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MotoGP, Aprilia: guarda avanti

di Stefano Borzacchiello il 05/03/2015 in Motogp

Correre quest’anno, sviluppare la RS-GP per essere competitivi nel 2016. Ecco, la strategia di Aprilia che oggi negli studi di SKY ha presentato il team della MotoGP e le squadre SBK e STK 1000

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Debuttare in MotoGP con un anno di anticipo rispetto ai programmi originali è una scelta coraggiosa che solo un costruttore come Aprilia, conscio delle sue possibilità di crescita e del suo potenziale, sono ben 54 i mondiali vinti dal 1992 ad oggi, può fare. Consapevole della pressione che il debutto nella Top Class può portare.

Aprilia si prepara quindi per affrontare una stagione in cui lo sviluppo conterà molto di più dei risultati: una decisione che va ammirata e rispettata. Una scelta che lo stesso presidente e amministratore delegato del Gruppo Piaggio Roberto Colaninno, che ha aperto la presentazione del mondo racing di Noale negli studi di SKY, vede come parte di quel cammino verso una nuova frontiera e, che citando il film 2001 Odissea nello Spazio rilancia con uno slogan: "3001 Aprilia nello spazio". Ciò sottintende la volontà del Gruppo di sperimentare nuove soluzioni di mobilità nei prossimi anni: creare quello che oggi non esiste, un po' come fece nel 2006 con l'MP3.

Tornando al racing, l'entusiasmo del Presidente per il rientro, va di pari passo con la consapevolezza di quello che sarà il 2015, con lo sguardo già rivolto al 2016. Ed ecco che entra in gioco il responsabile Aprilia Racing, Romano Albesiano.

Abbiamo scelto di anticipare il piano di rientro - ha dichiarato Romano Albesiano - buttandoci nella mischia già nel 2015, perché crediamo sia la soluzione certamente più rischiosa, ma anche la più corretta per guadagnare al più presto competitività. Sicuramente potevamo evitare la pressione aspettando il prossimo anno, ma non è quello che voleva Aprilia. A livello di sviluppo partiamo da solide basi, che sono l’esperienza vincente in Superbike e il progetto ART, l’unica CRT capace di dimostrare un potenziale vicino alle “vere” MotoGP. Questo sarà per noi un anno di test, di sviluppo e per certi versi anche di sacrificio, da sfruttare al meglio in ottica 2016 quando porteremo in pista una vera moto prototipo Aprilia. Non sottovalutiamo le difficoltà di questo impegno ma abbiamo a disposizione tutti gli elementi per poterlo affrontare con successo: una piattaforma tecnologica solida, un reparto corse di altissimo livello e partner che ci supportano in questa nuova sfida”.

Per il reparto corse e per tutto lo staff di Aprilia e del team Gresini ogni weekend quest’anno sarà un banco prova decisivo per trarre indicazioni utili per la RS-GP in vista del 2016.

In questa corsa contro il tempo i piloti scelti, Alvaro Bautista e Marco Melandri hanno un ruolo fondamentale. Il loro primo obiettivo nel 2015 non sarà tanto il risultato in gara, ma soprattutto quello di concentrarsi sullo sviluppo. Facile? Tutt’altro! Per qualsiasi pilota l’idea di arrivare in pista sapendo di non avere ancora il mezzo per confrontarsi con gli avversari è dura da digerire, ecco perchè nel corso del campionato conterà anche l’aspetto psicologico e la dedizione alla causa Aprilia.

In questo senso Marco e Alvaro hanno le idee chiare su quello che li aspetta. Se Bautista, forte anche di un maggior feeling con la RS-GP e con ben chiara la guida delle ultime MotoGP e delle gomme Bridgestone, fa trasparire più entusiasmo, Melandri è un'altra storia. Aprilia lo ha portato alla top class del motomondiale dalla SBK, in cui Marco si sentiva pronto per il titolo dopo i risultati in crescendo del 2014, e pronti via il feeling con la moto non è scattato. Per questo i suoi tempi nei test di Sepang non dicono tutto. Lui però non è affatto triste o abbattuto e la sua voglia di impegnarsi e mettercela tutta non è in discussione in Aprilia che crede nelle sua potenzialità, ma nonostante le parole di Albesiano facciano intravedere una seconda parte di campionato in cui potersi giocare la decima posizione e infondano un po’ di fiducia, per Melandri si prospetta una stagione impegnativa, che potrebbe risollevarsi via via che la nuova moto prenderà forma secondo le sue indicazioni.

L’altra faccia di Aprilia è targata SBK. Nel campionato delle derivate con i nuovi piloti, Leon Haslam e Jordi Torres e la moto quella RSV4 RF che nonostante il cambio di regolamento si candida ancora per essere un riferimento nella categoria, l’obiettivo è ripetere il risultato del 2014: titolo piloti e costruttori. Dopo il primo round di Phillip Island, che ha visto un Leon Haslam rivitalizzato tornare al successo dopo cinque anni e l’ottimo esordio di Jordi Torres, già in grado di stare a ridosso dei primi, le premesse per farlo ci sono tutte.

La terza dimensione di Aprilia nel 2015 è l’impegno nella STK 1000 con i giovani Kevin Calia, già campione italiano della Moto3 nel 2012 e Lorenzo Savadori anche lui campione italiano della 125 nel 2008. Anche qui l’obiettivo è ambizioso, ma la moto e i piloti per far bene ci sono.
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