MotoGP Sachsenring GP: il giorno di Pedrosa

Dani vuole guadagnarsi il rinnovo con Honda e vince il GP di Germania. Stoner cade nel finale e Lorenzo sale sul secondo gradino del podio davanti a Dovizioso. Rossi, zampata finale che vale la sesta piazza

E' il Pedrosa che non ti aspetti, che tiene dietro Stoner fino a portarlo all'errore. Mai visto. Detto che l'australiano proprio a posto di assetto non era, lo spagnolo ha messo in pista il meglio del suo talento velocistico, andando a conquistare una vittoria fortemente voluta e meritata. Magie prodotte dall'imminente firma sul rinnovo per un futuro ancora coccolatissimo sempre in casa Honda. L'out di Stoner all'ultimo giro è quindi un duro colpo al morale dell'australiano, che perde così anche il secondo posto nel mondiale (-20 punti), passando il testimone proprio a Dani, che si porta a -14 su Lorenzo, sempre più leader a 160.

Per Jorge quindi si pareggiano i conti con la sfortuna di Assen, grazie ad un secondo posto inaspettato dopo un weekend sotto tono. Beneficia della frittata di Casey anche Dovizioso, che manda un paio di "sms" alla Yamaha ufficiale, dopo aver primeggiato nella lotta spalla-a-spalla con Crutchlow, dritto e poi 8°, e Spies 4°.

In quinta piazza un super Bradl, galvanizzato più dal pubblico di casa che da una pista vagamente indigesta. Il tedesco è bravo e regolare, tanto da evitare la risalita di Rossi che, causa bandiere gialle per la caduta di Stoner, non affonda il colpo nel finale. Il Dottore mostra comunque gli artigli, salta dalla decima alla settima piazza in una curva, rimettendo al loro posto Barbera ed Hayden che chiudono la top ten. Valentino si lascia così lusingare da Audi, ma aspetta di vedere il GP del Mugello e i successivi test per capire se un progetto crontreto, per vincere, esista davvero e sia da prendere in considerazione per restare in Ducati.

L'ordine di arrivo del GP di Germania