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Doppietta di Bayliss
Due corse tremende, da segnare nell'Albo d'Oro della Superbike. Due vittorie strepitose dell'asso australiano, contrastato nella seconda manche da un superbo Haga fino all'ultimo centimetro. Grandi anche Checa, Xaus, Neukirchner e Smrz. In rimonta le Kawasaki. Biaggi 10° e 12°
"Non c'è una spiegazione, io tiravo ma ero lento, mi passavano tutti – ha detto Max – Abbiamo stravolto la moto ma non è servito a nulla".
Davanti a 75 mila spettatori (primato di presenze per Assen) Bayliss è partito di nuovo davanti tirandosi dietro Xaus, Haga e le tre Suzuki di Nieto, Kagayama e Neukirchner in fila indiana. Carlos Checa ha perso tempo: solo ottavo alla fine del primo giro.
L'ispiratissimo Neukirchner, nonostante la recente frattura alla spalla sinistra, ricordino di Valencia, impiega solo tre tornate a balzare in terza posizione. Al giro otto si ferma Kiyonari che stava rimontano come una furia: cedimento dell'ammortizzatore di sterzo. Due passaggi più tardi Bayliss cambia ritmo, segna il giro più veloce e spera che Haga molli come in precedenza aveva fatto Kagayama. Ma Nori è un osso più duro del connazionale e resta attaccato fino alla fine.
L'ultimo giro è da infarto, Haga cerca il varco nel veloce ma Troy non cede. "E' stata dura e ho finito la corsa stanco come non mai – ha ammesso Bayliss – ma è stata una giornata perfetta: pole e doppietta, grazie Ducati!".
Checa rimonta fino al terzo posto beffando prima Neukirchner, andato un po' in crisi d'aderenza e infine il connazionale Xaus lasciato fuori dal podio nonostante una gara aggressiva e determinata con l'identica 1098RS di Biaggi.
Trasferta disastrosa per Michel Fabrizio che si ritira subito e corre in clinica mobile per farsi controllare il braccio destro. Lunedi pomeriggio si opererà a Forli al tunnel carpale, la stessa sindrome di Jorge Lorenzo. La Ducati assicura che per Monza ci sarà.
2 N.Haga Yamaha YZF-R1
3 C. Checa Honda CBR1000RR
4 R. Xaus Ducati 1098 RS 08
5 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000
6 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000
7 G.Lavilla Honda CBR1000RR
8 J. Smrz Ducati 1098 RS 08
9 M.Tamada Kawasaki ZX-10R
10 T. Corser Yamaha YZF-R1
11 F. Nieto Suzuki GSX-R1000
12 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08
13 K. Muggeridge Honda CBR1000RR
14 R. Rolfo Honda CBR1000RR
15 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1
16 R. Laconi Kawasaki ZX-10R
17 S. Gimbert 94 Yamaha YZF-R1
18 A. Badovini Kawasaki ZX-10R
19 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR
20 R. Holland Honda CBR1000RR
21 S. Aoyama Honda CBR1000RR
22 L. Napoleone Yamaha YZF-R1
23 A. Vos Ducati 1098 RS 08
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Si parte sotto un pallido sole, il rischio pioggia è scongiurato. La Ducati numero ventuno si stacca come un fulmine dalla griglia di partenza permettendo a Troy di gestire la gara a piacimento. Alle sue spalle è subito mischia furibonda.
Noriyuki Haga, quinto al primo giro, entra all'interno di Ruben Xaus e lo spagnolo resiste. Si toccano e finiscono entrambi gambe all'aria. Haga torna ai box (Mondiale già compromesso?), Xaus continua la gara ma finisce di un soffio fuori dai punti (sedicesimo).
Al terzo passaggio, con Bayliss pressato da Kagayama, Neukirchner Checa, e Corser, anche Fonsi Nieto comincia il suo show personale. Prima va dritto alla chicane, mantenendo comunque la sesta posizione. Due passaggi dopo, tentando di rifarsi sotto, il nipote d'arte scivola e dice addio alla corsa. Togliendo d'impaccio la race direction che davanti ai monitor stava valutando se imporre una penalità per il taglio di percorso.
Al quinto giro Kagayama supera Bayliss ma il ducatista non si scompone. Troy ha scelto un'anteriore soffice (solo Checa ha fatto l'identica scelta, mentre gli altri hanno puntato sulla dura) e vuole soltanto amministrare l'aderenza in vista del finale.
La situazione non cambia fino al tredicesimo passaggio quando Kagayama esagera in uscita dell'ultima chicane, sbanda e permette a Bayliss, Neukirchner e Checa di superarlo. Le gomme della Suzuki sono alla frutta, come quelle della Yamaha di Corser, e i due si trovano a navigare in quarta e quinta posizione fino al traguardo.
Bayliss capisce che è il momento di decidere la gara. Segna la sua miglior prestazione (1'39"827) spezza il ritmo e lascia Nuekirchner e Checa a giocarsi il secondo posto. Il finale è una passerella trionfale per il mitico due volte campione del Mondo arrivato a quota 45 vittorie (4 quest'anno in sette gare!). A due giri dalla fine Checa passa Neukirchner e ribadisce la competitività della Honda CBR-RR.
