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Test Sepang/3: SuperStoner, MediumRossi

di Marco Masetti il 01/03/2012 in Motogp

Honda e Yamaha vanno via dalla Malesia soddisfatti, la Ducati con qualche dubbio in più, le CRT riducono il gap, ma sono ancora lontanissime

Test Sepang/3: SuperStoner, MediumRossi
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Chiusura a Sepang dei test della MotoGP. Non è stata una tre giorni tranquilla, visto che la pioggia e i problemi della Honda (che ieri ha fermato tutti i suoi piloti dopo un problema ad un motore) hanno di fatto più che dimezzato i test.

Ma non si è trattato di una trasferta del tutto inutile, visto che qualcosa di davvero interessante è venuto fuori. Non parliamo del capobranco che è sempre Stoner che continua a far vedere una superiorità preoccupante in vista del campionato.

Per capirci: Casey è uscito questa mattina dal box, un giro per prendere confidenza, e via con un bel 2.01.5, un tempo che per parecchi sarebbe stato interessante. Ovviamente il campione del mondo e neopapà ha in seguito provveduto ad abbassare ulteriormente il proprio crono di un altro secondo!

Stoner ha lavorato su una ciclistica finalizzata ad eliminare il chattering. Ma come si fa? Alla Honda hanno pensato di accorciare la moto, riducendo l'interasse, riuscendo in buona parte nell'impresa. In questo sono aiutati anche dalla grande efficacia del controllo di trazione che, nonostante la moto sia più corta, limita la tendenza ad impennare.

La migliore delle Ducati è quella satellite di Hector Barberà, Valentino è 10°

Come non bastasse, dopo un turno passato a fare esperimenti (tra i quali un cupolino più alto per riparare meglio il pilota in rettilineo, Dani Pedrosa esce dal torpore e piazza il secondo tempo dei test e 175\000 da Stoner. Una bella botta quella del team HRC che fa vedere i muscoli al resto della compagnia.

Gli altri incassano il colpo ma dal gruppo emerge la Yamaha. "La miglior M1 di sempre", come l'ha definita Lorenzo va forte con tutti i piloti e continua ad esplorare nuove frontiere. Gli ufficiali hanno provato un nuovo motore più potente, ieri hanno girato per la prima volta sul bagnato, mentre oggi è stata la volta delle prime cadute (Lorenzo e Spies). L'americano ha fatto un bel ruzzolone, con tanto di capocciata che gli ha fatto concludere i test in anticipo, senza provare un time attack, mentre Lorenzo ha fatto una positiva simulazione di gara.

La M1 si conferma moto adatta a tutti come dimostrano le buone cose fatte da vedere la Lorenzo, ma anche da Crutchlow (veramente in palla) e da Dovizioso oramai in forma perfetta che ha stupito con un bellissimo crono a fine sessione che lo mette nel ristrettissimo club di quelli che vanno davvero forte. Non solo: Andrea è stato persino più veloce di Jorge Lorenzo. Bel colpo!
La Ducati esce da Sepang con le orecchie basse: il migliore di tutti è Hector Barbera con la moto satellite del team Pramac, sesto a sette decimi abbondanti, ma molto tonico e volenteroso con i 66 giri percorsi. Quindi una buonissima prestazione per lo spagnolo "privato" che guida una Ducati in versione "Valencia", ovvero la versione antecedente l'attuale GP12 guidata da Rossi e Hayden che però sono più indietro. Decima piazza per Valentino che è dietro anche alla Honda del rookye Stefan Bradl (campione mondiale Moto2 l'anno scorso), seguito da Hayden che oggi è anche caduto, per fortuna senza danni, al termine della sessione.

Rossi ieri aveva dichiarato che ci sarebbe bisogno di più tempo e che, in queste due prove malesi, si è stati troppo tempo fermi. Giusto, ma probabilmente anche gli altri hanno la stessa esigenza! Il distacco è più contenuto rispetto alla prima uscita, ma il secondo accusato da Rossi fa pensare che, ad oggi, la Ducati non è moto per puntare al successo. Meglio prenderne atto e lavorare sodo, perché, a parte i test di fine marzo a Jerez, c'è un appuntamento alle porte: l'avvio del mondiale.

Dal mondo CRT arriva la crescita di Edwards, arrivato a 3.2 secondi dalla vetta. Non è male, ma c'è molto da lavorare, tantissimo, prima di potersi definire competitivi con le Aprilia che sembrano più evolute e in palla della Suter BMW. Delle BQR Avintia Kawasaki, c'è solo da segnalare che i 6 secondi abbondanti beccati da Hernandez e Silva sono davvero troppi.
1 Casey Stoner Repsol Honda Team 2:00.473
2 Dani Pedrosa Repsol Honda Team 2:00.648
3 Andrea Dovizioso Monster Yamaha Tech 3 2:00.802
4 Jorge Lorenzo Yamaha Factory Racing 2:00.877
5 Cal Crutchlow Monster Yamaha Tech 3 2:00.986
6 Hector Barbera Pramac Racing Team 2:01.231
7 Alvaro Bautista San Carlo Honda Gresini 2:01.275
8 Ben Spies Yamaha Factory Racing 2:01.432
9 Stefan Bradl LCR Honda 2:01.492
10 Valentino Rossi Ducati Team 2:01.550
11 Nicky Hayden Ducati Team 2:01.609
12 Franco Battaini Cardion AB Motoracing 2:03.490
13 Colin Edwards NGM Mobile Forward Racing 2:03.681
14 Yonny Hernandez Avintia Racing 2:06.632
15 Ivan Silva Avintia Racing 2:06.785
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