A poco più di un mese dalla rottura con il team Italtrans e al passaggio al QMMF su una delle poche SpeedUp scherate in griglia, il finlandese Mika Kallio fa sapere che non sarà schierato in griglia nella stagione 2016, che passerà invece a sviluppare la nuovissima KTM RC16 con cui la Casa austriaca scenderà in lizza nel mondiale MotoGP 2016.

Stagione quindi di test privati, un po' come fece Randy de Puniet con la Suzuki nel 2014. Il finlandese, che si è ovviamente detto tanto spiaciuto di saltare una stagione quanto motivato dalla nuova avventura, ha in effetti un curriculum perfetto per affiancare l'esperto ma ormai non più freschissimo Alex Hofmann nel ruolo di collaudatore. 

La mutua conoscenza tra Kallio e KTM data dal 2003, quando Mika viene chiamato a sostituire Arnaud Vincent sulle 125 arancioni, allora alle primissime esperienze sull'asfalto. Due volte vice campione del mondo (2005 e 2006), è salito alla 250 nel 2007, sempre con KTM, chiudendo terzo nel mondiale 2008. Passato quindi alla MotoGP con la Ducati Pramac, da dove passa addirittura a sostituire Casey Stoner nei famosi 3 GP non disputati dall'australiano per l'imprecisato "malessere psicologico". Torna poi al Pramac dove resta anche per il 2010. Al termine della stagione, a causa anche di una spalla che stenta a guarire, scende alla Moto2 dove disputa comunque buone stagioni, ed è vice campione del mondo nel 2014.

Con 16 gare vinte e 49 podi, Mika non è un top rider ma nemmeno un gregario, e a 33 anni sa anche di doversi giocar bene le carte. Ma gli ambiziosi programmi di KTM (il motore è al banco da luglio, secondo programmi, e soprattutto il nuovo mega-complesso KTM Motorsport sarà pronto a metà 2016) sono di sicuro uno stimolo per il pilota finlandese, e gli danno la possibilità di cucirsi addosso una moto che ancora nessuno conosce, e che potrebbe riservargli di nuovo un posto in vista nella MotoGP.