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Chili, la Ducati, e 4 millimetri

il 19/04/2004 in Sbk

Era già polemica sulla scelta del pilota bolognese di correre con la sua vecchia 998 anziché una 999 già acquistata, ma adesso è peggio: per vincere Chili ha ora una 998R con alesaggio di 104 mm, 4 in più delle 998RS vendute ai privati. E c’è disputa sull

Chili, la Ducati, e 4 millimetri
Il box del Team PSG-1 a Misano

di Luigi Rivola

Pierfrancesco Chili vincitore a Misano

La meravigliosa vittoria di Pierfrancesco Chili a Misano nella seconda manche del GP di San Marino del Mondiale Superbike ha fatto esplodere una polemica che era nell’aria fin dal primo giorno di prove. E anche un po’ prima.
L’antefatto. Il Team PSG-1 di Pierfrancesco Chili annuncia a fine 2003 che correrà nel Mondiale 2004 con una Ducati 999RS, come molti altri piloti precedentemente in sella all’ultima versione della 998 e come Haga, al rientro nella Superbike.

Si tratta di una logica evoluzione: la Ducati ha vinto il Mondiale 2003 con la 999 affidata ad Hodgson, lo ha vinto con superiorità a volte evidente, a volte più risicata, ma lo ha vinto, e adesso – come ha sempre fatto – mette in vendita per i piloti privati una versione corsa della 999, certa di offrire una moto competitiva e appetibile.

Chili prova per la prima volta la 999 a Valencia e va subito piuttosto forte, tanto da risultare il più veloce fra tutti i piloti della 999 presenti, e miglior tempo della giornata.
È vero – conferma Chili – in pochi giri mi era sembrato di aver già trovato l’affiatamento, e i tempi cominciavano a venir fuori, ma poi, sul finire di questo primo test sono caduto senza aver capito perché. Poi sono caduto altre due volte e certamente non ero al limite. Questo mi ha preoccupato, mi ha reso diffidente; mi sembrava di non sentire bene la moto, per cui ho deciso di capire se il problema ero io, oppure la 999. Ho provato la 998 con cui avevo corso nel 2003 e mi è sembrato subito di andare meglio. Successivamente, dopo il GP d’Australia, ho deciso di continuare a correre solo con la 998, in attesa di poter dedicare del tempo alla 999 per adattarla alle mie esigenze”.
A Valencia, Chili aveva avuto un sacco di problemi in prova con la 999, perciò era passato alla 998, con la quale aveva ottenuto un secondo e un quarto posto. A Phillip Island aveva corso la prima manche con la 999, classificandosi nono, e la seconda con la 998, salendo sul podio al terzo posto. A Misano la 999 è stata accantonata fin dall’inizio, ma il Team PSG-1 nel frattempo aveva messo a punto una super-998.

La moto con cui Pierfrancesco Chili ha corso a Misano è una 998R, non la 998RS usata in precedenza. La differenza fra le due è sostanziale: la 998RS ha cilindri con alesaggio di 100 mm, mentre la R ha un alesaggio maggiorato a 104 mm. In termini di potenza, quei 4 mm significano la bellezza di 12-15 CV a favore della R. In pratica, la moto di Chili è una 998 con potenza assai vicina a quella delle 999RS, e siccome Chili gradisce la ciclistica e l’assetto della 998, ma si lamentava della minor potenza della 998RS rispetto alla 999, la R costituisce per lui la soluzione ideale. E con la vittoria di Misano la sua tesi ha indubbiamente guadagnato parecchi punti.
La Ducati certamente non gradisce, ed è più che comprensibile. La 999 ha sostituito sul mercato la 998 e non è certamente piacevole che qualcuno, specialmente un testimonial come Chili, sostenga che il vecchio modello va meglio del nuovo, anche se in condizioni esasperate come quelle della pista.


