Motogp
Ecco perché Marco Bezzecchi è la vera sorpresa del 2025
Partito come "secondo" di Martin, era stato protagonista di un inizio stagione disastroso. Eppure adesso è quarto in classifica ed è uno dei piloti più in forma. Come è stato possibile?
Alla presentazione del team Aprilia ufficiale, lo scorso gennaio, gli occhi erano tutti per lui. I giornalisti pendevano dalle labbra di Jorge Martin, il campione del mondo uscente, la cui sfida era chiara: riuscire a riportare il titolo a Noale, nonostante la forza - lo strapotere? - annunciata delle Ducati ufficiali. Poi c'era anche l'altro, Marco Bezzecchi. Sin da subito, la differenza di copertura mediatica aveva fatto intuire chi sarebbe stata la prima guida, e chi il "secondo".
Poi tutti sappiamo com'è andata la storia: due gravissimi infortuni che hanno compromesso sin dall'inizio la stagione di Martin, a cui si aggiungeva una moto che proprio non ne voleva sapere di andare. In tutto questo, lontano dai riflettori (ben più interessati a seguire le vicende di casa Ducati, con i trionfi di Marquez e le delusioni di Bagnaia), si muoveva l'altro, Marco Bezzecchi. La cui fortuna è stata quella di partire piano, come un diesel.
DALLE STALLE ALLE STELLE
Per usare un eufemismo, l'inizio di stagione del pilota riminese non è stato dei più esaltanti: due sesti posti e un ritiro nelle prime tre gare, a cui sono seguiti il nono posto in Qatar e due deludenti 14° piazzamenti in Spagna e Francia. Aprilia è lontanissima da Ducati, Aprilia non ce la fa. Altra stagione da dimenticare, a Noale (alle prese con le bizze di Martin sul 2026) si lavora già per la prossima.
Poi è successo qualcosa: Bez ha incominciato a vincere e fare piazzamenti convincenti. Primo a Silverstone (e quarto nella Sprint), secondo ad Assen e Brno, secondo nella Sprint al Sachsenring. Qualcosa si è sbloccato: anche Aprilia sa vincere, Aprilia è lì, doveva solo trovare il tempo di ingranare.
PIU' DI UN PILOTA
E ha un pilota che non è solo "un secondo". Anzi, ha dimostrato, senza troppi piagnistei nei momenti duri e senza guasconerie eccessive quando le cose girano per il verso giusto, di essere calato alla perfezione in una realtà che cresce, una squadra a modo suo nuova e in via di affinamento, in cui inizia a vedersi il lavoro del direttore tecnico Fabiano Sterlacchini. E quello, forse sottovalutato, dello stesso Bezzecchi. Uno che, a detta di tutti, è un vero pilota-collaudatore, uno in grado per davvero di far crescere ed evolvere una moto, di trasmettere a tecnici ed ingegneri le dritte giuste.
ADESSO DOVE PUO' ARRIVARE BEZZECCHI?
Ed è così che, zitto zitto, dietro ai due fratelli Marquez e al Bagnaia in formato "triste solitario y final" che ci ha consegnato questa stagione 2025, la più bella sorpresa è lui, anzi l'altro, Marco Bezzecchi. Un pilota italiano in sella a una moto italiana partito malissimo e oggi quarta forza del Mondiale, le cui azioni sono però in grosso rialzo.
E adesso? Inutile e fuorviante farsi venire in mente strane idee: a 10 gare dalla fine, e con una stagione (a meno di cataclismi improbabili) ormai ipotecata dall'accoppiata Ducati-Marc Marquez, pensare al titolo iridato è pura follia. Eppure questo Bezzecchi può fare ancora grandi cose. Non ha alcun peso o pressione sulle spalle, può lavorare sereno e a cuor leggero. Ed è per questo che può fare ancora bene, anzi benissimo. Il meglio - speriamo - deve ancora venire.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.