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GP Francia Q1: la Yamaha dilaga

il 01/10/2004 in Sbk

Colpo di scena nelle prime prove ufficiali del GP di Francia: Sebastien Gimbert con una R1 affidatagli dalla Yamaha-France batte Toseland e Laconi. Vermeulen settimo e Chili decimo. Nella Supersport pole provvisoria a Curtain con la R6, che regola Muggeri

di Luigi Rivola, foto Alex Photo



Sébastien Gimbert doma la Yamaha R1

Magny Cours – La Yamaha è già pronta a battersi. A Silverstone e a Brands Hatch guidata da Ellison, e a Magny Cours, guidata da Gimbert, la R1 se non ancora vincente, almeno competitiva ha già dimostrato di esserlo. Ed è difficile pensare che possa rivelarsi tale solo in mano a delle wild card.
Sebastien Gimbert, dopo aver sorpreso tutti col terzo tempo nelle prove libere, alle spalle di Laconi e Toseland, ha confermato il valore suo e della moto affidatagli dalla Yamaha-France nel primo turno di prove ufficiali, che ha chiuso con uno strabiliante miglior tempo che gli è valso la pole position provvisoria.
D’accordo, Gimbert conoscerà ogni buca dell’asfalto di Magny Cours, più o meno come i nostri conoscono Misano e Monza, e questo è sicuramente importante, ma posto che nessun pilota potrà mai andare più forte della moto che guida, l’impresa di Gimbert va intesa come un segnale preciso del potenziale della Yamaha alla vigilia del suo rientro nel Mondiale Superbike, che certamente affronterà con mezzi ancor più competitivi.



per gran parte del turno di qualifica, preceduto da Laconi e Toseland, poi secondo alle spalle di Toseland e davanti a Laconi, Gimbert a un paio di minuti dal termine della sessione ha forzato il ritmo e si è portato in testa col tempo di 1’42”599, 26 millesimi meno di Toseland e 87 millesimi meno di Laconi, che in verità nelle libere aveva stabilito il miglior tempo in 1’42”554.
Vicinissimi anche Martin e Corser, quarto e quinto, con una buona affermazione della Petronas, che ha piazzato Walker subito dopo il caposquadra Corser e davanti a Vermeulen. Apprezzabile anche l’ottavo posto di Clementi con la Kawasaki ZX-10R del Team Bertocchi, mentre Chili, Haslam e Haga, nell’ordine dal decimo al dodicesimo posto, non hanno ancora trovato il ritmo giusto.
Nannelli, caduto al primo giro senza conseguenze, è rimasto bloccato al box per tutto il turno per l’impossibilità di sistemargli per tempo l’unica 999 a sua disposizione.

Il titolo della Supersport è stato ormai assegnato, ma il campionato ha ancora un capitolo da raccontare, e molti sono i piloti che vorrebbero esserne protagonisti.
Il primo turno di prove ufficiali infatti non porta grandi novità rispetto a quanto visto per l’intera stagione; i nomi che occupano la parte alta della classifica dopo appena pochi giri sono sempre gli stessi: Curtain, Muggeridge, Charpentier, Parkes, Vd Goorbergh e Foret, con la piacevole sorpresa, peraltro già annunciata ad Imola, del ritorno di Lanzi fra i più veloci in pista.
Curtain tiene duro al vertice della graduatoria dei tempi per tutta la durata del turno, mentre Muggeridge, inizialmente tranquillo tra il quarto e il sesto posto, apre l’acceleratore quando si annuncia il gran finale e, a 2’ dal termine della sessione, si porta al secondo posto, mancando per soli 31 millesimi la pole provvisoria, che rimane al tedesco della Yamaha.


La Honda si consola piazzando tre moto alle spalle del capofila: immediatamente dopo Muggeridge si classificano infatti Charpentier e Parkes, il primo con una CBR600RR del Team Klaffi e l’australiano con la seconda delle Ten Kate.
L’attendismo domina invece fra i piloti del Team Yamaha-Italia: Vd Goorbergh è quinto, Foret è settimo e Pitt nono, ma è lecito aspettarsi un netto miglioramento nel secondo turno. Lanzi, in sella alla 749 ufficiale che guida per l’ultima volta (l’anno prossimo verrà portata in gara da Nannelli per i colori del Team NCR di Stefano Caracchi) ha colto un soddisfacente sesto posto, ma il suo 1’45”370 dista oltre 1” dal tempo di Curtain. Troppo.
Interessante, ma niente di più, l’ottavo posto di Michel Fabrizio, la cui Honda è nel novero delle migliori in pista. Il ragazzo si sa che va forte, ma anche gli altri non sono fermi, quindi se vuole essere coerente con la fama fattasi negli ultimi mesi guidando un paio di MotoGP, deve inventarsi qualcosa che lo proietti ai piani alti della classifica. O almeno questo è ciò che ci si aspetta da lui.

Manca Vizziello, ma quattro Yamaha R1 sono egualmente ai primi quattro posti della classifica del primo turno di prove dell’ultima gara del campionato europeo Superstock 2004 sul circuito francese. Era dato per scontato un acuto di Alfonsi, subito leader nelle prove libere, invece la pole provvisoria è andata al turco Sofuoglu, evidentemente intenzionato a chiudere con un risultato ad effetto una stagione che lo ha visto sempre fra i protagonisti.


Due decimi di secondo separano Sofuoglu da Alfonsi, che certamente cercherà di ritornare in vetta domani, ma la pole molto probabilmente non si limiterà a un duello fra l’italiano e il turco, visto che il belga Vankeymeulen e il suo connazionale Fastre seguono al terzo e quarto posto con un minimo distacco.
La prima delle Suzuki in gara, quella di Dionisi, è provvisoriamente quinta davanti alla Ducati 999S di Badovini e alla Kawasaki di Martinez.

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