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Test Valencia: Corser stacca tutti

il 17/11/2004 in Sbk

L’australiano debutta sulla Suzuki e subito ottiene il miglior tempo davanti alla coppia ufficiale della Ducati. L’atteso rientro della Yamaha è senza Haga, bloccato fino a fine anno dal precedente contratto. Kawasaki bellissime, ma da mettere a punto

Test Valencia: Corser stacca tutti
Andrew Pitt, Yamaha-Italia

di Luigi Rivola, foto Alex Photo


Corser: gli è bastato un giorno sulla Suzuki per ritrovarsi campione

Segnatevela questa data: 16 novembre 2004, il giorno in cui, a Valencia, è rinato il Mondiale Superbike. I primi test in vista del campionato 2005, pur se a ranghi incompleti perché molte squadre stanno ancora mettendo a punto gli ultimi dettagli organizzativi e tecnici, hanno confermato ciò che era apparso ormai chiaro già a metà della passata stagione: l’anno prossimo, a partire dalla prima gara in programma il 26 febbraio sul circuito di Doha-Losail, nel Qatar, la battaglia sarà furibonda fra marche e piloti e difficilmente una squadra riuscirà ad evidenziare una netta supremazia.



Nella prima giornata di test (che si concluderanno il 18 novembre) il più veloce è stato il ritrovato campione Troy Corser, che al debutto sulla Suzuki ufficiale ancora in versione 2004 ha dato libero sfogo alla sua troppo a lungo repressa voglia di battersi, balzando in vetta alla classifica provvisoria con 1’36”9.
Regis Laconi e James Toseland, la riconfermata coppia della Ducati, sono partiti col piede giusto su una moto che ormai conoscono alla perfezione; nell’ordine hanno ottenuto il secondo e terzo tempo in 1’37”1 e 1’37”3; Laconi ha guidato la moto evoluzione 2005 ed ha girato a lungo con tempi costanti e sempre veloci, mentre Toseland ha fatto solo pochi giri per i postumi di una lesione al polso destro procuratasi cadendo con una moto da enduro in allenamento.


Subito in luce anche la coppia della Yamaha-France, composta da David Checa e Sebastien Gimbert, che con 1’37”9 e 1’38”0 hanno vinto il primo round contro la Yamaha-Italia, che ha portato a Valencia moto appena assemblate e ancora lontane dalla messa a punto ideale. “Il programma Superbike è partito poche settimane fa – ha dichiarato Massimo Meregalli, coordinatore di quello che sarà il team di riferimento della Yamaha nel Mondiale SBK 2005 – ed abbiamo dovuto fare una vera e propria corsa contro il tempo per poter prendere parte a questi test. Alcuni particolari ci sono arrivati venerdi sera! La moto che stiamo utilizzando a Valencia utilizza non più del 70% dei componenti che monteremo sulla R1 che correrà il Mondiale. Siamo molto soddisfatti perché il motore va già molto bene, dobbiamo solo ottimizzare le mappature dell’iniezione. Serve un po’ di tempo, ma abbiamo l’impressione di essere sulla buona strada”.

Con la Yamaha-Italia ha debuttato in Superbike l’ex campione del mondo della Supersport Andrew Pitt. A Valencia si è trovato subito bene in sella alla R1 ed ha compiuto molti giri – il migliore in 1’38”7 – per assuefarsi alla guida della nuova moto. “E’ stato un buonissimo inizio – ha dichiarato l’australiano – Non avevo mai girato con la Superbike e neppure con le gomme Pirelli slick ma mi sono trovato subito a mio agio. Ho già capito che la Yamaha R1 ha un grande potenziale, ci serve solo un po’ di tempo per risolvere qualche piccolo problema di gioventù. Ho girato tantissimo, non ci siamo fermati neppure per il pranzo, ma ne è valsa veramente la pena. Non mi sento neppure troppo stanco”.
La squadra italiana è arrivata a Valencia con grande spiegamento di uomini e di mezzi, a testimonianza della serietà con cui affronterà la sfida nel 2005. Mancava solo il suo pilota di punta, Noriyuki Haga, bloccato dal contrato col Team Renegade con cui ha corso nel 2004 e che lo vincola fino al 31 dicembre di quest’anno. Haga proverà la Yamaha solo a Phillip Island in gennaio, ma è una quattro cilindri che conosce molto bene...


