Nella giornata no di Valentino Rossi torna al successo la Yamaha con Maverick Vinales capace di fare volare di nuovo la M1 ufficiale, di tenere testa a Marc Marquez e al sempre più convincente rookie Fabio Quartararo, sull’altra Yamaha del team Petronas. In Olanda si difende la Ducati con Andrea Dovizioso (quarto) che precede Franco Morbidelli sull'altra M1 del team Petronas che nel finale balza davanti a un combattivo Danilo Petrucci. Nella top ten un ritrovato Cal Crutchlow, Joan Mir, Jack Miller e Andrea Iannone.

I temi di Assen

Il ritorno di Vinales e la costanza di Quartararo sono due segnali importanti per Yamaha che in questo fine settimana ha ritrovato quella competitività che nelle altre gare era mancata. In una gara che aveva visto un buon avvio delle Suzuki con Alex Rins e Joan Mir è stata la M1 la moto migliore su questo circuito uno dei più difficili del Mondiale che ha fatto emergere anche i problemi di Valentino Rossi al terzo zero consecutivo in campionato e che proprio qui due anni fa ha vinto la sua ultima gara in MotoGP.

Marquez allunga nel Mondiale

Un’altra certezza è la solidità di Marc Marquez che quest’anno non sbaglia (quasi) nulla e allunga nella classifica del Mondiale. Ci poteva essere anche la Suzuki, ma dopo ottime qualifiche e il buon avvio, Rins ha vanificato tutto. E Mir seppure abbia fatto passi avanti ha perso terreno. Per Ducati resta un po’ di delusione. Non tanto per la posizione finale quanto per il distacco accumulato dal vincitore. "Guardando il lato positivo, siamo riusciti a portare a casa il miglior risultato possibile per noi oggi, ha commentato Dovizioso. Dopo una qualifica più complicata del previsto e la partenza dalla quarta fila era facile commettere errori e correre rischi in bagarre, ma siamo comunque riusciti a recuperare posizioni in fretta e portare a casa un buon bottino in termine di punti. Purtroppo sui tracciati come questo emergono un po’ i nostri limiti e il distacco al traguardo non ci può lasciare soddisfatti, quindi dobbiamo continuare a lavorare per fare ulteriori progressi nelle aree dove fatichiamo maggiormente. Ci proveremo già a partire dal Sachsenring la prossima settimana”. 

Fuori Lorenzo

Sempre qui ad Assen è uscito di scena un altro big, Jorge Lorenzo. Il cinque volte campione del mondo nella caduta di venerdì ha rimediato la frattura della sesta vertebra dorsale e per lui dopo lo strike di Barcellona il momento con la Honda è difficilissimo. La stagione già difficile è compromessa e ora dovrà anche saltare la prossima gara del Sachsenring nono round del Campionato Mondiale MotoGP 2019, in programma dal 5 al 7 luglio.

Grande festa per Arbolino in Moto3

Per una combattutissima Moto2 vinta da Augusto Fernandez con Brad Binder e Luca Marini sul podio nella Moto3 torna al successo Tony Arbolino che precede Lorenzo Dalla Porta e Jakub Kornfeil.