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Brno Q1: Toseland le suona a tutti

il 21/07/2006 in Sbk

Il pilota-pianista inglese porta la sua Honda in pole provvisoria nelle prime qualifiche, interrotte nel momento cruciale da un improvviso temporale. Nieto e Lanzi secondo e terzo. Molto indietro Bayliss, che forse si sarebbe scatenato all’ultimo minuto,

Brno Q1: Toseland le suona a tutti
Richard Cooper

Brno –

di Luigi Rivola, foto Alex Photo


James Toseland: prove generali per Brands Hatch?

Brno –
per più di mezz’ora Toseland regna mantenendo il vertice della graduatoria dei tempi nel corso del primo turno di prove ufficiali della Superbike. La bella prova della sua Honda Ten Kate è ribadita dal secondo tempo di Muggeridge, seppur a rispettabile distanza: 2’02”349 per l’inglese, già tre decimi più veloce del primato ufficioso stabilito da Corser lo scorso anno, 2’03”288 per l’australiano.


A venti minuti dalla fine del turno arriva un acuto da parte di Kagayama autore del miglior tempo nelle prove libere. Il giapponese della Suzuki si porta alle spalle di Toseland e fa arretrare Muggeridge, ma la sorpresa, piacevolissima, si presenta dieci minuti più tardi, quando Lanzi spara la sua Ducati al secondo posto, mentre Bayliss è solo diciassettesimo. Che cosa aspetta?

Si avvicina il finale e Haga risale al quarto posto, ma meglio di lui fa Nieto, che riesce a proiettare la sua Kawasaki al secondo posto. Corser invece cade. Mancano 2’ alla fine e Fabrizio azzecca un bel giro che gli vale il settimo posto davanti a Walker e Laconi. Potrebbe forse fare anche meglio, ma all’improvviso, del tutto inatteso, esplode un violento temporale che pone fine ad ogni velleità.
Toseland è dunque in pole provvisoria davanti a Nieto, Lanzi, Haga e Mugeridge. I due protagonisti del Mondiale, Bayliss e Corser, sono undicesimo e dodicesimo. Domani sarà tutt’altra musica.


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Inizio al fulmicotone per Broc Parkes e la sua Yamaha nel GP della Repubblica Ceka. Il pilota della R6 gestita dal team tedesco ha concluso il primo turno di prove libere nella mattinata di venerdì col miglior tempo in 2’06”103, nuovo primato ufficioso della pista per la categoria Supersport, staccando il secondo miglior tempo, firmato dall’olandese Veneman, di quasi otto decimi. Le libere non dicono nulla, sono soprattutto un allenamento, ma se questo è l’allenamento...
Nel pomeriggio prende il via il primo turno di prove ufficiali. Charpentier, l’incognita, è in pista, e adesso si vedrà quante speranze possono avere i piloti della Yamaha, fin dove potrà arrivare il campione del mondo in carica, in sella alla sua Honda CBR600RR Ten Kate, che senza di lui sembra l’ombra di se stessa.


Curtain e Parkes attaccano, sanno che Charpentier non è ancora a posto e non vogliono sprecare occasioni: nonostante tutto, il campionato è ancora aperto. Il potenziale di Parkes si è già rivelato nelle libere, quello di Curtain emerge presto nelle qualifiche: 2’06”407, un tempo più lento sì di quello del compagno di squadra, ma sufficiente a portarsi in vetta alla classifica. Parkes gli si accoda con 2’06”556, risparmiandosi per domani, e Charpentier, riuscito a guadagnare il terzo tempo, nel finale arretra, superato da Sanna, ancora in forza al Team Megabike a causa della lunga convalescenza di Fujiwara, e anche dal secondo pilota di Ten Kate, il turco Sofuoglu.


Il caldo torrido che arroventa l’asfalto di Brno e i caschi dei piloti non invoglia a grandi battaglie. Il primo turno di prove finisce dunque senza le sorprese degli ultimi minuti, coi due piloti della Yamaha-Germania ai primi due posti, seguiti da quattro Honda: due del Team Ten Kate e due del Team Megabike. Ancora indietro – rispettivamente ottavo e dodicesimo – i nostri Roccoli e Vizziello, le cui Yamaha non dovrebbero aver nulla da invidiare a quelle degli avversari australiani; bene invece l’austriaco Zaiser, che con la sua Ducati 749 è nono.

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Una Honda miglior tempo nella STK 1000 è decisamente una rarità. Autore della brillante prestazione è l’inglese Richard Cooper, che ha trovato il miglior equilibrio su una pista a tratti asciutta, a tratti ancora bagnata per l’acquazzone rovesciatosi sulla pista di Brno al termine delle prove ufficiali della Superbike. Il suo tempo: 2’17”494, ha piegato ogni velleità degli avversari, e la Fireblade deve aver la sua buona parte di merito nell’impresa, visto che il ceko Matej Smrz, anche lui in sella a una Honda, ha ottenuto il terzo tempo. Due Honda fra le prime tre classificate possono essere sintomo di una migliore trattabilità della Fireblade in condizioni d’asfalto difficili, ma possono anche essere premonitrici di una crescita della supersportiva di Tokyo, che fino ad oggi nella categoria Superstock aveva subito lo strapotere di Yamaha e Suzuki. Il secondo turno di prove e soprattutto la gara chiariranno le cose, e saranno quasi senz’altro sull’asciutto.
Va detto a questo proposito che Cooper e Smrz avevano già ottenuto il secondo e terzo tempo nelle libere, disputate sotto un sole cocente. Li aveva battuti solo Luca Scassa con la MV Agusta del Team Ormeni, mentre Badovini con la stessa moto si era accontentato del sesto tempo davanti a Polita, leader del campionato.


Scassa ha temporeggiato a lungo a metà classifica nel turno di qualifica, sperando forse che l’asfalto si asciugasse, poi si è deciso: ha inanellato giri sempre più veloci e alla fine è riuscito ad inserirsi fra i due piloti della Honda, con la soddisfazione di lasciarsi alle spalle Polita, quarto e soprattutto il compagno di marca Badovini, che ha saltato il turno con una decisione che ha creato qualche polemica nel team.
Polita rimane comunque il favorito per la corsa di domenica: anche in condizioni di aderenza precarie, il pilota della Suzuki è risultato il più veloce in tre dei sei settori rilevati dai cronometristi, dimostrando un’adattabilità notevole e grande determinazione.

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Il Ceko Ondrej Jezek in sella a una Kawasaki ZX-6RR ha ottenuto il miglior tempo nelle prove ufficiali del campionato europeo Superstock 600 sul circuito di casa. Jezek ha preceduto di due decimi Xavier Simeon, autore del giro più veloce nelle prove libere con la Suzuki GSX-R 600 Alstare, e di mezzo secondo l’italiano Renato Costantini del Junior Team Italia Honda. Nei primi dieci, altri quattro Italiani: Giugliano, attualmente secondo in campionato alle spalle di Simeon, e Lamarra, quarto e quinto, Berretta e Colatosti, ottavo e nono.
Delusa l’attesa di una grande prestazione di Niccolò Canepa, che non è riuscito ad azzeccare la giusta messa a punto della sua Ducati 749 e si è fermato al tredicesimo tempo. Meglio di lui, con la stessa moto, ha fatto Colucci, undicesimo.

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