Ok, Marc Marquez è il dominatore assoluto che sta massacrando l'avvio di questo mondiale della MotoGP. Imprendibile anche a Jerez. Corsa in cui raccoglie 100 punti in classifica, proprio nel giorno della sua partenza numero 100, e su una pista dove non aveva ancora vinto nella top class. Il 93 firma dunque una gara strepitosa: determinato in partenza, non si tira indietro nel corpo-a-corpo con le Yamaha e la Ducati di Dovizioso, per poi portarsi in un paio di giri stabilmente al comando. Il resto è una fuga, devastante, gestita senza risparmiarsi troppo fino alla bandiera a scacchi.

Dietro c'è un Rossi in grande forma, che ammette di aver ritrovato il feeling tecnico col suo box e con la Yamaha. Il risultato è una gara tutta all'attacco per il 46, bravo a sfruttare davvero al limite il potenziale della sua M1, rischiando con la gomma extra-hard che gli vale però un vantaggio nel finale. Nonostante questo, in avvio di corsa Rossi lotta e tiene testa a Lorenzo e Pedrosa. Detto che tra i due spagnoli la bagarre si accende solo nel finale, quando Dani sfila il 99 in crisi proprio con l'aderenza. Negli ultimi giri Pedrosa prova anche ad attaccare Valentino, che però non lascia spazio, tenendo la distanza minima anche per evitare potenziali beffe nella volata finale. Finisce così, con Rossi che torna sul podio davanti a Dani. Rispettivamente a posizioni invertite nel mondiale, dove il campione di Tavullia è solo a -11 dallo spagnolo.

Lorenzo deve dunque accontentarsi di una quarta piazza amara, nel giorno del suo 27° compleanno e delle sue 200 partenze in carriera. Un flop che lo manda letteralmente in bestia. Al punto da chiudersi nel box per non parlare con le TV a fine gare. Mentre è stoico Dovizioso, che riesce appunto a mettersi davanti a tutti al via, partendo veramente come un missile. La Ducati è in forma e i litri di benzina in più agevolano la prestazione del suo motore. Tanto che non c'è storia contro la Open M1 di Espargaro, che in tutti i modi prova a passarlo e ripassarlo. Alla fine Andrea è meritatamente 5°, vincendo la bella volata con Bautista, Espargaro e Smith. Gara opaca invece per Bradl, autore ancora una volta di troppi errori e che chiude la top ten. Scivolato (e ritirato dopo aver provato a ripartire) invece Iannone. Mentre la frattura al polso rimediata nel warm-up mette fuori gioco anche per i test lo sfortunato Petrucci.

Infine, applausi a scena aperta per Romano Fenati, che conquista la gara della Moto3. Il pilota di punta del team VR46 fa il bis dopo il successo spettacolare di Rio Hondo, vincendo in volata una gara molto combattuta e tirata. Per Romano arriva così il terzo successo in carriera, che lo porta in seconda posizione nel mondiale a 5 punti di distacco da Miller.