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Neukirchner über alles

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Carlos Checa spreca il primato nelle prove ufficiali con una magra prestazione nel "giro secco", dove invece il tedesco della Suzuki compie un'autentica impresa e sigla un nuovo record battendo il compagno di squadra Kagayama e Bayliss

Max Neukirchner: una splendida prestazione a Valencia
Valencia – Checa primo, Checa ultimo. David, fratello di Carlos e autore del sedicesimo tempo, è il primo ad avviarsi per la Superpole. Carlos, in pole provvisoria, sarà l'ultimo. Il pilota della Yamaha-France non regala emozioni e il suo tempo finale, considerate le gomme morbide, è modesto: 1'35"089. Dopo di lui si avvia Haga – rarissimo vederlo così indietro nell'ordine di partenza della Superpole.
Il giapponese della Yamaha-Italia migliora subito il tempo di Checa nella prima frazione, poi perde tempo e ferma il cronometro su 1'34"770. Un altro che non si vede spesso così indietro è Biaggi, che prende il via appena concluso il giro di Haga. Il romano è migliore di Noriyuki nella prima parte del tracciato, poi anche nella seconda e, nonostante l'handicap al polso, chiude in 1'34"658 e si porta in vetta alla corta classifica.
E' il turno di Laconi, il cui giro non offre spunti di speranza alla Kawasaki: 1'35"232, il peggiore fino a questo momento. Ci prova il suo compagno di squadra, Tamada, a fare qualcosa di meglio e ci riesce: con 1'34"930 si piazza provvisoriamente al terzo posto.
Negativa la prova di Smrz, caduto ieri e anche oggi nelle libere. Il suo tempo: 1'35"980 gli garantirà probabilmente l'ultimo posto alla fine della Superpole. Buona invece la prova di Kiyonari con la prima delle Honda in gara. Il giapponese guida al limite, sbanda parecchio, ma alla fine si porta a casa un apprezzabilissimo 1'34"370 che lo sistema in vetta alla graduatoria.
Tocca adesso a Xaus, un pezzo da novanta qui a Valencia. Lo spagnolo ha faticato un po' nelle prove, è incappato in una caduta, ma sembra aver ritrovato la forma. Il suo tempo: 1'34"332 è il migliore. E' il momento dele Ducati: dopo Xaus, ecco Fabrizio; il giovane "ufficiale" perde qualcosa nella seconda e anche nella terza parte del tracciato e la conclusione è un 1'34"799 che lo piazza in un insoddisfacente quinto posto provvisorio.
Ma scende in pista Bayliss e la Ducati riguadagna subito il comando delle operazioni. Prima nel primo tratto cronometrato, prima ancora nel secondo, primissima alla fine del giro, chiuso dal campione australiano in 1'33"976. Portentoso! Basterà?
Basta e avanza per Nieto, che non fa meglio di 1'34"959. Ma non basta per Kagayama, che guidando di forza una Suzuki che sembra volerlo scaricare ad ogni curva, spara un quasi incredibile 1'33"928. Bayliss è battuto.
In pista scende il re delle Superpole, Troy Corser, ma la Yamaha quest'anno a Valencia non sembra proprio vincente e l'australiano deve accontentarsi di 1'34"613. Ci si può aspettare invece molto da Lanzi, che effettivamente pennella un giro in modo redditizio e pulito, che chiude in 1'34"370, sistemandosi al quarto posto alle spalle di Xaus.
L'ultima delle tre Suzuki a gettarsi nel giro al limite è quella di Neukirchner. Il tedesco sfila al primo intertempo con uno svantaggio di un decimo, ma chiude il secondo con pochissimi centesimi di margine e ne fa tesoro nell'ultima parte del tracciato, passando sul traguardo in 1'33"805. Primo!
E finalmente il secondo Checa prende il via per chiudere questa contesa Superpole: il pilota che ha appena debuttato in Superbike dopo gli allori nella MotoGP, forse non ha ancora digerito questa peculiare prova del campionato delle derivate di serie e il suo giro non è brillante: lo porta a termine in 1'34"492 ed è solo settimo: dalla pole scivola in seconda fila e Neukirchner trionfa, prima volta per lui e prima volta anche per un pilota tedesco. Una Superpole quasi storica.
