Motogp
Phillip Island: le pagelle
Lode ai campioni e un 8 a Pedrosa che ci ha provato, comunque. Bocciati Rossi e Hayden, bocciatissimo Vinales
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l'estensore, può commentare qui sotto, naturalmente senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe. Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.
Casey Stoner: 10 e lode
E' la sesta volta consecutiva che il canguro vince a Phillip Island. Come sempre vederlo è una festa per chi ama la moto e lo sport. Peccato, sarà l'ultima volta. Guida come solo un supercampione come lui sa e può fare: abbassa il tempo di gara di un minuto, eppure alla fine va quasi a spasso. Indimenticabile.
Jorge: Lorenzo 10 e lode
Quando uno vince il titolo mondiale ha sempre e solo ragione. Bravissimo a gestire la tensione e la pressione, autorevole in prova e in gara. Un meritatissimo numero 1.
Cal Crutchlow: 9
Una delle sue gare più belle, fatta di prove di buonissimo livello, un avvio grintoso, un bell'allungo e una accorta gestione nel finale. E' diventato grande.
Dani Pedrosa: 8
Lo sapeva che a Phillip Island non avrebbe avuto scampo e che non era in grado di andare forte come Stoner e Lorenzo. Eppure ci ha provato, cadendo, ma senza rimpianti. In TV, nel dopo gara, lo stroncano dicendo che ha di nuovo sentito la pressione di Stoner nel box. Mah, forse non conoscono bene Dani. Che sarà piccolo, ma ha gli attributi come uno grande.
Andrea Dovizioso: 7
Non ha il passo di Cal, ma riesce a domare le Honda satellite di Bradl e Bautista (6,5 a entrambi). Lo aspetta un compito impegnativo, far rinascere la Ducati, ma il ragazzo è serio e si impegna. Speriamo.
Rossi e Hayden: 5
Un duo di campioni del mondo che non fa la differenza in qualifica con la migliore CRT e che in gara galleggia nelle posizioni di rincalzo. Squadra allo sbando, direbbero i calciofili, ma di più non sembra possibile. Agghiacciante l'intervista fine gara con Valentino che sintetizza i mali della Ducati. Le stesse parole dette due anni fa!
Danilo Petrucci: 6
Buona gara alla scoperta di una pista nella quale ci "vogliono le palle ortogonali". Ragazzo simpatico e interessante con il manubrio tra le mani.
Aleix Espargaro: 7
Il leader della CRT si conferma ottimo pilota, costante e poco portato all'errore. Batte De Puniet (7) che merita un volto alto per le strepitose qualifiche.
Pol Espargaro: 10
Ne ho visto un altro guidare così a Phillip Island... Come si chiamava? Stoner, Casey Stoner! Fantastico. Marc Marquez: 10
Per una volta fa il ragioniere e controlla la situazione. E ci regala un sorpasso ai danni di Redding all'ultima che fa capire che la piccola belva iberica non stava certo forzando. Campione, meritatamente.
West e Sissis: 8
Due australiani non molto quotati da parte della critica che salgono sul podio. Gli "Aussie" sono molto orgogliosi e combattivi quando corrono in casa.
Sandro Cortese: 10 e lode
Spettacolare, concentrato, spietato. Giustamente ha vinto i mondiale. Una settimana fa!
Maverick Vinales: 4
Dopo aver fatto la prima donna fuggendo alla vigilia del GP di Malesia, torna mogissimo chiedendo scusa a tutti per la sua azione scriteriata. Non fa una gran gara e si butta pure per terra. Meglio suo cugino Isaac che chiude decimo.
E' la sesta volta consecutiva che il canguro vince a Phillip Island. Come sempre vederlo è una festa per chi ama la moto e lo sport. Peccato, sarà l'ultima volta. Guida come solo un supercampione come lui sa e può fare: abbassa il tempo di gara di un minuto, eppure alla fine va quasi a spasso. Indimenticabile.
Jorge: Lorenzo 10 e lode
Quando uno vince il titolo mondiale ha sempre e solo ragione. Bravissimo a gestire la tensione e la pressione, autorevole in prova e in gara. Un meritatissimo numero 1.
Cal Crutchlow: 9
Una delle sue gare più belle, fatta di prove di buonissimo livello, un avvio grintoso, un bell'allungo e una accorta gestione nel finale. E' diventato grande.
Dani Pedrosa: 8
Lo sapeva che a Phillip Island non avrebbe avuto scampo e che non era in grado di andare forte come Stoner e Lorenzo. Eppure ci ha provato, cadendo, ma senza rimpianti. In TV, nel dopo gara, lo stroncano dicendo che ha di nuovo sentito la pressione di Stoner nel box. Mah, forse non conoscono bene Dani. Che sarà piccolo, ma ha gli attributi come uno grande.
Andrea Dovizioso: 7
Non ha il passo di Cal, ma riesce a domare le Honda satellite di Bradl e Bautista (6,5 a entrambi). Lo aspetta un compito impegnativo, far rinascere la Ducati, ma il ragazzo è serio e si impegna. Speriamo.
Rossi e Hayden: 5
Un duo di campioni del mondo che non fa la differenza in qualifica con la migliore CRT e che in gara galleggia nelle posizioni di rincalzo. Squadra allo sbando, direbbero i calciofili, ma di più non sembra possibile. Agghiacciante l'intervista fine gara con Valentino che sintetizza i mali della Ducati. Le stesse parole dette due anni fa!
Danilo Petrucci: 6
Buona gara alla scoperta di una pista nella quale ci "vogliono le palle ortogonali". Ragazzo simpatico e interessante con il manubrio tra le mani.
Aleix Espargaro: 7
Il leader della CRT si conferma ottimo pilota, costante e poco portato all'errore. Batte De Puniet (7) che merita un volto alto per le strepitose qualifiche.
Pol Espargaro: 10
Ne ho visto un altro guidare così a Phillip Island... Come si chiamava? Stoner, Casey Stoner! Fantastico. Marc Marquez: 10
Per una volta fa il ragioniere e controlla la situazione. E ci regala un sorpasso ai danni di Redding all'ultima che fa capire che la piccola belva iberica non stava certo forzando. Campione, meritatamente.
West e Sissis: 8
Due australiani non molto quotati da parte della critica che salgono sul podio. Gli "Aussie" sono molto orgogliosi e combattivi quando corrono in casa.
Sandro Cortese: 10 e lode
Spettacolare, concentrato, spietato. Giustamente ha vinto i mondiale. Una settimana fa!
Maverick Vinales: 4
Dopo aver fatto la prima donna fuggendo alla vigilia del GP di Malesia, torna mogissimo chiedendo scusa a tutti per la sua azione scriteriata. Non fa una gran gara e si butta pure per terra. Meglio suo cugino Isaac che chiude decimo.