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Bayliss, l’uomo della domenica

il 18/03/2007 in Sbk

Il miglior tempo ieri non è sfuggito al campione del mondo, ma oggi, pur in presenza di un forte vento, tutti spingeranno con maggior decisione sull'acceleratore. Curtain ha già superato Foret nella prima sessione odierna delle SS e Lanzi sta insidiando d

Bayliss, l’uomo della domenica
Lorenzo Lanzi, ancora velocissimo al Ricardo Tormo

di Luigi Rivola, foto Alex Photo


Troy Bayliss - Ducati 999 F07

Valencia –
Domenica tranquilla sotto il sole di Spagna. Al Ricardo Tormo i team della Superbike e della Supersport hanno lavorato sodo, ma non sono emersi tempi da sballo, come quelli ottenuti ieri dalle Superstock al loro primo apparire sulla scena del Mondiale 2007.
La moto è a posto, non c’è niente da inventare – ha spiegato Davide Tardozzi, team manager della Ducati Xerox – ci limitiamo a cercare di scoprire, attraverso questi test, perché la nostra moto, quando la temperatura sale, perda trazione.

È un fenomeno comune a tutte, ma la nostra ne risente maggiormente, specie con le ultime gomme Pirelli, alle quali va indubbiamente riconosciuto il merito del guadagno medio di 1” rispetto ai tempi dello scorso anno, ma che hanno contribuito ad evidenziare questo problema. Ovviamente sta a noi risolverlo”.

Tardozzi cerca rimedi e Bayliss apre il gas. Avrà problemi di trazione, ma non di tendinite al polso destro. Così anche oggi l’australiano campione del mondo è incappato nel miglior tempo: 1’34”482, ottenuto nella prima sessione di prove, mentre nella seconda si è fermato a 1’35”2 lasciando strada a uno scatenato Corser che con 1’34”8 ha strappato a Lanzi il secondo tempo assoluto della giornata. Il romagnolo della Ducati ha confermato qui a Valencia il suo stato di grazia, nonostante una caduta banale, che Tardozzi ha mal digerito. Lanzi ha girato costantemente in 1’35” basso e questo gli è bastato per portarsi a casa il terzo tempo, un soffio appena davanti a Biaggi, che non ha ripetuto (ma è molto probabile che domani tenti l’affondo) l’ 1’33”9 riuscitogli lo scorso novembre e con gomme da gara.


Lavoriamo sul sicuro, su ciò che conosciamo e che va già bene – ha detto Max alla fine della giornata, dopo un lungo briefing con gli uomini del Team Alstare – ci sono novità interessanti, ma preferiamo che vengano collaudate da altri, magari dagli stessi collaudatori della Suzuki in Giappone”. Il campione, sul quale si sono accesi nuovamente i riflettori dopo la decisione di lasciare la MotoGP per la Superbike, appare molto rilassato e sembra godersi il clima disteso, sportivo e appassionato di questo che, rispetto alla MotoGP, per molti versi è un altro mondo.
Più tesa invece l’atmosfera in casa Kawasaki, dove Nieto e Laconi si spremono ma non riescono a limare quei due o tre decimi necessari a recuperare stabilmente il contatto coi primi. “Niente da dire sul motore – afferma LaconiOddio, se anche mi dessero qualche cavallo in più non lo butterei via, ma la soluzione dei nostri problemi dobbiamo trovarla soprattutto nella ciclistica e stiamo lavorando molto in questa direzione”.


Il fenomeno della giornata viene dalla Superstock, anzi è il campione in carica, Alessandro Polita, che tenta la sua avventura nella massima categoria delle derivate di serie guidando una Suzuki del Team Celani: stessa moto e stesso team con cui l’anno scorso si è aggiudicato la Coppa del Mondo STK 1000. Polita ha firmato l’ottavo tempo in 1’35”7, preceduto di un nonnulla da due piloti del calibro di Nieto e Xaus, entrambi sulla pista di casa, ma tenedosi dietro altri nomi “grossi”, come Kagayama, Laconi e Neukirchner. Se l’impresa gli riuscirà anche domani, entrerà di diritto nella rosa dei pretendenti al titolo di miglior privato del mondo, un ottimo biglietto da visita per prospettive “ufficiali”.

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Con la vittoria a sorpresa a Phillip Island, sulla pista di due avversari di rango come Curtain e Parkes in sella alle migliori Yamaha R6 disponibili nel parco del mondiale Supersport, Fabien Foret si è caricato a palla, e oggi ha “sparato” ancora una volta un colpo vincente, conquistando il miglior tempo nella prima giornata di test davanti a Fujiwara e Roccoli. Il francese, ex campione del mondo, potrà forse aver beneficiato dell’assenza della coppia terribile del team Honda Ten Kate: Sebastien Charpentier e Kenan Sofuoglu, ma indiscutibilmente è in ottima forma e guida la sua Kawasaki – che da tempo non ricordava simili performance – in maniera estremamente redditizia.


Il tempo con cui ha ottenuto oggi una pole virtuale, 1’37”556, è largamente al di sotto del record ufficiale SS del Ricardo Tormo, anche se ancora distante dal primato ufficioso, che dall’anno scorso appartiene a Charpentier e alla Honda in 1’36”913.
Il secondo tempo di Fujiwara e il terzo di Roccoli sono, oltre che una conferma del potenziale dei due piloti, un attestato di competitività della Honda del Team Althea e della Yamaha del Team Italia Lorenzini by Leoni, ma è lecito supporre che domani la Yamaha Germania, il cui obiettivo è dichiaratamente il titolo 2007, reagirà cercando il vertice della classifica con Curtain e Parkes, oggi quinto e sesto.


Al settimo posto troviamo, con grande piacere, l’ex campione europeo Superstock 1000, Lorenzo Alfonsi, che nella CBR 600 del team Althea sembra aver trovato l’arma della riscossa Tredicesimo in Qatar, nono in Australia, il toscano ha dimostrato oggi di poter fare ancora meglio nel prossimo GP che, dopo Donington, si disputerà su questa pista.


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