ADV
Motogp
Gresini: avanti nel segno di Marco
di Paola Baronio
il 13/03/2012 in Motogp
Presentata a Milano il nuovo team Gresini Honda Racing con Bautista, Pirro e Antonelli. Le livree saranno nere in ricordo del Sic. "Ci unisce la passione e il cuore così come li aveva lui". Le interviste ai piloti
Milano - Non è facile ricominciare a mettersi in gioco dopo la morte di Marco Simoncelli, ma Fausto Gresini e la sua squadra di giovani piloti che quest'anno correranno nella MotoGP e nella Moto3 – Alvaro Bautista, Michele Pirro e il giovane Niccolò Antonelli - ce la stanno mettendo tutta.
Oggi il team si è presentato alla stampa in un posto particolare, la facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano, che sforna i tecnici del futuro. Una parola importante, perché dopo il terribile 2011 la squadra vuole guardare avanti.
Oggi il team si è presentato alla stampa in un posto particolare, la facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano, che sforna i tecnici del futuro. Una parola importante, perché dopo il terribile 2011 la squadra vuole guardare avanti.
Inevitabilmente - e giustamente - però tutto ricomincia da lì, con un ricordo del Sic ripreso in un promo registrato per lo sponsor lo scorso anno e che si conclude con il tributo alla gara di Valencia. E' un video allegro e simpatico come lo era Marco e vederlo crea uno strano magone che si libera solo nel lungo applauso finale con tutta la sala in piedi, unita e commossa. Tra gli altri ci sono Livio Suppo e Carlo Florenzano della HRC, il dott. Costa, per la Honda il direttore delle vendite Honda Vito Cicchetti . "E' stato difficile continuare la nostra attività dopo la scomparsa di Marco – ammette Fausto Gresini sul palco con i suoi ragazzi – ma abbiamo cuore e passione come li aveva Marco. Questo è quello che sappiamo fare e lo facciamo in suo onore con Marco nel cuore".
Ai lati del palco le moto hanno quest'anno una livrea nera "Un cambiamento che significa anche un segno di rispetto nei confronti di Simoncelli – spiega Gresini -. Il bianco comunque è rimasto sulla livrea della Honda di Antonelli che correrà nella Moto3".
Ai lati del palco le moto hanno quest'anno una livrea nera "Un cambiamento che significa anche un segno di rispetto nei confronti di Simoncelli – spiega Gresini -. Il bianco comunque è rimasto sulla livrea della Honda di Antonelli che correrà nella Moto3".
E' una bella compagine quella messa insieme dal team manager per il 2012: i tre piloti sono davanti a grandi sfide e a tante incognite ma hanno anche molta voglia di superare gli ostacoli. Ognuno di loro ne ha di importanti: Bautista che prende il posto di Simoncelli su una moto per lui completamente nuova - la Honda RC213V che fa volare Stoner e Pedrosa-, Pirro alle prese con la CRT che ha sofferto di lunghi ritardi di allestimento e che conoscerà solo il prossimo weekend a Imola appena prima degli ultimi test della MotoGP a Jerez , Antonelli che a sedici anni e fresco di titolo italiano della 125 si troverà su una moto a 4 tempi in un categoria che esordisce quest'anno.
Ai lati del palco intanto luccicano le nuove moto, non tanto quella di Bautista (che è in Giappone) e che è "sostituita" dalla 800 dello scorso anno con il maquillage nero, quanto la FTR con motore Honda CBR 1000RR di Pirro. L'augurio di tutti è che li portino lontano.
Ai lati del palco intanto luccicano le nuove moto, non tanto quella di Bautista (che è in Giappone) e che è "sostituita" dalla 800 dello scorso anno con il maquillage nero, quanto la FTR con motore Honda CBR 1000RR di Pirro. L'augurio di tutti è che li portino lontano.
Dopo Il team manager Fausto Gresini, la palla passa ai suoi piloti: Alvaro Bautista, Michele Pirro e Niccolò Antonelli che correranno quest'anno rispettivamente nella MotoGP con la Honda RC213V, nella CRT con la FTR con motore Honda CBR 1000RR e la Moto3 con la nuova Honda NSF250R.
