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Liberty Media cambia il volto del Motomondiale

Alessia Fantoni il 19/09/2025 in Motogp
Liberty Media cambia il volto del Motomondiale
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È a Misano che Liberty Media ha iniziato a mettere in atto i primi cambiamenti nel Motomondiale: Moto2 e Moto3 spostate nelle retrovie, hospitality affacciate sui box e riflettorio tutti sulla categoria regina, la MotoGP. Si va verso lo stile Formula 1?

In questo weekend senza corse, possiamo ripercorrere i cambiamenti più visibili dal vivo - ma che magari non lo sono stati altrettanto in tv - apportati al GP di San Marino dalla nuova gestione Liberty Media.

Il Mondiale Velocità è in continua evoluzione: dalla 500 alla MotoGP, da Dorna a Liberty Media, regole e protagonisti sono cambiati più volte, e continueranno a farlo. L’arrivo di Liberty, però, sembra dover essere particolarmente ricco di conseguenze, alcune molto discusse.

Liberty Media cambia il volto del Motomondiale
Ingresso paddock Misano

Il percorso del tifoso dentro al paddock

Fra i primi interventi voluti dal colosso che già gestisce la Formula 1 c’è la nuova struttura del paddock, una città itinerante che muove circa 10mila persone a ogni GP. La si costruisce il lunedì prima della gara e si smonta la domenica notte: hospitality monumentali – come quella Red Bull composta da 13 tir trasformati in un edificio a più piani per eventi e dj set – e strutture più ordinarie, che però sono spesso teatro di feste straordinarie, come quelle che hanno alimentato la leggenda di Valentino Rossi come dj improvvisato.

Per chi arriva a Misano il percorso comincia con i box della MotoE, i primi che si incontrano – ma la categoria è ormai prossima all’addio. Poco più avanti, una scala porta direttamente verso la Quercia, curva iconica del tracciato. Qui il pit stop per i tifosi è quasi d’obbligo, un panino e una birra rimangono di rito prima di prendere posizione nel prato. Fin qui, tutto nella norma – o se preferite, secondo tradizione.

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Box MotoE

Moto2 e Moto3 nelle retrovie

Pochi passi ed ecco la prima rivoluzione, in tutta la sua evidenza: niente Moto2 e Moto3, che sono state spostate in un viale secondario; per loro nessun garage vero e proprio, soltanto dei gazebo accanto a sponsor e fornitori tecnici. Lungo la via principale c’è solo la MotoGP, la categoria regina, a cui ora viene riservata tutta la scena così come già avvenuto in Formula 1, dove il contorno è ridotto al minimo.

Accanto a Moto2 e Moto3, lungo il viale secondario, troviamo sponsor tecnici come Michelin, che vive l’ultima stagione come fornitore unico delle gomme prima del passaggio a Pirelli. Oppure Alpinestars, sempre pronta a riparare le tute dei piloti in tempi record.

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Direzione gara e sede Dorna

E le hospitality? Ecco alcune curiosità

Un’altra novità riguarda le hospitality, che ora affacciano direttamente sui box, riducendo i tempi di spostamento a vantaggio di piloti e ingegneri ma consentendo anche nuove combinazioni per la comunicazione. Il paddock non è più solo un luogo di lavoro e di passione, ma un grande palcoscenico pensato per lo spettacolo. Dove si punta alla massima esposizione mediatica per la categoria maggiore e un format sempre più televisivo.

A completare la cittadina ci sono infatti strutture legate soprattutto alla comunicazione: a parte la direzione gara, ecco l’ufficio Dorna e, sopra i box, la sala stampa con vista pit lane. Più lo studio itinerante di Sky Sport, a Misano allestito in un motorhome ex Yamaha di cui è ancora visibile, in trasparenza, l’iconico logo coi tre diapason. Dettagli che non sfuggono all’appassionato e contribuiscono al fascino di questo mondo, così come le regole non scritte del paddock: ad esempio quella per cui nessuno può entrare in auto, eccetto Carmelo Ezpeleta e Valentino Rossi.

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Motorhome Sky Sport a Misano

MotoGP più lontana delle origini?

Ma chissà se questa eccezione sopravvivrà a lungo, nel nuovo paddock firmato Liberty Media. Che punta a trasmettere più show, più immagine e più MotoGP, a discapito delle classi minori, e vuole parlare a un pubblico più ampio possibile, non necessariamente di appassionati. Un bene o un male per questo sport?

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Vista del circuito dalla Quercia
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Tuta evocativa di Valentino Rossi
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Pecco Bagnaia al GP di San Marino
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Box VR46

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