Grande prestazione di Jakub Smrz che con la Ducati satellite finisce sesto a ridosso di Kagayama e Corser nonostante un brutto avvio. Prima gara da protagonista per la Kawasaki che si fa notare in avvio di corsa sia con Laconi che con Tamada prima del cedimento delle coperture. Tamada finisce ottavo, c'è ancora qualcosa da sistemare ma il potenziale c'è.
Max Biaggi parte discretamente ma paga ancora un secondo (abbondante) dai primi, come in prova. Il decimo posto è lo specchio della crisi. Disastrosa giornata per Michel Fabrizio che perde tempo alla prima curva (contatto con Smrz) e poi cade mentre è in sedicesima posizione in scia all'ottimo Ayrton Badovini andato a punti (quindicesimo) con la Kawasaki 2007 nel suo quarto GP.
Lorenzo Lanzi non è partito per la frattura dell'apofisi conoidale (un ossicino del gomito) rimediata nella caduta di venerdi in qualifica.
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2 C. Checa Honda CBR1000RR
3 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000
4 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000
5 T. Corser Yamaha YZF-R1
6 J. Smrz Ducati 1098 RS 08
7 R. Kiyonari Honda CBR1000RR
8 M.Tamada Kawasaki ZX-10R
9 G.Lavilla Honda CBR1000RR
10 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08
11 R. Laconi Kawasaki ZX-10R
12 K. Sofuoglu Jr. Honda CBR1000RR
13 A. Badovini Kawasaki ZX-10R
14 K. Muggeridge Honda CBR1000RR
15 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1
16 R. Xaus Ducati 1098 RS 08
17 S. Gimbert 94 Yamaha YZF-R1
18 R. Holland Honda CBR1000RR
19 S. Aoyama Honda CBR1000RR
20 A. Vos Ducati 1098 RS 08
21 L. Napoleone Yamaha YZF-R1
22 R. Rolfo Honda CBR1000RR
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L'inizio è stato concitato con Jonathan Rea a guidare il serpentone inseguito da Parkes, Jones, Pitt e tutti gli altri. Ivan Clementi, ottimo in prova con la Triumph BE-1, è schizzato via settimo ma non c'è stato tempo di festeggiare perché le prestazioni sono andate in calando fino alla retrocessione in quattordicesima posizione finale.
E' partito bene anche Massimo Roccoli ma al secondo passaggio il pilota Yamaha è volato via sprecando un'altra buona occasione per mettersi in luce. Gianluca Nannelli, sempre per restare in tema italiano, è approdato alla corsa dopo aver segnato il secondo tempo nel warm up, ma ha rovinato la giornata con una partenza tremenda (diciannovesimo) che ha finito per condizionare la prestazione. Il toscano infatti ha recuperato come unna furia e per larghi tratti è stato il più veloce in pista. Ma a cinque giri dalla fine, quando era decimo e a soli 2"5 dal vertice, è finito fuori pista.
Protagonista dall'inizio alla fine invece Gianluca Vizziello che era al debutto sulla Honda Althea in sostituzione dell'infortunato Tommy Hill. Il lucano ha preso subito le scie giuste e al quinto giro ha fatto il giro veloce della gara in 1'42"130. E' un po' calato nella fase centrale ma poi ha preso la ruota di Nannelli e, spronato dal confronto interno, si è rifatto sotto centrando un promettente ottavo posto. "Non sono abituato a stare così vicino ai primi, la tensione è forte e per un po' ho guidato contratto, comunque va bene così" - ha commentato Vizzy.
Lascorz ha impensierito parecchio Pitt e Rea ma nel finale non è stato in grado di attaccarli con decisione: il terzo posto comunque vale oro e gli permette di conservare la vetta del Mondiale con 20 punti di margine su Pitt.
Primo punticino dell'anno per Ilario Dionisi seconda guida della Triumph-Caracchi.
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2 J. Rea Honda CBR600RR
3 J. Lascorz Honda CBR600RR
4 F. Foret Yamaha YZF-R6
5 B. Parkes Yamaha YZF-R6
6 J. Brookes Honda CBR600RR
7 B. Veneman Suzuki GSX-R600
8 G.Vizziello Honda CBR600RR
9 C. Jones Honda CBR600RR
10 M.Lagrive Honda CBR600RR
11 M.Aitchison Triumph 675
12 C.Walker Kawasaki ZX-6R
13 R.Harms Honda CBR600RR
14 I. Clementi Triumph 675
15 I. Dionisi Triumph 675
16 D.Salom Yamaha YZF-R6
17 M.Praia Honda CBR600RR
18 V. Kallio Honda CBR600RR
19 G.Gowland Honda CBR600RR
20 M.Giansanti Honda CBR600RR
21 K. Coghlan Honda CBR600RR
22 D. Dell'omo Honda CBR600RR
23 L. Alfonsi Honda CBR600RR
24 R. Van Steenbergen Honda CBR600RR
25 S. Barragan Honda CBR600RR
26 J. Uitterdijk Yamaha YZF-R6
27 W.De Angelis Honda CBR600RR
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Il fattaccio è avvenuto al decimo dei tredici giri di corsa. Fino a quel momento Corti si era alternato al comando con il francese Maxime Berger, promessa della Honda Ten Kate. Corti aveva risposto colpo su colpo e sembrava avere la situazione in pugno. Finchè non è uscito un pelo largo mettendo la ruota posteriore fuori pista quel tanto che è bastato per innescare un violentissimo high side. Fine del sogno.
