Sbk
La Fireblade 1000 SBK debutta col botto!
Ben Bostrom porta all'esordio a Daytona, eguagliando subito la sua pole 2003, la moto con cui correrà nel campionato AMA SBK 2004, ma che con Vermeulen parteciperà anche al Mondiale
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
Ben Bostrom a Daytona con la debuttante Fireblade 1000
La Honda Fireblade 1000 ha debuttato a Daytona nelle mani di Ben Bostrom. La nuova moto, sulle cui prestazioni iniziali la stessa Honda nutriva molti dubbi, ritenendola fino a un mese fa "assai in ritardo nell'elaborazione", è scesa in pista per la prima volta sul celebre circuito della Florida e ha subito girato fortissimo, dimostrando di poter partire, al debutto, dalle massime prestazioni della Honda RC51 2003, con cui Ben Bostrom aveva ottenuto la pole nella scorsa Daytona 200.
1'48"3 era stato il tempo-pole di Ben lo scorso marzo, 1'48"3 è stato il giro più veloce dell'esordio sulla Fireblade 1000. A parità di condizioni (debutto per Eric Bostrom sulla Ducati 999 ufficiale tre giorni fa, e debutto per Ben Bostrom sulla Fireblade 1000 oggi) Daytona ha sancito un vantaggio iniziale per la neonata Honda, che non disputerà solo il campionato AMA, ma anche il mondiale SBK, guidata dal campione del mondo Supersport Chris Vermeulen.
Se il buon giorno si vede dal mattino, la Honda CBR1000RR Fireblade fa già tremare tutti. E per "tutti" non intendiamo naturalmente solo la Ducati, che sarà senz'altro in grado di opporsi validamente alle mire di questa nuova Superbike, ma soprattutto le assenti giapponesi nel mondiale SBK, che non temono molto l'ennesima e preventivata vittoria della Ducati, ma prenderebbero malissimo un'eventuale sorpresa da parte della Fireblade, che potrebbe portare conseguenze devastanti sul mercato delle maxisportive stradali.
Matteo Cavadini (Alex Photo), il bravissimo fotografo che ci ha inviato queste foto da Daytona, e che da anni segue il mondiale SBK, ci ha anche riferito questo suo giudizio personale: "La Honda mi ha davvero impressionato: il motore va fortissimo, anche rispetto alla Suzuki SBK che era in pista con Mladin, e dire che la Honda ha finito di assemblare la moto qui nel paddock".
Alla faccia del ritardo! Se questo è l'inizio, chi sperava che un altro monopolio assoluto della Ducati affossasse definitivamente la categoria delle Superbike dovrà rassegnarsi a menare il gramo da un'altra parte.
E poi, scusate se lo sottolineo, la Fireblade è una moto privata, assolutamente privata, che più privata di così non si può. È privata di tutto, fuorché dei cavalli e della capacità di scaricarli per terra. E non è poco. Il privato Team Ten Kate, che gestirà la sua partecipazione al mondiale SBK è lì che si frega le mani e prepara il flessibile: se quello visto in azione a Daytona è il kit-base predisposto dalla HRC - e così dovrebbe essere - non è utopistico pensare che il privato pilota Chris Vermeulen, campione del mondo Supersport 2003 con la Honda CBR600RR elaborata e messa a punto dal Team Ten Kate possa ritrovarsi a guidare una moto ancor più veloce di quella portata al debutto da Ben Bostrom.
Per non far imbestialire i suoi irritabili e offesi consoci della MSMA (che hanno emesso un comunicato di rinuncia collettiva al mondiale SBK, in aperta polemica con l'organizzatore FGSport dei fratelli Flammini) e rispettare le apparenze, la partecipazione della Honda al mondiale SBK deve essere assolutamente privata. Questo significa che lo stesso kit messo a punto dalla HRC per Ben Bostrom e il campionato AMA sarà in vendita a chiunque ne faccia richiesta, ed è veramente arduo immaginare che, per non rischiare di vincere il mondiale SBK (che alla HRC, checché se ne dica, ha dato grosse soddisfazioni) fornisca a Ten Kate un kit "sgonfio".
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