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MotoGP: i test invernali a Sepang, Phillip Island, Losail, ma perché proprio lì?

il 27/01/2017 in Motogp

Malesia, Australia e Qatar: gli appuntamenti con i test invernali sono ormai rituali. Ma perché proprio su queste piste? Ce lo spiegano Loris Capirossi e Juan Martinez

MotoGP: i test invernali a Sepang, Phillip Island, Losail, ma perché proprio lì?
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Si inizia a Valencia, il giorno dopo l'ultima gara. E anche questa è una tradizione, ma tutto sommato è uno strascico della stagione appena conclusa. I primi test dell'anno nuovo, invece, ormai da anni si fanno nell'emisfero australe, dove è estate mentre in Europa è inverno. Questo consente a team e piloti di trovare temperature e condizioni simili a quelle del campionato - anche se Sepang quest'anno si è dimostrata più adatta a sviluppare mezzi della protezione civile piuttosto che moto da Gran Premio. Le altre due della rosa sono, nell'ordine, Phillip Island in Australia e il Qatar.

Ma perché si scelgono proprio queste piste e non altre nello stesso emisfero, come Rio Hondo in Argentina? Come si poteva immaginare, dietro queste scelte ci sono ragioni tecniche, che due uomini in orbita Dorna come Loris Capirossi (consigliere per la sicurezza) e Juan Martinez (esperto sospensionista) hanno appena spiegato.

"La decisione sui tracciati viene concordata tra i team, la Dorna, l'IRTA e il fornitore degli pneumatici," ha spiegato Capirossi. "Non guardiamo solo al meteo, ma alla tipologia di test che è possibile svolgere nei diversi circuiti. Ad esempio Sepang è molto guidato, ma ha anche un lungo rettilineo e una delle frenate più dure del campionato." Martinez aggiunge che "la Malesia mette alla prova i setting della moto, l'affidabilità dei motori, la durata delle gomme e anche la condizione fisica dei piloti. Sono condizioni piuttosto estreme."

Gli ingegneri hanno poi qualche settimana per elaborare i dati prima di Phillip Island, un tracciato molto scorrevole, con una delle velocità medie più alte del Mondiale (182 km/h) e notoriamente critico per i pneumatici. "Nell'ultimo settore," spiega Martinez, "le curve sono prese ad altissima velocità, e soprattutto la gomma posteriore soffre molto. E' uno dei circuiti pochi in cui si usano gomme asimmetriche, con mescole diverse tra i due lati della carcassa."

La rifinitura avviene poi in Qatar, appena due settimane prima dell'avvio del campionato e sulla stessa pista. Capirossi spiega: "Provare a Losail è positivo per tutti, piloti e team, perché a differenza di quanto avviene in Malesia e Australia, possono girare nelle stesse condizioni che troveranno in gara." Martinez aggiunge: "Permette di fare gli ultimi check prima di sigillare i motori per il resto del campionato, e anche di pulire l'asfalto dalla sabbia del deserto."

Trovate riassunte le caratteristiche dei circuiti nella bella infografica realizzata dalla Repsol in questa pagina. Dopodiché, appuntamento a lunedì 30 gennaio, per i primi test ufficiali con tutti i piloti e le moto in configurazione 2017!

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