattutine (34°C sulla pista), è arretrato in ottava posizione; per trovare Max Biaggi al ritorno sull'Aprilia bisogna scendere fino all'undicesimo mentre la BMW comincia l'avventura SBK partendo dalla sedicesima posizione di Troy Corser, vittima di una scivolata senza danni, come Shane Byrne e Luca Scassa.
Non sono posizioni esaltanti, considerando le ambizioni, ma prima di fare conclusioni affrettate date un'occhiata ai tempi, che sono ravvicinatissimi: da Smrz a Shane Byrne, quindicesimo, c'è appena un secondo. Quindi basta niente per far cambiare il vento.
Spies è già temutissimo: aggredisce la pista come un matto, sembra sempre sul punto di cadere e invece il cronometro brilla, anche sulla distanza. La Yamaha (dieci giri sul ritmo di 1'33"5) è andata più forte della Ducati: Haga ha fatto sedici passaggi di fila partendo bene ma finendo in 1'35" alto e la gomma semi-distrutta. Biaggi con la gomma migliore ha fatto solo sei passaggi, ma velocissimi: 1'33" basso. Il piazzamento quindi non rende affatto l'idea del potenziale dell'Aprilia che – anche se un po' a sprazzi – è andata forte pure con Shinya Nakano finito sesto nella sessione ma decisamente più lento di Max come ritmo.
Indicazioni da prendere con le molle perché qui basta che la temperatura cambi di pochi gradi per mandare a pallino tutte le previsioni. Infatti Biaggi resta cauto. "La moto vibra molto in ingresso curva, è lo stesso problema che avevamo nei test e siccome nel frattempo non è arrivato nulla di nuovo, ce lo aspettavamo - dice Max - L'aspetto positivo della vicenda è che non siamo troppo lontani".
In effetti l'Aprilia sembra in grado di essere protagonista da subito mentre la BMW, altra novità attesissima, pare fare un po' fatica. "Ogni volta che entriamo in pista si migliora" - aveva detto Corser alla vigilia, alludendo al bilancio dei test. Il primo esame vero invece è andato così così. In ogni caso l'australiano è a soli 1"065 dalla vetta e non è dato sapere se ha ottenuto il giro veloce con la gomma più soffice (che con il caldo basta appena per 2-3 giri) utilizzata dai piloti delle prime posizioni. La Suzuki, per esempio, sembra messa bene con Neukirchner quarto davanti a Kagayama. Ma con il caldo le coperture si consumano in fretta e il passo gara langue.
Tra dubbi e speranze le squadre domani affronteranno per la prima volta la nuova Superpole ad eliminazione. E anche questo sarà un bel rompicapo perché la Pirelli darà solo due gomme supersoffici ai venti qualificati: spararne una nella prima uscita, per entrare nei sedici, oppure utilizzare una gomma da gara soffice e risparmiare le due soft per andare a caccia della pole nelle due sessioni decisive? Ricordiamo che ogni turno dura solo 12 minuti, e nel mezzo ci sono pause di 7 minuti esatti; ogni volta i tempi si azzerano e si ricomincia. La formula è uno show ma le sorprese fioccheranno. Tenetevi forte, ne vedremo delle belle.
1. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'32.312
2. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1'32.569
3. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 1'32.623
4. Neukirchner M. (GER) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'32.673
5. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'32.704
6. Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 1'32.928
7. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1'32.932
8. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 1'32.939
9. Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 1'32.971
10. Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 1'32.991
11. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 1'32.995
12. Laconi R. (FRA) Ducati 1098 RS 09 1'33.202
13. Rolfo R. (ITA) Honda CBR1000RR 1'33.206
14. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 1'33.224
15. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1'33.317
16. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'33.377
17. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'33.418
18. Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 1'33.709
19. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 1'33.911
20. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1'34.080
21. Hill T. (GBR) Honda CBR1000RR 1'34.123
22. Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'34.487
23. Roberts B. (AUS) Ducati 1098R 1'35.123
24. Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'35.716
25. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'35.759
26. Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 1'36.103
27. Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'36.514
28. Badovini A. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'37.127
A Phillip Island si comincia da Smrz
Kenan Sofuoglu è tornato nel suo regno, la SS, e vuole riprendersi subito lo scettro
Phillip Island – Pronti via e la corazzata Ten Kate torna a dominare la Supersport con Andrew Pitt e Kenan Sofuoglu. L'iridato, che in caso di vittoria donerà il premio in denaro alla croce rossa per il fondo destinato alle vittime degli incendi che stanno ancora flagellando lo stato del Victoria, è stato impeccabile: 1'34"833, a soli tre decimi dal primato ufficioso da lui stesso ottenuto un anno fa.
