Motogp
Arrivano le CRT
Definito l'aspetto tecnico quanti sono i team pronti a schierare le moto nella nuova categoria? Andiamo alla scoperta delle prime squadre italiane
Iniziamo un viaggio nel mondo delle CRT, impresa non facile, visto che non esiste ancora una lista degli iscritti e il concetto di "lavori in corso" è davvero da prendere alla lettera.
Speranze, ambizioni, voglia di fare ci sono, ma… le moto non si vedono ancora. In compenso si lavora, nemmeno poco, per allestirle e soprattutto per trovare degli sponsor. Impresa resa ardua dalla crisi economica, ma ancora più difficile a causa della neonata e poco conosciuta formula CRT.
Fra i team pronti a schierare una CRT c'è la squadra di Fausto Gresini. Indubbiamente una struttura di altissimo livello come ha dimostrato con tante stagioni in MotoGP vissute da protagonista. Il team è molto vicino alla Honda, infatti, dispone di una RC213V per far correre il prossimo anno Alvaro Bautista, ma Gresini, fin dall'estate scorsa, aveva fatto capire di voler tentare la carta CRT.
Fece anche un'uscita polemica, il manager romagnolo, dichiarando: "potrei anche allestire una CRT con motore Aprilia".
La cosa non fece molto piacere all'HRC di Shuhei Nakamoto; non è un caso che Gresini si sia orientato ad una scelta più "interna", ovvero motorizzata Honda.
La ciclistica sulla quale la squadra si è concentrata è realizzata dalla FTR, un'engineering molto apprezzata, mentre la motorizzazione scelta è il quattro cilindri della CBR 1000R nella versione preparata da Ten Kate, team di riferimento Honda in Superbike.
Speranze, ambizioni, voglia di fare ci sono, ma… le moto non si vedono ancora. In compenso si lavora, nemmeno poco, per allestirle e soprattutto per trovare degli sponsor. Impresa resa ardua dalla crisi economica, ma ancora più difficile a causa della neonata e poco conosciuta formula CRT.
Fra i team pronti a schierare una CRT c'è la squadra di Fausto Gresini. Indubbiamente una struttura di altissimo livello come ha dimostrato con tante stagioni in MotoGP vissute da protagonista. Il team è molto vicino alla Honda, infatti, dispone di una RC213V per far correre il prossimo anno Alvaro Bautista, ma Gresini, fin dall'estate scorsa, aveva fatto capire di voler tentare la carta CRT.
Fece anche un'uscita polemica, il manager romagnolo, dichiarando: "potrei anche allestire una CRT con motore Aprilia".
La cosa non fece molto piacere all'HRC di Shuhei Nakamoto; non è un caso che Gresini si sia orientato ad una scelta più "interna", ovvero motorizzata Honda.
La ciclistica sulla quale la squadra si è concentrata è realizzata dalla FTR, un'engineering molto apprezzata, mentre la motorizzazione scelta è il quattro cilindri della CBR 1000R nella versione preparata da Ten Kate, team di riferimento Honda in Superbike.
Definito l'aspetto tecnico, adesso c'è da sistemare quello umano. E' ipotizzabile la gestione tecnica da parte di Fabrizio Cecchini, uno dei tecnici top del mondiale, da sempre anima del team e campione con Kato nel 2001 in 250 e con Elias in Moto2 nel 2010. Per far funzionare tutto manca un pilota e la rosa è ristretta a due nomi: Randy De Puniet, ancora alla ricerca di una squadra per correre il prossimo anno e Michele Pirro che ha corso e vinto in questa stagione con la Moriwaki Moto2 del team Gresini.
Il debutto in pista è, nella migliore delle ipotesi, databile a febbraio, probabilmente con varie sessioni sulle pista spagnole.
Impossibile invece il debutto a Sepang nei test che inizieranno il 31 gennaio e, di fatto, riservati alla sola MotoGP.
Il debutto in pista è, nella migliore delle ipotesi, databile a febbraio, probabilmente con varie sessioni sulle pista spagnole.
Impossibile invece il debutto a Sepang nei test che inizieranno il 31 gennaio e, di fatto, riservati alla sola MotoGP.