1 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 1'33.805
2 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 1'33.928
3 T. Bayliss Ducati 1098 F08 1'33.976
4 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 1'34.332
5 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 1'34.370
6 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 1'34.370
7 C. Checa Honda CBR1000RR 1'34.492
8 T. Corser Yamaha YZF-R1 1'34.613
9 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 1'34.658
10 N. Haga Yamaha YZF-R1 1'34.770
11 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 1'34.799
12 M.Tamada Kawasaki ZX-10R 1'34.930
13 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 1'34.959
14 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'35.089
15 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 1'35.232
16 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 1'35.980
17 G.Lavilla Honda CBR1000RR 1'35.381
18 R. Rolfo Honda CBR1000RR 1'35.521
19 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 1'35.597
20 R. Holland Honda CBR1000RR 1'35.692
21 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 1'35.703
22 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 1'35.766
23 S. Fuertes Suzuki GSX-R1000 1'35.862
24 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 1'35.911
25 C. Morales Yamaha YZF-R1 1'36.070
26 D. Lozano Ortiz Honda CBR1000RR 1'36.453
27 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 1'36.596
28 S. Aoyama Honda 1'36.618
29 L. Morelli Honda CBR1000RR 1'37.283
30 L. Napoleone Yamaha YZF-R1 1'37.288
Valencia – calma piatta durante il secondo turno di prove ufficiali del GP di Spagna Superbike. Fino a un quarto d'ora dal termine la classifica del giorno prima vede solo variazioni di poco conto e l'unico avanzamento significativo è quello di Michel Fabrizio, che con 1'35"00 supera il caposquadra Bayliss relegandolo – per il momento – al primo posto della seconda fila. Un piccolo passo avanti anche da Corser, che guadagna il sesto posto facendo arretrare Lanzi. Biaggi passa dal ventiquattresimo al diciassettesimo tempo e continua a girare. Marino Laghi ieri ha detto che è inutile sperare in una forma accettabile, ma che non c'è nemmeno alcuna controindicazione nell'allenarsi e che anzi questa è l'unica strada per poter affrontare la corsa con la speranza almeno di limitare i danni in classifica. Tutti intanto attendono la sfuriata di Xaus, che invece se la prende calma.
A dieci minuti dal termine si cominciano a vedere sprazzi di vivacità in pista. Il primo a farsi vivo ai piani alti è Lorenzo Lanzi, che spara un 1'34"59 e si piazza al secondo posto alle spalle di Neukirchner. Lo segue Checa, che con 1'34"71 si riprende il terzo tempo superando Kagayama. Lo spagnolo della Honda, motivatissimo, insiste e dopo un paio di tornate spicca 1'34"418 ed è in vetta alla graduatoria dei tempi davanti a Neukirchner, Lanzi e Kagayama, Fabrizio e... Xaus, che si è deciso ad aprire il gas e in un colpo solo è passato dal diciottesimo al sesto posto.
Manca un minuto alla fine e Bayliss è in pista. Comincia scendendo sotto 1'35", il che gli vale il sesto tempo davanti a Fabrizio, ma un giro più tardi arretra al settimo, perché Corser fa uno dei suoi famosi giri più veloci e conquista il quarto tempo. Grande ritorno anche di Nieto, che dopo un lungo sonno si è svegliato, ha aperto il gas e si è ritrovato sesto.
Mentre tutti nei box discutono a bassa voce sulla superiorità delle Ducati 1098 e sulla necessità di prendere adeguate misure per limitarla, il secondo turno di prove ufficiali si chiude con due quattro cilindri ai primi due posti: la Honda di Checa in pole e la Suzuki di Neukirchner a poco più di un decimo. Terzo è Lanzi con la 1098 del Team RG, seguito da Corser, Kagayama, Nieto, Bayliss, Fabrizio e Xaus. La prima Kawasaki è quella di Tamada, col dodicesimo tempo e precede quella di Laconi, la Ducati di Biaggi e la Yamaha di un Haga un po' perso.