Sofuoglu non è stato a guardare e nonostante una clamorosa uscita nella sabbia, senza cadere, è arrivato a soli 62 millesimi. Pitt vuole difendere il numero uno, Sofuoglu – campione 2007 – vuole riprenderselo. Sarà duello in famiglia, non è una novità. La Yamaha rincorre con Fabien Foret, terzo tempo. Il nuovo che avanza si chiama Triumph: la tre cilindri britannica, molto evoluta rispetto alla versione che aveva debuttato la passata stagione, esordisce con un significativo quarto tempo. Garry McCoy, specialista di Phillip Island, è a mezzo secondo dalla CBR-RR. Forse il vincitore di tre GP 500 con la Yamaha nel 2000 avrebbe fatto anche meglio se sul più bello non si fosse sdraiato alla prima curva. Succede.
La Triumph Daytona ha fatto brillare anche Gianluca Nannelli che è rimasto a lungo nella top 5 terminando la sessione in anticipo con l'ottavo crono, proprio dietro Anthony West ritornato in Supersport dopo il fallimento MotoGP con Kawasaki. Gli altri azzurri sono un po' in ritardo: Pirro 15°, Roccoli 17° e caduto senza danni, Vizziello 18°. Partenza in salita anche per Dall'Omo e Lai per il momento fuori dai migliori venti.
1. Pitt A. (AUS) Honda CBR600RR 1'34.833
2. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 1'34.895
3. Foret F. (FRA) Yamaha YZF R6 1'35.063
4. McCoy G. (AUS) Triumph Daytona 675 1'35.431
5. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 1'35.469
6. Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 1'35.589
7. West A. (AUS) Honda CBR600RR 1'35.641
8. Nannelli G. (ITA) Triumph Daytona 675 1'35.644
9. Harms R. (DEN) Honda CBR600RR 1'35.778
10. Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 1'35.833
11. Lagrive M. (FRA) Honda CBR600RR 1'35.885
12. Veneman B. (NED) Suzuki GSX-R600 1'35.947
13. Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 1'36.075
14. Praia M. (POR) Honda CBR600RR 1'36.220
15. Pirro M. (ITA) Yamaha YZF R6 1'36.234
16. Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 1'36.247
17. Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 1'36.286
18. Vizziello G. (ITA) Honda CBR600RR 1'36.493
19. Holland R. (AUS) Honda CBR600RR 1'36.915
20. Pradita T. (INA) Yamaha YZF R6 1'36.918
21. Szkopek P. (POL) Triumph Daytona 675 1'36.972
22. Smrz M. (CZE) Triumph Daytona 675 1'37.045
23. Günther J. (GER) Honda CBR600RR 1'37.170
24. Dell'Omo D. (ITA) Honda CBR600RR 1'37.210
25. Lai F. (ITA) Honda CBR600RR 1'37.719
26. Vostárek P. (CZE) Honda CBR600RR 1'37.740
27. Vos A. (NED) Honda CBR600RR 1'37.914
28. Geronimi S. (AUS) Suzuki GSX-R600 1'39.445
29. Guerra Y. (ESP) Yamaha YZF R6 1'40.133
30. Morillas J. (ESP) Yamaha YZF R6 1'40.523
A Phillip Island si comincia da Smrz
Troy Bayliss lo scorso anno sulla pista di Phillip Island vinse entrambe le manche
Phillip Island – Troy Bayliss è tornato in pista, ma solo da turista. "Sono andato a vedere girare i ragazzi, mi è piaciuto Ben Spies, ma con tante marche e bravi piloti in pista è difficile dire come finirà la stagione" - ha commentato il campione del Mondo davanti ai giornalisti.
"Dopo il trionfo di Portimao la mia vita è cambiata: ho lasciato Montecarlo, adesso vivo a Surfers Paradise (elegante spiaggia australiana, ndr) e non faccio niente tutto il giorno: è una condizione molto strana per me".
- Andrai avanti così o ti tornerà la nostalgia delle corse?
Mi hanno offerto di correre nella Supercar V8, il campionato di auto più seguito in Australia. A maggio andrò a provare e in base ai tempi deciderò se accettare la proposta o metterci una pietra sopra. A metà giugno verrò in Italia per un mese per sostenere una serie di collaudi con la Ducati. Proverò sicuramente la Desmosedici MotoGP al Mugello, forse anche la SBK. Non sono un tester, per questo lavoro ci sono già altri ragazzi validi. Saranno prove di performance: il tester delibererà l'evoluzione e da me la Ducati cercherà di capire quanto può andare forte".
La sensazione è che Bayliss non si senta ancora un ex pilota…
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