A Misano in una giornata aperta dal ritorno alla vittoria di Romano Fenati nella Moto3 e che ha visto un'altra affermazione italiana nella Moto2 con Enea Bastianini con Marco Bezzecchi di nuovo sul podio e Luca Marini in testa al Mondiale, nella MotoGP ha vinto Maverick Vinales, ma è successo di tutto e il Mondiale resta aperto, con quattro piloti racchiusi in quattro punti alla vetta dalla classifica. In una stagione caratterizzata dall’assenza di Marc Marquez, da gare ravvicinate e spesso sugli stessi circuiti, dalle nuove Michelin e da tanti giovani che stanno trovando lo slancio per arrivare a vincere, il Motomondiale ai tempi del Covid-19 ci sta regalando uno scenario fino a qualche mese fa, quando le corse virtuali avevano preso il posto di quelle vere, impensabile. 

La gioia di Vinales, la vittoria sfumata di Bagnaia

In una gara che ha visto tante cadute un pilota che esce dalla sua crisi della domenica. Quel Maverick Vinales che a Misano si lascia alla spalle la maledizione della pole position e conquista la sua prima gara stagionale. Un successo che gli arriva in mano dopo che Pecco Bagnaia con la Ducati del team Pramac stava per compiere l'impresa.

Un'impresa finita nella sabbia, ma che non scalfisce il valore dell'ex campione della Moto2 che così come la scorsa settimana aveva fatto Franco Morbidelli stava per conquistare il suo primo successo nella top class dopo un sabato da protagonista. Nulla di fatto però per Bagnaia che dalla sua ha la consapevolezza di essere arrivato al top ed è facile che per lui si aprano fra pochi giorni le porte del team ufficiale. Quel team che ha visto il suo leader Andrea Dovizioso nuovamente lontano dalle parti alte della classifica e seppur ancora in testa al Mondiale in evidente difficoltà. Fra una settimana potrebbe cambiare la musica, ma per ora il morale di Dovi è giù, come quello di Valentino Rossi che dopo il podio sfiorato la scorsa settimana questa volta colleziona una caduta e un ritiro. È andata male anche a Franco Morbidelli che dopo la vittoria questa volta, complice un contatto con Aleix Espargaro, ha dovuto rincorrere dalle retrovie penalizzato anche da una forma fisica tutt’altro che perfetta. 

Joan Mir: Il nuovo che avanza veloce 

Chi prima del giro di boa del Mondiale ha sorpreso di più è Joan Mir che ha portato ancora nei piani alti la Suzuki e si conferma una certezza. Una certezza molto veloce e senza alcun timore. Se Rins ancora dolorante affonda, il compagno si mostra costante, veloce e il titolo può essere allla sua portata. Torna sul podio anche la KTM con Pol Espargaro che a Misano perde Brad Binder ma trova anche Iker Lecuona fra i protagonisti.
Per il titolo Mondiale con Fabio Quartararo penalizzato sul finale e retrocesso giù dal podio, la lotta resta molto aperta e  non c'è tempo di prendere fiato la storia prosegue fra pochi giorni a Barcellona.