1 C. Checa Honda CBR1000RR 1'34.418
2 M. Neukirchner Suzuki GSX-R1000 1'34.546
3 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 1'34.587
4 T. Corser Yamaha YZF-R1 1'34.607
5 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 1'34.762
6 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 1'34.922
7 T. Bayliss Ducati 1098 F08 1'34.936
8 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 1'35.004
9 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 1'35.008
10 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 1'35.148
11 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 1'35.193
12 M. Tamada Kawasaki ZX-10R 1'35.209
13 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 1'35.278
14 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1'35.304
15 N. Haga Yamaha YZF-R1 1'35.331
16 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'35.380
17 G. Lavilla Honda CBR1000RR 1'35.381
18 R. Rolfo Honda CBR1000RR 1'35.521
19 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 1'35.597
20 R. Holland Honda CBR1000RR 1'35.692
21 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 1'35.703
22 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 1'35.766
23 S. Fuertes Suzuki GSX-R1000 1'35.862
24 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 1'35.911
25 C. Morales Yamaha YZF-R1 1'36.070
26 D. Lozano Ortiz Honda CBR1000RR 1'36.453
27 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 1'36.596
28 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'36.618
29 L. Morelli Honda CBR1000RR 1'37.283
30 L. Napoleone Yamaha YZF-R1 1'37.288
Valencia – Joan Lascorz non scherza affatto. E' spagnolo, di Barcellona, ha tra le mani una buona Honda e potrebbe puntare al record sul giro al Ricardo Tormo anche di notte e senza l'illuminazione del Qatar. Così oggi ha deciso di disturbare Pitt e la sua imbattibile Honda Ten Kate. Nelle libere ha ottenuto il miglior tempo in 1'36"64, e Pitt per cercare di rispondergli è andato per terra; nel secondo turno di prove ufficiali è arrivato da dietro (ieri era sesto) e con un paio di giri "giusti" si è piazzato alle spalle di Pitt, leader col tempo di ieri: 1'36"773.
A un quarto d'ora dalla fine del turno l'unico cambiamento importante è questo, anche se registriamo con piacere l'avanzata di Roccoli, salito al settimo posto davanti al fenomeno dell'anno, Rea, che in realtà qualcosa da dimostrare ce l'ha ancora...
Quasi ci avesse sentito, Rea ha uno scatto d'orgoglio e si riporta su Roccoli, ma non avanza oltre: non c'è una gran voglia di bagarre in giro e la classifica è statica. Alla fine del turno Pitt mantiene per una manciata di centesimi la pole davanti a Lascorz e a Jones che completa un trio di Honda al vertice. Quarta è la Yamaha di Parkes e quinta la Kawasaki di Fujiwara. Prima delle Triumph è quella di Clementi, al decimo posto, mentre per vedere una Suzuki (guidata da Veneman) dobbiamo scendere fino al dodicesimo. La corsa di domani si prospetta comunque molto combattuta: i primi dieci sulla griglia di partenza sono ricchiusi in un secondo e fra loro ci sono doversi piloti capaci di lavorare di gomito nei gruppi molto affollati...
1 A. Pitt Honda CBR600RR 1'36.773
2 J. Lascorz Honda CBR600RR 1'36.879
3 C. Jones Honda CBR600RR 1'37.068
4 B. Parkes Yamaha YZF-R6 1'37.232
5 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 1'37.233
