Mai come quest’anno la 8 Ore di Suzuka sarà un appuntamento da non perdere. Le celebre gara di endurance che si correrà il prossimo 26 luglio vedrà infatti al via anche Casey Stoner. L’ex campione della MotoGP, ritiratosi alla fine del 2012, in questi anni è rimasto fuori dalle gare, ma sempre legato alla Honda nel ruolo di tester e quest'anno ha accettato di correre la prestigiosa gara giapponese.

Per l’occasione Nolan, azienda che ha creduto nel suo talento fin dagli esordi della sua carriera, gli fornirà il nuovissimo X-802RR Carbon Fitting, consegnatogli questa mattina direttamente dal presidente Alberto Vergani nella sede storica di Brembate.

Dopo aver osservato con attenzione il nuovo casco, un Casey Stoner sorridente e rilassato - è in Italia per un periodo di vacanza - si è lasciato andare ad un lungo botta e risposta durante la conferenza stampa. Ecco qualche passaggio di questa chiacchierata.

Cosa ne pensi del tuo nuovo casco Nolan X-802RR e della sua grafica?
"Per me il casco ha sempre avuto un significato. Non mi piacciono i caschi anonimi. Mi piace che parlino di me e della mia terra. Il canguro è il simbolo dell'Australia. Mi è sempre piaciuto cambiare un po' il design, guardare il casco e dire "è mio, sono io". Per Suzuka manterrò i miei colori, ma la grafica sarà leggermente diversa".

E della 8 Ore di Suzuka cosa ci dici?
“Ho sempre voluto correre la 8 Ore di Suzuka, fin da quando ero ragazzo: i piloti che erano miei idoli la facevano. Per anni ho avuto pressioni dalla Honda per correrla, ma avevo bisogno di tempo… Quando correvo in MotoGP non ce l'avrei fatta a fare anche questa gara. E solo oggi, dopo che mi sono preso due anni di pausa, sono pronto. Correre oggi per me è meno stressante, non tanto per il corpo ma per la mente”.

Qual è il fascino della 8 ore di Suzuka?
“Suzuka è unica: è un modo diverso di correre. So che sarà comunque dura, me lo hanno detto amici che l'hanno fatta. Spero di ottenere un risultato decente, ma quello che so per certo è che di sicuro mi divertirò”.

A proposito di divertirsi… com’è andato il test con la Lamborghini?
“È sempre stato un mio sogno provarla!”

Ad Austin avresti voluto correre al posto di Pedrosa… poi cos’è successo?
“Io avevo detto che ero libero e pronto a sostituire Dani, ma purtroppo la mia offerta è stata rifiutata. Lo avrei fatto per lui. Per il resto non ho intenzione né di fare delle wild-card, né di tornare in MotoGP. Mi sarebbe piaciuto solo correre su una pista nuova, ma sarei stato comunque solo un pilota sostituto e nulla più. Rispetto però la decisione presa da Honda e i nostri rapporti non cambiano”.

Guardando Marquez come guida, c’è qualcosa che ti ricorda il tuo stile?
“Mah... penso che ogni pilota abbia il suo stile. Certo, la sua guida è per certi aspetti più simile alla mia che a quella di altri. Abbiamo fatto entrambi molto dirt-track e questo si vede in alcuni movimenti”.

Cosa ne pensi della MotoGP di oggi?
“Ci son nuove regole, cambiamenti in atto, Case che sono tornate a correre, la Ducati che può vincere... mi piace molto seguire le gare di quest'anno!”.

Chi è secondo te oggi il miglior pilota in MotoGP?
“Se guardo la classifica Valentino, ma Marquez nelle ultime stagioni ha fatto la differenza e quest’anno non mi aspettavo di vederlo così... Se dovessi scegliere per chi tifare scelgo due piloti che conosco bene e che stimo come Pedrosa e Lorenzo”.

E così eccoci alla domanda che tutti si aspettano… torneresti a correre in MotoGP?
“Ora no. Sto facendo tutte le cose che ho sempre desiderato, ma che non ho mai avuto tempo e modo di fare quando ero in MotoGP. Pescare ad esempio, andare con la moto da enduro, trascorrere qualche giorno coi miei amici. Stare con la mia famiglia. Prima non potevo farlo, sia perché non avevo tempo, sia perché non potevo correre rischi. Non sto mai fermo, faccio kart e motocross. Sto bene così. Delle gare mi mancano alcune persone con cui lavoravo e le qualifiche, che erano la mia cosa preferita. Le domenica e la gara, invece meno… Troppo stress!”.

Nessun rimpianto quindi?
“Io sono così. C'è chi punta ai soldi e ad essere sempre sotto i riflettori. Io no. E non inseguo i soldi. La cosa che conta per me sono le relazioni: nella vita privata e nel lavoro. Io devo stare bene e fidarmi delle persone con cui lavoro. Non mi importa l'ingaggio migliore. Nolan mi ha sempre sostenuto, mi sono sempre stati vicini e io non li ho mai voluti cambiare. La lealtà è la cosa più importante, io non passo da una marca all'altra per soldi. Loro mi sono stati vicini fin dall'inizio e a me sembra il minimo rimanere fedele... non li metterei mai da parte per una azienda che mi offre più soldi”.

Come ti immagini fra 20 anni?
“Oggi non ci penso e per il momento non ne ho idea… dipenderà da molti fattori: lavoro, famiglia…”

Se potessi salire su una macchina del tempo dove ti piacerebbe scendere?
“Mi piacerebbe poter vivere qualche giorno all’epoca del far west. Meno complicazioni e una vita più semplice...”