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La caduta di Biaggi e Haga

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 18/06/2007 in Sbk

Polemica rovente fra i due piloti e i rispettivi team. Chi ha ragione? Biaggi ha tentato un sorpasso estremo e Haga non lo ha visto? Cose che succedono abbastanza spesso

La caduta di Biaggi e Haga
Biaggi carambola nello spazio di fuga
Misano – Vista l’autorità con cui Troy Bayliss si è imposto nelle due manche, mettendo a tacere qualsiasi polemica al riguardo, l’argomento di discussione della giornata di gare del GP di San Marino SBK è stato il contatto fra Biaggi e Haga nella prima corsa delle Superbike, che ha tolto di scena entrambi mentre lottavano per una vittoria che era ancora alla loro portata.
Colpa di Biaggi o di Haga? O di nessuno dei due?
Inizialmente sembrava che il romano avesse speronato il giapponese arrivando da dietro e inserendosi al suo interno in ingresso di curva con una velocità eccessiva.
Aveva almeno venti chilometri in più – è la tesi di Claudio Consonni, direttore del reparto corse della Yamaha-Italia, per cui corrono Haga e Corser – gli si è infilato all’interno senza che ci fosse lo spazio per poter concludere la curva e in un modo che ha reso inevitabile lo scontro”.
La telecamera che ci ha mostrato poi la ripresa dalla parte interna della curva ha fornito però un’interpretazione più accomodante: si vede (o sembra di vedere) Biaggi entrare nello spazio lasciato da Haga fra la sua moto e la corda della curva, quindi avanzare fin quasi a metà della Yamaha con una traiettoria molto stretta, al limite di un possibile contatto, quindi, a quel punto, si osserva Haga, che, avendo allargato all’ingresso per pennellare la traiettoria ideale, l’ha poi chiusa, come andava fatto, tagliando ogni possibile via di scampo a Biaggi, che l’ha colpito provocando la doppia caduta.
Colpa di Haga dunque? No di certo. Il pilota della Yamaha era davanti, e questo nelle leggi dello sport motoristico, lo autorizzava a scegliere la traiettoria e a portarla a termine senza trovare ostacoli. E’ lampante che Haga non abbia visto Biaggi al suo interno, impegnato com’era al limite, altrimenti, considerato che questi ardui tentativi di sorpasso (specie in una pista come quella della nuova Misano, dove i sorpassi non sono affatto agevoli, come hanno testimoniato tutti i piloti) sono all’ordine del giorno, si sarebbe rialzato correggendo la traiettoria per evitare lo scontro.
Un incidente dunque che nelle corse si è visto tante volte, che è scaturito da un tentativo di sorpasso forse troppo azzardato da parte di Biaggi, ma che si è verificato per una circostanza sfortunata, ossia che Haga (ed era un suo diritto) non si è accorto della presenza della Suzuki al suo interno.
Ricorda un po’ nelle modalità, e anche per il fatto che coinvolti sono un campione italiano ed uno giapponese, il discusso incidente fra Capirossi e Harada, che valse al pilota di Borgo Rivola un contestato titolo mondiale della classe 250.
Francis Batta, titolare del Team Alstare per cui corre Biaggi, tende a sdrammatizzare, però non ha gradito affatto che Haga sul podio di Gara-2 volesse rifiutarsi di dare la mano a Biaggi. “Non mi è piaciuto quel gesto – ha detto – e non me lo dimentico. Se Haga vorrà entrare nella mia hospitality in futuro, dovrà prima parlare con Biaggi e chiudere la questione”.
Noi la chiudiamo qui. A Brno la faccenda sarà già sfumata: dissolvenza e fine.
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