Motogp
Ecco perché Bagnaia è il Lorenzo degli Anni 20
Francesco Bagnaia è a distanza siderale da un Marquez che, invece, è riuscito a sfruttare il potenziale della sua Ducati fin dalle prime battute del Campionato. Ma è già tutto irrimediabilmente compromesso? Forse no! E una testimonianza è da ricercare proprio nel passato (neanche remoto) della casa di Borgo Panigale
Nonostante le prime gare siano state difficoltose, l’inizio di campionato di Bagnaia non è stato negativo in senso assoluto. Costantemente sul podio, è riuscito a lavorare proprio su ciò che è mancato l’anno scorso: avere una maggiore costanza per raccogliere il massimo senza rischiare per rincorrere la vittoria ad ogni costo.
Tuttavia, tralasciando il weekend di Austin in cui ha dichiarato di avere un feeling simile all’anno scorso, è stato quasi sempre la terza Ducati in pista. Mentre poteva essere plausibile vederlo dietro una leggenda della MotoGP come Marc Marquez sicuramente non era auspicabile alla vigilia vedere Pecco rincorrere anche Alex. Problema principale: non avere le stesse sensazioni durante la frenata rispetto alla sua moto dell’anno passato, che quest’anno è guidata proprio dal Marquez “piccolo”.
Lorenzo nel 2018: come la fenice, rinato dalle ceneri
Con le dovute distinzioni, una situazione concettualmente analoga è già accaduta in Ducati Corse e a Dall’Igna: l’inizio a dir poco disastroso del Mondiale 2018 da parte del pluricampione Jorge Lorenzo, al suo secondo anno in Ducati. Dopo le prime 5 gare il suo compagno di squadra, Dovizioso, nonostante un inizio non entusiasmante riuscì a vincere una gara ed essere stabilmente competitivo nonostante due ritiri. Lorenzo, nello stesso periodo, ebbe lo stesso numero di ritiri ma gli altri risultati furono totalmente negativi: un sesto posto, un undicesimo posto e un quindicesimo posto.
Tutto questo fino a che non arrivarono gli aggiornamenti proprio per la gara di casa del Mugello. Tra di essi, uno in particolarmente fu la svolta per la guida dello spagnolo: il nuovo serbatoio.
Da quel momento il campionato di Lorenzo cambiò faccia. Nuovamente capace di lottare per la vittoria, nelle successive sette gare ottenne 3 vittorie e 1 podio (più una grande prestazione a Misano dove cadde dalla seconda posizione per poi terminare in P17). Purtroppo i sogni di gloria si spensero in Thailandia dove si infortunò e saltò praticamente il resto del campionato, terminando così in nona posizione.
Questo è un chiaro esempio di come le sensazioni o la fiducia che ha un pilota nel proprio mezzo continuino a contare e che un campione del mondo difficilmente si dimentica come portare al limite una moto. Pecco si trova in una situazione che, in qualche modo, ricorda molto quella di Jorge: il potenziale della moto è sfruttato dal compagno di squadra e non da lui.
I futuri aggiornamenti e le speranze di Francesco
Nelle sue ultime dichiarazioni, l’ingegner Dall’Igna ha chiaramente detto che riportare il sorriso sul volto di Pecco è importante per la casa italiana e che tutti stanno lavorando in tal senso. Al momento non è noto quando ci potranno essere degli aggiornamenti per aiutare i piloti con la GP25 per gestire meglio l’avantreno. Per ora l’unica cosa che può fare il piemontese è provare a tener duro e sperare di trovare qualcosa che lo possa aiutare a ritrovare quella confidenza che lo ha contraddistinto in questi ultimi anni. D’altronde, già nel 2022 ci ha regalato una travolgente rimonta contro Quartararo e, anche se l’impresa è sicuramente molto ardua con Marquez in grande spolvero, è giusto per lui continuare a sperare finché la matematica non lo escluderà definitivamente dalla corsa al titolo.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.