Debutto a Valencia in SBK anche per Karl Muggeridge, campione in carica della Supersport. Sulla Honda Fireblade 1000 del Team Ten Kate, che fino all’ultimo ha conteso alla Ducati il titolo SBK 2004, ha girato in coppia con Chris Vermeulen e alla fine la ritrovata coppia (avevano corso assieme per Ten Kate già nel Mondiale SS 2003) si è assestata su tempi simili: 1’38”0 per Vermeulen, 1’38”2 per Muggeridge; la moto era in configurazione 2004, visto che la nuova sarà pronta solo per i primi dell’anno prossimo.


In 1’38”01 ha girato anche Lorenzo Lanzi, ufficiale Ducati affidato al Team NCR di Stefano Caracchi. Lanzi era fuori forma per l’incidente in cui è incorso esercitandosi alcune settimane fa con una moto da trial, ma conosce già molto bene la 999 ufficiale e il suo potenziale è notevole. “Ho girato soprattutto per riprendere confidenza con la moto e con le gomme Pirelli slick – ha detto Lanzi – Ed anche i prossimi due giorni saranno orientati su questi obiettivi. Sono felice della sistemazione con la Scuderia Caracchi, penso che potremo fare una stagione positiva, anche se gli avversari sono agguerritissimi".

a Valencia anche per il Team PSG-1, passato dalla Ducati alla Kawasaki e da Pierfrancesco Chili alla coppia Chris Walker, Mauro Sanchini. Le ZX-10, bellissime in configurazione SBK, hanno richiesto una lunga preparazione e sono scese in pista solo nel tardo pomeriggio: 10 giri per Walker e 4 per Sanchini; entrambi i piloti si sono dichiarati molto soddisfatti dell’approccio e Sanchini, ottimo conoscitore della ZX-10 avendo corso nel 2004 con quella del Team Bertocchi, ha notato un netto miglioramento in accelerazione. La moto portata a Valencia dal Team PSG-1 ha nuovi pistoni e piccole modifiche al motore, che al banco ha già superato senza problemi i 190 CV; attualmente però l’attenzione del Team è concentrata soprattutto sulla ciclistica: sono disponibili tre soluzioni di forcellone e oggi sarà eseguita una prova comparativa fra forcelle Ohlins e Bitubo.


Motivo di grande interesse a Valencia era infine il primo test di Steve Martin e Garry McCoy in sella alla Foggy Petronas. La FP-1 non è ancora al massimo della competitività, anche se Troy Corser nel 2004 l’ha portata due volte in vetta alla Superpole, ma nei primissimi test del 2005 è andata decisamente piano: Martin non è sceso sotto 1’39”7, a quasi 3” dal tempo che lo stesso Corser ha realizzato al debutto sulla “vecchia” Suzuki, mentre McCoy ha girato pochissimo dopo una scivolata che lo ha tenuto fermo per gran parte della giornata. Il suo miglior tempo è stato 1’40”8. Nonostante questo, l’atmosfera nel Team di Fogarty è carica di ottimismo. L’ingegnere capo, Steve Thompson, ha dichiarato: “Sia Steve, che Garry, hanno compiuto buoni progressi dimostrando di sapersi abituare in fretta alla moto; purtroppo Garry è caduto a causa di un guasto meccanico, ma non c’è dubbio che potrà continuare i test. I problemi di saltellamento della gomma posteriore che ci hanno afflitto nell’ultima parte della scorsa stagione sembrano risolti grazie al diverso stile dei nuovi piloti, che gradiscono un minor freno motore”.


Un cenno finale al debutto in sella alla Ducati 749R di Gianluca Nannelli: il forte pilota toscano che ha firmato per il Team Caracchi, per il quale correrà il Mondiale Supersport 2005, è sceso in pista con la bicilindrica semi-ufficiale girando a lungo sul piede di 1’40”. "Non è facile ritornare a guidare una moto senza la potenza della Superbike - ha commentato a fine giornata - La moto è ancora nella configurazione dell'ultima gara 2004, così oggi ho solo cercato di sistemarla secondo le mie esigenze. L'impegno di sviluppare la 749R sarà l'obiettivo primario di tutto l'inverno, ma con la bravura dei tecnici della squadra sono sicuro che arriveremo in porto alla svelta."

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