Sbk
Winter Test SBK/SS a Valencia
Due giorni di clima avverso rovinano un’occasione importante per le squadre che stanno mettendo a punto le nuove moto in vista di un campionato mondiale che si annuncia rovente. Lanzi e Fabrizio i migliori nelle due categorie
di Luigi Rivola
Lorenzo Lanzi - Ducati 999F04 Team Caracchi NCR
Pioggia, asfalto sporco e tempi di conseguenza non entusiasmanti. Questo il bilancio dei test SBK/SS svoltisi a Valencia lunedì 13 e martedì 14 dicembre e caratterizzati da vistose defezioni, quali quella della Ducati e della Suzuki ufficiali e della Honda Ten Kate.
La Ducati comunque è riuscita ancora una volta a spuntarla per merito di Lorenzo Lanzi, che con la 999 ufficiale 2004, affidata in gestione al Team Caracchi, ha ottenuto nella seconda giornata il miglior tempo assoluto in 1’40”00, che sarebbe senz’altro stato migliore se l’asfalto, asciutto in una parte della pista, non fosse rimasto umido in diversi altri punti a causa della bassa temperatura atmosferica.
Un solo decimo di secondo ha separato alla fine Lanzi da David Checa, che ha guidato magistralmente, su una pista che ben conosce, la debuttante Yamaha R1 SBK del Team GMT94. Un’altra Yamaha, quella di Luis Cardoso, ha ottenuto il terzo tempo in 1’40”5, a pari merito con Chris Walker, che sta crescendo in sella alla Kawasaki del Team PSG-1, e con Andrew Pitt alla guida della R1 del Team Yamaha-Italia.
Per quanto poco indicativi, questi test sono stati comunque utili per quelle Case, segnatamente Kawasaki e Yamaha, che devono rendere competitive le loro quattro cilindri nello spazio di un inverno. La Kawasaki in queste settimane ha lavorato assiduamente sul motore, per il quale attualmente il Team PSG-1 denuncia 185 CV alla ruota, ma mancano ancora componenti importanti, come il cambio ravvicinato. A Valencia sono stati provati tre diversi forcelloni ed è in arrivo il servo-cambio elettronico.
La Yamaha-Italia, che sta curando ufficialmente lo sviluppo della R1 SBK, ha provato a Valencia nuove soluzioni per le sospensioni, diverse mappature del motore e una frizione antisaltellamento. Alla fine Pitt (Haga per ragioni contrattuali potrà salire sulla R1 solo nei test di Phillip Island in Gennaio) ha manifestato la sua insoddisfazione per il clima avverso che lo ha frenato in pista, ma si è detto fiducioso che in Australia, col tempo certamente migliore, i progressi si faranno sentire.
Ha impressionato favorevolmente la messa a punto delle Yamaha R1 del Team DFX, che in questi test è sempre stato protgonista: nella prima giornata infatti il miglior tempo, sotto il diluvio, era stato ottenuto da Marco Borciani, mentre nella seconda è stato Luis Cardoso a mettersi in mostra col terzo tempo.
A Valencia hanno girato anche le Supersport, pure in questo caso a ranghi ridotti. Erano però presenti la Yamaha Germania, che quest’anno difenderà ufficialmente i colori della Casa di Iwata con Broc Parkes e Kevin Curtain, il Team Caracchi con Nannelli in sella alla Ducati 749R e il Team Megabike con la Honda CBR600RR affidata a Michel Fabrizio e Fabien Foret.
Il miglior tempo è stato stabilito da Fabrizio con uno strabiliante (in relazione alle condizioni dell’asfalto) 1’40”4, mentre Foret, che non gli è da meno, si è limitato a pochi giri per non compromettere la perfetta riabilitazione della caviglia destra fratturatasi nel brutto incidente di fine stagione.
La Ducati, che oltre a Nannelli era in campo anche con Jurgen Vd Goorbergh, è ancora lontana: il miglior tempo dell’italiano è stato 1’41”8.
La Yamaha ha fatto provare a Parkes sia la R6 in versione 2004, sia quella dotata del nuovo kit 2005, alla quale l’australiano ha dato senza esitazione la sua preferenza.
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