Dopo la ripartenza del Motomondiale fermo per mesi per le conseguenze del Coronavirus è successo di tutto, ma soprattutto è rimasto fermo il campione del Mondo Marc Marquez che a Jerez, nel giorno in cui stava compiendo una rimonta leggendaria, è caduto infortunandosi. Da lì è iniziato il suo calvario, che lo terrà fuori dalle gare almeno fino settembre.

Da quella domenica a Jerez nella top class qualcosa è cambiato: è successo che Fabio Quartararo da miglior esordiente del 2019 è diventato a suon di vittorie, due di fila, il nuovo riferimento della MotoGP, che la Honda senza Marc è nelle retrovie, che la Ducati ha un team ufficiale in difficoltà e nuovi piloti capaci di farla volare, in questo scenario in evoluzione, c'è un’altra grande novità, l'ultima: la KTM ha vinto la sua prima gara in MotoGP grazie al talento di un rookie come Brad Binder che alla sua terza gara nella Top class ha lasciato subito il segno.

KTM: largo ai giovani

Una vittoria quella di Brad Binder che ha un sapore speciale e che premia la politica KTM di puntare sui giovani. Nel giorno del sudafricano, già campione Moto3, sorride anche Franco Morbidelli che dopo i successi di Dennis Foggia nella Moto3 e di Enea Bastianini nella Moto2 fa sventolare ancora il tricolore sul podio. L’ex campione della Moto2, dopo essere scattato dalla prima fila, accarezzato il sogno di vincere con un’ottima partenza, si gusta un secondo posto che dà morale nel team e precede un ritrovato Johann Zarco. Il francese dopo un 2019 da dimenticare a Brno è tornato a far la voce grossa come ai tempi di Yamaha, e dopo la pole position con la Ducati del team Avintia sale sul terzo gradino e si prende la soddisfazione di essere lui il migliore dei ducatisti al traguardo. Nella giornata opaca di Andrea Dovizioso partito indietro e fuori dalla top, senza alcun acuto di Danilo Petrucci, il francese ha dimostrato il suo valore e battendo il connazionale Fabio Quartararo che gli ha rubato le prime pagine dei quotidiani nazionali, quel Fabio che oggi ha chiuso settimo e che forse ha corso pensando anche alla classifica di cui è sempre al comando, ma che ora ha un compagno ancora più forte caricato dal podio.

Che succede a Dovizioso e Vinales?

Nel giorno in cui Maverick Vinales così come Andrea Dovizioso sono apparsi in difficoltà, Valentino Rossi in gara ha fatto veder il suo potenziale e se non fosse scattato così lontano il podio, il duecentesimo nella MotoGP, era alla portata. La situazione potrebbe cambiare fra pochi giorni, certo è che per Dovizioso il momento è complesso e non aver ancora firmato per il prossimo anno non aiuta. "“E’ stato un weekend difficile - ha commentato Dovizioso - e purtroppo non abbiamo ancora individuato la ragione dei nostri problemi. Oggi gli pneumatici hanno risentito molto dall’usura e non ci hanno permesso di esprimerci al meglio, ma non sappiamo di preciso se siano state solo le gomme a fare una differenza così grande in gara. D’altra parte Zarco è stato protagonista di un grande fine settimana e questo ci permetterà di analizzare anche i suoi dati per capire meglio la situazione”.

Di nuovo protagonista la Suzuki con Alex Rins ancora dolorante a un soffio dal podio e nella giornata in cui KTM vince la sua prima gara Aprilia dopo un ottimo avvio è nella top ten con un generoso Aleix Espargaro. 

Porta la Honda nella top ten Nakagami, è la sua migliore delle RC213V al traguardo con Cal Crutchlow e le due ufficiali di Alex Marquez e del collaudatore Stefan Bradl nelle parti basse della classifica. 

Ora solo qualche giorno di pausa, il motomondiale riaccenderà i motori tra meno di una settimana per il GP d’Austria, in programma dal 14 al 16 agosto 2020 al Red Bull Ring nei pressi di Zeltweg.