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Sbk
PSG-1 e Kawasaki puntano in alto
di Luigi Rivola
il 27/01/2008 in Sbk
Impegno consistente e ufficiale per le verdi di Akashi nel mondiale Superbike. La stagione 2008 è stata presentata in grande stile nella Repubblica del Titano, dove si pensa anche a un'iniziativa industriale d'accordo con la Casa nipponica
San Marino - Se i risultati saranno proporzionati all'entusiasmo che aleggiava nel pomeriggio di sabato 26 gennaio a San Marino, la stagione 2008 del Team PSG-1 sarà autenticamente memorabile.
La squadra al completo, coi piloti e un nutrito corredo di ospiti importanti ha celebrato nella repubblica del Titano l'imminente avvio del nuovo campionato mondiale Superbike che vedrà Regis Laconi e Makoto Tamada guidare le Kawasaki ZX-10R ufficiali nella rinnovata versione 2008.
La squadra al completo, coi piloti e un nutrito corredo di ospiti importanti ha celebrato nella repubblica del Titano l'imminente avvio del nuovo campionato mondiale Superbike che vedrà Regis Laconi e Makoto Tamada guidare le Kawasaki ZX-10R ufficiali nella rinnovata versione 2008.
"Solo il nome è lo stesso – è stato sottolineato ripetutamente – tutto il resto non ha niente a che vedere con la moto dello scorso anno". Discorso già sentito ogni volta che viene presentato un modello nuovo, a dir la verità, ma nel caso della Kawasaki ZX-10R 2008 è credibile, visto che per rendere presentabile la sua supersportiva di un litro, che da anni subiva cocenti sconfitte nel campionato delle derivate di serie da parte dei modelli concorrenti, la Kawasaki Japan ha deciso finalmente un intervento ufficiale, investendo dell'incarico la Kawasaki Europa, che a sua volta ha deciso di puntare sull'esperienza e sulla bravura del Team PSG-1.
Così in Giappone il reparto corse MotoGP, che assorbiva tutte le risorse destinate alle competizioni mondiali, si è sdoppiato ed è nata la sezione Superbike, che dai prototipi trarrà esperienze importanti ed aggiornamenti da trasferire con la massima efficienza e rapidità sulla produzione di serie (o quasi).
"Sono felice – ha dichiarato Pierguido Pagani, titolare del Team PSG-1 ed emozionatissimo tanto da non riuscire quasi a profferir parola – felice di non aver dato retta a chi anni fa mi sconsigliava vivamente di affidare l'avvenire della mia squadra alla Kawasaki".
In effetti il privatissimo Team PSG-1, che aveva esordito nel mondiale SBK con Pierfrancesco Chili e con un paio di Ducati 998, è oggi un team ufficiale al 100%, come l'Alstare Suzuki di Batta e lo Xerox Ducati. Al punto che si è permesso di creare una squadra satellite accordandosi col Team Pedercini a cui ha affidato le ZX-10R del 2007 che correranno con Ayrton Badovini (pilota PSG-1 distaccato a Pedercini) e Vittorio Iannuzzo. L'unica nota negativa del 2008 sarà l'assenza al box di Virginio Ferrari, che ha rinunciato al ruolo di direttore sportivo per motivi personali. Ferrari era presente a San Marino e ha ribadito che l'accordo con la squadra era perfetto, ma che purtroppo ragioni sue che nulla hanno a che vedere col team PSG-1 l'hanno costretto a prendere questa decisione. Il Team da parte sua ha fatto sapere a Ferrari che quando vorrà rientrare, le porte saranno sempre aperte.
Le nuove ZX-10R hanno debuttato in ritardo rispetto alle concorrenti: prima uscita a Jerez, dove il temo ha osteggiato qualsiasi velleità, e seconda a Phillip Island, dove la squadra si è impegnata a fondo per capire – al di là dei tempi sul giro, e senza mai ricorrere a gomme da tempo – l'effettivo potenziale della moto.
"Il cronometro dice che siamo a quasi un secondo dai più forti – è il parere di Regis Laconi – ma non è un riferimento reale. La constatazione importante, che vale più di un buon tempo sul giro, è che abbiamo verificato che la nuova moto va esattamente nella direzione che abbiamo cercato di imboccare inutilmente tutto lo scorso anno. Il progresso è notevolissimo".
Però la Ducati con la nuova 1200 ha già fatto vedere grandi cose, e Pierguido Pagani è stato il più accanito osteggiatore di questa modifica al regolamento.
"Meglio che non pensi a queste cose – dice il titolare del Team PSG-1 scurendosi in volto – Aspetto di vedere in pista come la Ducati gestirà questa situazione. Sono fortemente convinto che questo, che ritengo un grosso vantaggio, sarà gestito direttamente dal box per evitare contestazioni. Rimango dell'idea che 200 cc in più siano decisamente troppi, specialmente sulle piste con lunghi rettilinei".
Makoto Tamada – espressione simpatica, temperamento apparentemente tranquillo, come la maggior parte dei suoi connazionali, non capisce un' "Acca" di ciò che viene detto nel salone del Palazzo dei Congressi di San Marino. Forse nelle conferenze stampa della MotoGP, dove l'Inglese è di casa, qualcosa riesce ad afferare, ma l'Italiano gli è del tutto sconosciuto. Ma al fianco ha un interprete giapponese, così una domanda almeno gli tocca: quale la prima impressione arrivando in Superbike dalla MotoGP?
"Lui fa un lungo discorso in Giapponese che il folto pubblico digerisce silenziosamente, Poi arriva la traduzione: "La prima impressione è che fra MotoGP e Superbike la differenza di potenza sia poca, certamente minore di quanto mi aspettassi. Però la SBK è molto più facile da guidare. Io sono un combattente nato e darò anche più del 100% per salire sul podio e magari per vincere". Presenti al Palazzo dei Congressi anche il vicepresidente della Federazione Motociclistica Sammarinese, Giorgio Battistini, e il sottosegretario al Turismo della Repubblica, on. Antonello Baciocchi, che manifesta la sua grande soddisfazione per il rapporto col Team PSG-1 e con la Kawasaki, rivelando anche che fra la Casa giapponese e il suo piccolo Stato sono in corso trattative per la realizzazione in loco di un'iniziativa industriale. Se dura così, Pagani prima o poi diventerà Capitano Reggente...
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