6 J. Rea Honda CBR600RR 1'37.373
7 M. Roccoli Yamaha YZF-R6 1'37.448
8 J. Brookes Honda CBR600RR 1'37.449
9 F. Foret Yamaha YZF-R6 1'37.653
10 I. Clementi Triumph 675 1'37.725
11 M. Lagrive Honda CBR600RR 1'37.760
12 G. Gowland Honda CBR600RR 1'37.781
13 B. Veneman Suzuki GSX-R600 1'37.807
14 C. Walker Kawasaki ZX-6R 1'37.810
15 G. Vizziello Honda CBR600RR 1'37.899
16 D. Salom Yamaha YZF-R6 1'37.922
17 G. Nannelli Honda CBR600RR 1'38.008
18 I. Dionisi Triumph 675 1'38.031
19 R. Harms Honda CBR600RR 1'38.108
20 G. Leblanc Honda CBR600RR 1'38.263
21 M. Aitchison Triumph 675 1'38.267
22 G. Mccoy Triumph 675 1'38.303
23 A. Rodriguez Yamaha YZF-R6 1'38.435
24 V. Kallio Honda CBR600RR 1'38.580
25 M. Praia Honda CBR600RR 1'38.604
26 W.De Angelis Honda CBR600RR 1'38.770
27 A. Vincent Kawasaki ZX-6R 1'38.791
28 M. Giansanti Honda CBR600RR 1'38.909
29 G. Talmacsi Honda CBR600RR 1'39.083
30 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 1'39.123
31 A. Bonastre Honda CBR600RR 1'39.237
32 L. Alfonsi Honda CBR600RR 1'39.441
33 D. Dell'omo Honda CBR600RR 1'39.494
34 S. Barragan Honda CBR600RR 1'39.582
35 L. Nedog Honda CBR600RR 1'39.710
36 A. Magda Honda CBR600RR 1'39.991
Valencia – Come ieri, Davide Giugliano entra in pista già carico a palla. Per lui il secondo turno di prove ufficiali inizia con un tempo spettacolare che lo proietta istantaneamente in vetta alla graduatoria mentre quasi tutti gli avversari stanno ancora scaldandosi. Le reazioni dunque tardano, ma la Superstock 1000 è una categoria fantastica e piena di gente che di gas gliene dà fino a stroncare la manopola. Così si tratta solo di aspettare un po'.
Sale di quota Domenico Colucci e si sistema davanti al compagno di squadra, Brendan Roberts. Brendan non ci sta e lancia il contrattacco. Lo lancia così bene che la sua 1098R ci prende gusto e avanza fino al primo posto scavalcando Giugliano. Il tempo di Roberts, 1'37"114, è di oltre un secondo più veloce di quello che aveva realizzato ieri e stacca di tre decimi Giugliano.
Corti, autore ieri del miglior tempo, non riesce a compiere quel piccolo progresso che potrebbe riportarlo in vetta. Ci si avvicina con 1'37"538 (ieri 1'37"513), ma si accontenta di verificare un ottimo passo-gara e di mantenere il posto in prima fila. Meglio di lui fa Michele Pirro, che conquista il terzo posto sulla griglia di partenza con 1'37"502.
Le Yamaha sono dunque terza e quarta. E qui esce la battuta dura di Claudio Consonni, general manager del Team Yamaha Italia: "Con 15.000 euro in meno siamo comunque lì a giocarci la vittoria". Che cosa significa? Non è altro che la polemica del momento: la Ducati 1098R costa più o meno il doppio delle moto contro cui si batte nel mondiale Superstock 1000 e questo non va giù a tanti, che sostengono – e non è facile dissentire – che un'autentica moto da corsa come la 1098R non sia in sintonia col campionato Superstock.
Alla battuta del suo boss fa eco quella di Claudio Corti: "Fra noi e la Ducati avevamo preventivato un secondo, invece ci sono solo quattro decimi. Va bene così. Domani si vedrà".
Il turno di prove si conclude con Roberts in pole, seguito da Giugliano, Pirro e Corti. Quinto è Berger con la Honda Ten Kate davanti a Polita. Colucci è ottavo e precede Simeon in sella alla Suzuki Alstare e Mahr, pilota ufficiale della KTM.
