Su Dueruote di Aprile: Guido Meda e i suoi 15 anni di GP

Partenze, sorpassi, staccate, le emozioni delle gare. I piloti, le loro gioie e le loro ansie, il paddock, i suoi uomini e i suoi personaggi. Le storie del Motomondiale passano dalla voce di Guido Meda che, alla vigilia della sua sedicesima stagione in cabina, si racconta nel suo Fuorionda sulle pagine di Dueruote di Aprile in edicola

Vorrei diciotto gare in trance. È il regalo che auspico per la mia sedicesima stagione di corse da telecronista. Ho iniziato con la MotoGP a trentacinque anni, ora ne ho cinquantuno, ne inizia un'altra e non riesco proprio a dire cosa in me sia cambiato. Credo sia un buon segno. Non faccio più fatica di allora né a viaggiare, né a parlare e nemmeno a strillare, anche se molti riferimenti umani sono cambiati, in pista e tra i compagni di viaggio. Ma sto bene, proprio bene. Ho lasciato gli amici di Mediaset (già due anni fa!) e ho trovato quelli di Sky.

È fondamentale sentirsi amici, è fondamentale che ci sia dell'affetto al di là della stima, dei meccanismi professionali, al di là dei ruoli. Nonostante tutto mi è andata sempre di gran lusso…. Il Fuorionda di Guido Meda prosegue sulle pagine di Dueruote di Aprile in edicola e, cliccando qui! Le altre novità di Dueruote di Aprile, le potete vedere qui!