E’ la notizia del giorno e tutti ci stiamo chiedendo come finirà la storia tra Maverick Viñales e la Yamaha, per capire se ci sono ancora margini per un riavvicinamento o se ormai le loro strade siano definitivamente divise.

Ripercorrendo la carriera dello spagnolo, scopriamo comunque che quello successo domenica scorsa in Austria non è il suo primo episodio di “insofferenza” nei confronti della squadra e della casa che lo schierano al via.

Nella stagione 2012, un giovane Maverick Viñales partecipava al Mondiale Moto3 con il Team Blusens Avintia in sella ad una FTR-Honda ed era in lotta per il titolo contro Sandro Cortese, con la KTM. Improvvisamente, alla vigilia del GP della Malesia, il venerdì mattina Viñales si rifiutò di scendere in pista, lanciando gravi accuse al suo team, considerato di essere una squadra “di terza livello” e salì sull'aereo diretto da da Kuala Lumpur in Spagna.  Viñales era arrabbiato anche con la Honda che secondo lui aveva  smesso di sviluppare il motore 250cc a quattro tempi, mentre il leader del Campionato, Sandro Cortese riceveva nuove parti dalla KTM ad ogni Gran Premio.

Maverick, su suggerimento del suo allora manager Paco Sanchez tornò comunque in pista nel GP d'Australia a Phillip Island una settimana più tardi, ma il Mondiale era ormai compromesso a favore di Cortese e della KTM.