A quel punto Berger non ha più avuto problemi ed è andato a vincere la sua prima gara con la 1000. Il francesino è campione europeo in carica 600 ed ha tutta l'aria di voler espugnare anche la categoria superiore. Berger si è rivelato fuori portata per Michele Pirro (Yamaha) che però è stato attento a non andare a cacciarsi nei guai portando a casa un secondo posto prezioso precedendo Xavier Simeon (Suzuki) e un Alessandro Polita (Ducati) che fin dalle prove ha dovuto far fronte a qualche difficoltà tecnica.
Ottima esibizione per Andrea Antonelli, altro ex della 600, che alla seconda uscita con la 1000 finisce quinto con la Honda. La caduta di sabato mattino, con danni allo scafoide, ha rovinato la gara di Davide Giugliano costretto all'ottavo posto.
Olanda da dimenticare per l'australiano Brendan Roberts, ufficiale Ducati: il vincitore di Valencia è caduto al quinto giro mentre lottava nel gruppo di testa.
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2 M.Pirro Yamaha YZF-R1
3 X. Simeon Suzuki GSX-R1000
4 A. Polita Ducati 1098R
5 A. Antonelli Honda CBR1000RR
6 R. Schouten Yamaha YZF-R1
7 M.Smrz Honda CBR1000RR
8 D. Giugliano Suzuki GSX-R1000
9 K. Foray Yamaha YZF-R1
10 M.Rohtlaan Honda CBR1000RR
11 D. Colucci Ducati 1098R
12 M.Baiocco Kawasaki ZX-10R
13 D. De Boer Suzuki GSX-R1000
14 G.Jones Suzuki GSX-R1000
15 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R
16 R.Mähr KTM 1190 RC8
17 F. Perotti Suzuki GSX-R1000
18 G.Junod Yamaha YZF-R1
19 D. Sacchetti Ducati 1098R
20 R. Ter Braake Ducati 1098R
21 M.Bond Suzuki GSX-R1000
22 F. Backlund Suzuki GSX-R1000
23 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R
24 C. Seaton Suzuki GSX-R1000
25 J. Gallina Kawasaki ZX-10R
26 B. Srdanov Yamaha YZF-R1
27 C. Stronach Kawasaki ZX-10R
28 M.Jerman Honda CBR1000RR
29 R. Gianfardoni Ducati 1098R
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Patrick Vostarek ha tentato la fuga ma dopo due giri è stato raggiunto e superato dal britannico Dan Linfoot, diciannovenne della Yamaha Beowulf che non ha più mollato la posizione centrando la prima vittoria continentale. Suo anche il nuovo primato della pista.Vostarek ha ipotecato il secondo posto precedendo il diciassettenne belga Vincent Lonbois.
A tenere in piedi il tricolore ci ha pensato Daniele Beretta (Suzuki) a lungo quarto e alla fine insidiato dal quindicenne Loriz Baz, scommessa della Yamaha France che aveva stupito Valencia vincendo al debutto. All'ultimo giro Baz è riuscito a passare Beretta ma all'ultima chicane ha un po' esagerato, è finito fuori permettendo al più smaliziato italiano di riprendersi il quarto posto.
Marco Bussolotti ha chiuso un week end difficile cogliendo il settimo posto in rimonta davanti a Eddi La Marra. Per adesso l'Italia della Stock 600 è tutta qui.
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2 P. Vostárek Honda CBR600RR
3 V. Lonbois Suzuki GSX-R600
4 D. Beretta Suzuki GSX-R600
5 L. Baz Yamaha YZF-R6
6 G.Black Yamaha YZF-R6
7 M.Bussolotti Yamaha YZF-R6
8 E. La Marra Suzuki GSX-R600
9 G.Rea Yamaha YZF-R6
10 F. Karlsen Yamaha YZF-R6
11 H. Johansson Yamaha YZF-R6
12 D. Paton Honda CBR600RR
13 A. Boscoscuro Kawasaki ZX-6R
14 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600
15 M.Lussiana Yamaha YZF-R6
16 N. Pouhair Yamaha YZF-R6
17 R. Stewart Triumph 675
18 D. Brill Honda CBR600RR
19 N. Calero Yamaha YZF-R6
20 J. Guarnoni Yamaha YZF-R6
21 Y. Guerra Yamaha YZF-R6
22 N. Pirot Yamaha YZF-R6
23 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600
24 G.Gregorini Honda CBR600RR
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