1 B. Roberts Ducati 1098R 1'37.114
2 D. Giugliano Suzuki GSX-R1000 K8 1'37.425
3 M. Pirro Yamaha YZF-R1 1'37.502
4 C. Corti Yamaha YZF-R1 1'37.513
5 M. Berger Honda CBR1000RR 1'37.678
6 A. Polita Ducati 1098R 1'37.897
7 J. Torres Honda CBR1000RR 1'37.976
8 D. Colucci Ducati 1098R 1'38.118
9 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 1'38.176
10 R. Mähr KTM 1190 RC8 1'38.229
11 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R 1'38.429
12 M. Magnoni Yamaha YZF-R1 1'38.455
13 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 K8 1'38.515
14 R. Schouten Yamaha YZF-R1 1'38.637
15 F. Perotti Suzuki GSX-R1000 K8 1'38.771
16 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 1'38.830
17 B. Burrell Honda CBR1000RR 1'38.847
18 K. Foray Yamaha YZF-R1 1'39.053
19 M. Smrz Honda CBR1000RR 1'39.068
20 S. Barrier Yamaha YZF-R1 1'39.075
21 A. Antonelli Honda CBR1000RR 1'39.110
22 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.273
23 M. Baiocco Kawasaki ZX-10R 1'39.351
24 F. Foray Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.497
25 G. Jones Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.577
26 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.579
27 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.664
28 M. Rohtlaan Honda CBR1000RR 1'39.804
29 M. Savary Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.833
30 D. Bastianelli Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.883
31 M. Bond Suzuki GSX-R1000 K8 1'39.985
32 M. Jerman Honda CBR1000RR 1'40.494
33 J. Gallina Kawasaki ZX-10R 1'40.497
34 G. Junod Yamaha YZF-R1 1'40.561
35 D. Sacchetti Ducati 1098R 1'40.563
36 M. Drobný Honda CBR1000RR 1'41.449
37 C. Stronach Kawasaki ZX-10R 1'41.586
38 J. Stibilj Honda CBR1000RR 1'42.263
39 R. Gianfardoni Ducati 1098R 1'42.491
40 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 1'43.139
Valencia – Petrucci nella mattinata aveva detronizzato Bussolotti strappandogli la pole. La corsa si attendeva quindi molto accesa fra i due italiani della Yamaha con la possibile intromissione del francese Baz, anch'egli su Yamaha. Dominio assoluto, in prova, della Casa di Iwata, con sei moto nelle prime sette posizioni e con la sola interferenza di Beretta sulla Suzuki-Cruciani, autore del quarto miglior tempo.
La corsa assumeva subito una fisionomia diversa: Bussolotti era già in terra al primo giro e gli altri ci davano dentro in gruppo compatto. Al quarto passaggio cadeva anche Black, passato a condurre davanti a Baz, e la sua R6 si incendiava provocando l'esposizione immediata della bandiera rossa.
La corsa veniva dunque divisa in due manche e alla partenza della seconda era Baz ad assumere il comando delle operazioni, tenendolo d'autorità sino alla fine. Alle sue spalle si poneva lo spagnolo Arcas che nonostante gli attacchi di Petrucci e Linfoot concludeva al secondo posto davanti all'italiano. Berretta portava la sua Suzuki al quinto posto, mentre al sesto e settimo si piazzavano le due Honda di Gregorini e Biliotti, nettamente staccate.
1 L. Baz Yamaha YZF-R6
2 D. Arcas Honda CBR600RR
3 D. Petrucci Yamaha YZF-R6
4 D. Linfoot Yamaha YZF-R6
5 D. Beretta Suzuki GSX-R600
6 G.Gregorini Honda CBR600RR
7 L. Biliotti Honda CBR600RR
8 H. Johansson Yamaha YZF-R6
9 E. La Marra Suzuki GSX-R600
10 G.Rea Yamaha YZF-R6
11 R. Costantini Yamaha YZF-R6
12 P. Vostárek Honda CBR600RR
13 V. Lonbois Suzuki GSX-R600
14 N. Calero Yamaha YZF-R6
15 M.Sembera Honda CBR600RR
16 T. Grant Triumph 675
17 N. Pouhair Yamaha YZF-R6
18 O.Jezek Kawasaki ZX-6R
19 M.Lussiana Yamaha YZF-R6
20 A. Boscoscuro Kawasaki ZX-6R
21 D. Paton Honda CBR600RR
22 Y. Guerra Yamaha YZF-R6
23 F. Karlsen Yamaha YZF-R6
24 R. Stewart Triumph 675
25 D. Brill Honda CBR600RR
26 A. Lowes Kawasaki ZX-6R
27 S. Michels Suzuki GSX-R600
28 S. Lowes Honda CBR600RR
29 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600
30 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600
31 N. Pirot Yamaha YZF-R6
Max Biaggi
Lorenzo Lanzi
Troy Bayliss
Bayliss e l'ingegner Marinelli
Kagayama e Neukirchner, primo e secondo in superpole
La famiglia Fabrizio (manca l'ultimogenito)
Max in meditazione
Fabien Foret
La caduta di Jones (Supersport)
Domenico Colucci (Ducati STK 1000)
La KTM STK 1000 di Mahr
Claudio Corti (Yamaha STK 1000)
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