Motogp
Marc Marquez tra noia e record: quando vincere troppo presto diventa un problema
Di questo passo - e col fratello Alex fuorigioco - non è escluso che lo spagnolo della Ducati ufficiale possa conquistare il titolo 2025 già in Austria, con un anticipo clamoroso. Alla faccia della suspense e dello spettacolo...
Marc Marquez ha vinto (anzi, stra-vinto) ad Assen. E ora tutti a fare i conti, le proiezioni, le simulazioni. Dove può arrivare ancora questo straordinario pilota? Perché se è vero che lo spagnolo della Ducati sta dominando come non mai, è altrettanto vero che di questo passo il Motomondiale rischia di emettere i primi verdetti chiave già ad agosto. E, a quel punto, tutto il resto è noia.
UNA SIMULAZIONE: MARQUEZ IRIDATO GIA' IN AUSTRIA
I numeri, quelli veri, sono questi: Marc ha in questo momento 68 punti di vantaggio in classifica sul fratello Alex e 126 su Bagnaia. In un mondiale dove ogni weekend (tra Sprint e gara) vale 37 punti, significa che il fratello minore dovrebbe fare il miracolo per altri due mesi filati. Difficile anche senza la frattura al metacarpo. Con l'infortunio, è fantascienza.
La simulazione è fin troppo semplice: Marc Marquez vince in Germania, Repubblica Ceca e Austria. Con tre doppiette (peraltro non del tutto improbabili) il titolo 2025 viene matematicamente aggiudcato a metà agosto. Se così fosse, Marquez stabilirebbe un record clamoroso: mai nessun Mondiale nella storia sarebbe finito con così largo anticipo.
ANCHE MEGLIO DI DOOHAN
Il pensiero va subito a Mick Doohan, 1997. Dodici vittorie su quindici gare, campionato chiuso con cinque-sei gare d'anticipo. I giornalisti dell'epoca scrivevano pezzi surreali: "Doohan vince anche quando non corre", "Il mondiale più noioso di sempre", "Speriamo che cada (sportivamente parlando)". Sembrava che il motomondiale fosse morto di noia. Poi arrivò il 1998, Doohan si fece male in modo serio, e improvvisamente tutti a rimpiangere il suo dominio. "Almeno con Mick si sapeva chi vinceva", "Ora è tutto confuso", "Meglio un campione che dieci mediocri". Il solito andazzo all'italiana: prima li demolisci, poi li rimpiangi. La differenza è che Doohan, pur dominando, non arrivò mai a vincere con dieci gare d'anticipo. Marc rischia di superare persino l'australiano.
BAGNAIA PUO' ARGINARE QUESTO MARQUEZ?
Quali sono i potenziali ostacoli tra Marquez e il suo record? In questo momento non se ne vedono. Col fratello Alex fuorigioco nel momento cruciale della stagione, L'unico capace di impensierirlo - almeno in teoria - dovrebbe essere il compagno di squadra. Ma Pecco Bagnaia quest'anno soffre terribilmente la Ducati ufficiale. A meno di miracoli, la sua stagione sembra irrimediabilmente compromessa.
E NELLE ALTRE OTTO GARE, DI CHE COSA PARLIAMO?
Ma uno sport che si decide ad agosto, con quattro mesi di agonia prima del verdetto finale e ben 8 GP ancora da disputare (nell'ordine, Ungheria, Catalogna, Misano, Giappone, Indonesia, Malesia, Portogallo, Valencia), è uno sport che perde interesse. Certo, alla fine dei conti Marquez sarebbe l'unico a non avere alcuna colpa: fa il suo mestiere, e quest'anno lo sta facendo meglio di tutti, punto. Il bello è che Marc, conoscendolo, continuerà a vincere anche quando non servirà più. Suggellando così non solo il nono titolo mondiale, ma anche la prima stagione della storia del motociclismo terminata per ko tecnico.
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