Rompe il ghiaccio lo spagnolo Bautista, classe 1984 e il più esperto tra i giovani portacolori del team. Già campione del mondo della 125, vice campione del mondo nella 250, dopo 2 anni nella MotoGP in sella alla Suzuki 800, si trova ora davanti alla doppia sfida di adattarsi a una nuova Honda 1000 che fa volare in pista Stoner e Pedrosa: "Sto cercando di adattarmi alla RC213 – ammette Alvaro –. E' molto più morbida della vecchia Suzuki, tanto che ti dà quasi la sensazione di essere meno potente. Invece non è affatto così e sto imparando a gestire l'elettronica. E' una moto con un enorme potenziale che spero nel 2012 mi porti almeno al podio, dove non sono mai stato nei primi due anni nella MotoGP".
Il podio invece Michele Pirro (classe 1986) lo ha raggiunto lo scorso anno a Valencia, proprio nella gara dedicata a Simoncelli, un risultato indimenticabile nella memoria di tutti gli appassionati. Ma Michele lo scorso anno correva in Moto2. Ora lo farà nella MotoGP con una CRT che però non ha ancora visto, dato i ritardi di allestimento ammessi da Gresini: "Beh sì, la moto ancora non c'è ma del resto è una formula e una moto tutta da scoprire. Vedremo. Del resto io sono un pilota per caso per ché la mia famiglia non viene da questo ambiente – sdrammatizza -. Mio padre ha un negozio di alimentari e ancora non crede a quello che mi sta capitando. Figuratevi che quando gli ho detto con quale squadra avrei corso mi ha chiesto se la San Carlo poteva dargli degli espositori per il negozio!".
La simpatia però non gli risparmierà una stagione difficile e piena di incognite: "Diciamo che il 2012 è un investimento per il futuro, per potere competere con i migliori nei prossimi anni. Non siamo tutti Rossi o Stoner ma ce la mettiamo tutta". E se andrà male? "Beh, sono diventato poliziotto, alla peggio prenderà quella carriera".
Non ha intenzione di farsi condizionare dalla pressione neanche il giovanissimo Niccolò Antonelli, 16 anni e campione italiano della 125, che quest'anno però correrà nella nuova Moto3 con motori 250 cc a 4 tempi. "Non sono una testa calda e non mi definirei certo un pilota aggressivo – spiega Niccolò, sorriso simpatico e riccioloni alla Sic da piccolo -. Diciamo che guido pulito".
Rompe il ghiaccio lo spagnolo Bautista, classe 1984 e il più esperto tra i giovani portacolori del team. Già campione del mondo della 125, vice campione del mondo nella 250, dopo 2 anni nella MotoGP in sella alla Suzuki 800, si trova ora davanti alla doppia sfida di adattarsi a una nuova Honda 1000 che fa volare in pista Stoner e Pedrosa: "Sto cercando di adattarmi alla RC213 – ammette Alvaro –. E' molto più morbida della vecchia Suzuki, tanto che ti dà quasi la sensazione di essere meno potente. Invece non è affatto così e sto imparando a gestire l'elettronica. E' una moto con un enorme potenziale che spero nel 2012 mi porti almeno al podio, dove non sono mai stato nei primi due anni nella MotoGP".
Il podio invece Michele Pirro (classe 1986) lo ha raggiunto lo scorso anno a Valencia, proprio nella gara dedicata a Simoncelli, un risultato indimenticabile nella memoria di tutti gli appassionati. Ma Michele lo scorso anno correva in Moto2. Ora lo farà nella MotoGP con una CRT che però non ha ancora visto, dato i ritardi di allestimento ammessi da Gresini: "Beh sì, la moto ancora non c'è ma del resto è una formula e una moto tutta da scoprire. Vedremo. Del resto io sono un pilota per caso per ché la mia famiglia non viene da questo ambiente – sdrammatizza -. Mio padre ha un negozio di alimentari e ancora non crede a quello che mi sta capitando. Figuratevi che quando gli ho detto con quale squadra avrei corso mi ha chiesto se la San Carlo poteva dargli degli espositori per il negozio!".
La simpatia però non gli risparmierà una stagione difficile e piena di incognite: "Diciamo che il 2012 è un investimento per il futuro, per potere competere con i migliori nei prossimi anni. Non siamo tutti Rossi o Stoner ma ce la mettiamo tutta". E se andrà male? "Beh, sono diventato poliziotto, alla peggio prenderà quella carriera".
Non ha intenzione di farsi condizionare dalla pressione neanche il giovanissimo Niccolò Antonelli, 16 anni e campione italiano della 125, che quest'anno però correrà nella nuova Moto3 con motori 250 cc a 4 tempi. "Non sono una testa calda e non mi definirei certo un pilota aggressivo – spiega Niccolò, sorriso simpatico e riccioloni alla Sic da piccolo -. Diciamo che guido pulito".
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.