“Noi non abbiamo alcun dubbio che la 999 sia superiore alla 998 – è la risposta dell’ing. Ciabatti, direttore tecnico del Team Ducati SBK nel Mondiale, come nel campionato AMA – lo abbiamo ampiamente dimostrato vincendo il titolo dello scorso anno e lo stanno dimostrando tanti piloti, come Martin, Borciani o Laconi, che passando dalla 998 alla 999 hanno incrementato decisamente le loro prestazioni. Chili ha il diritto di pensarla come vuole, oltretutto non è un pilota ufficiale, paga le moto, quindi non ci deve nulla, però sbaglia e con la 999 ha sbagliato l’approccio fin dall’inizio: invece di cercare di capire la moto, che certamente è diversa dalla 998, ha cominciato a cercare di trasformarla, sostituendo ad esempio il forcellone bibraccio della 999 con un monobraccio Febur. E pensare che abbiamo fatto il bibraccio proprio perché sicuramente superiore al monobraccio...”.
“È possibile
continua l’ing. Ciabatti – che Chili abbia bisogno di tempo per trovare il giusto feeling con la 999; è capitato ad altri, si pensi a Xaus lo scorso anno: all’inizio le sue corse erano disastrose, ma poi si è armonizzato con la moto ed ha concluso la stagione in modo trionfale”.
Ma Chili non ha voluto aspettare - d’altra parte la pazienza non può essere la virtù di un corridore – e adesso la polemica si è infuocata perché da entrambe le parti c’era astio latente: il pilota ce l’ha con la Casa che non ha voluto riconoscere i suoi meriti preferendogli altri; la Casa ce l’ha col pilota perché parla troppo (e Chili se ne vanta) ed è stato spesso una spina nel fianco.

Guido Pagani, titolare del Team PSG-1, è un grande appassionato; ha investito moltissimo in questa squadra e quest’anno ha acquistato la bellezza di quattro motociclette, spendendo una cifra astronomica, per mettere a disposizione di Chili il materiale e la scelta migliore. È stato premiato come forse nemmeno aveva sperato, ossia col primo posto provvisorio nella classifica iridata, ma alla felicità per la vittoria in gara-2 a Misano si affianca la convinzione che la Ducati farà di tutto per mettere i bastoni fra le ruote al suo team.
“Hanno visto che cosa siamo capaci di fare, ma non sanno perdere sportivamente. Adesso mi aspetto qualcosa per Monza”.
Domenico Brigaglia, Team Manager e direttore tecnico del Team PSG-1, è dello stesso avviso: “Stanno polemizzando sulla regolarità della nostra 998R, ma noi siamo perfettamente in regola: questo è il certificato di origine della nostra moto, che è una delle 750 prodotte dalla Ducati nel 2002 per ottenere l’omologazione delle 998 ufficiali F02 con alesaggio di 104 mm. E sul certificato c’è scritto che la cilindrata di questo motore è 999 cc. Di fatto, il motore della 998R, e con questo intendo l’unità motrice senza accessori, è assolutamente identica a quella della 999, quindi i carter, o altro, della 999 possono essere usati come ricambi di questa moto senza infrangere le regole di omologazione. Ci saranno sicuramente contestazioni basate su cavilli, ma i nostri documenti sono in regola e lo dimostreremo”.


Gary McCoy con gli uomini del Team NCR durante le prove di Misano. Con la 999 alterna risultati eclatanti (ha vinto a Phillip Island) ad altri deludenti

La faccenda sta diventando davvero antipatica. Chili è uno dei piloti più amati dal pubblico non solo italiano della Superbike; a Misano, dopo la sua bella vittoria, è apparso in un lampo sugli spalti del Santamonica un lenzuolo con una grande scritta: . E fin qui la faccenda rimane sportiva. La realtà è che certamente ci sono piloti che con la 999 si sono trovati bene e in fretta, mentre ce ne sono altri che fanno fatica a digerirla. “Non sono il solo ad avere questi problemi precisa Chili – ma gli altri non lo dicono per non mettersi contro la Ducati, io invece non ho e non ho mai avuto peli sulla lingua”.
Uno che probabilmente qualche problema ce l’ha è Toseland, che a Misano era l’ombra di se stesso e negli altri GP ha brillato una sola volta, e con fatica. Ma c’è Laconi a dimostrare che invece con la 999 si può andare fortissimo, e poi c’è Martin. Insomma, comunque sia la Ducati ne esce bene: a parità di gomme vince sia con la vecchia che con la nuova; sia con la moto ufficiale, sia con quella privata; l’immagine dell’azienda in fondo non ne esce affatto male. A patto che la polemica non sfoci in una guerra civile per futili motivi.

Chili, la Ducati, e 4 millimetri
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