Motogp
Rossi: Avanti con Jeremy
Il pilota Ducati torna in pista affiancato dallo storico capotecnico. I miglioramenti, per la Desmosedici, arriveranno
Valentino Rossi ha chiuso con il nono tempo il primo turno di prove libere del GP degli Stati Uniti. Prestazione più o meno positiva, però su tutte le piste, da Doha a Laguna Seca, Valentino conferma il solito ritardo, che oscilla sempre tra il secondo e il secondo e due decimi.
La buona notizia per Rossi è che nel box torna il capo tecnico australiano, Jeremy Burgess, che nelle ultime due gare è rimasto a casa per stare vicino alla moglie, reduce da un'operazione chirurgica.
"Sono contento che Jeremy sia nuovamente con noi, questo ha rimesso un po' di chiarezza e con lui abbiamo deciso di continuare ad usare la GP11.1".
Burgess, con la sua esperienza, è riuscito a dare una direzione a un box che, soprattutto al GP di Germania, sembrava incerta. "La Ducati – continua Rossi - ha problemi che non possiamo risolvere, perché sono insiti nel carattere della moto, in compenso altri potremmo riuscire a metterli a posto".
Il vero problema di Rossi è il feeling con la moto di Borgo Panigale che non si riesce a stabilire, a causa di problemi strutturali. In questo modo, forse, Valentino è riuscito a svelare il perchè la Ducati sia stata amichevole solo con l'australiano Stoner. Solo l'australiano, infatti, è stato in grado di portare a Bologna un titolo mondiale nella MotoGP, solo lui era veloce e vincente. Allo stesso modo Valentino, fino al Sachsenring, è stato il migliore tra i piloti Ducati e lo è ancora nella classifica generale. Ma il feeling migliorerà sicuramente dal GP della Repubblica Ceca in programma a Ferragosto, perchè, come ha detto lo stesso Rossi: "A partire dal GP di Brno avremo più gomme a disposizione". Per ora, però bisogna accontentarsi e tirare fuori dal "circuito amico" il massimo del divertimento, "Al Cavatappi - ha concluso Rossi - specie in uscita, mi sento a posto, potrei anche abbassare il tempo che avevo fatto con la Yamaha".
"Sono contento che Jeremy sia nuovamente con noi, questo ha rimesso un po' di chiarezza e con lui abbiamo deciso di continuare ad usare la GP11.1".
Burgess, con la sua esperienza, è riuscito a dare una direzione a un box che, soprattutto al GP di Germania, sembrava incerta. "La Ducati – continua Rossi - ha problemi che non possiamo risolvere, perché sono insiti nel carattere della moto, in compenso altri potremmo riuscire a metterli a posto".
Il vero problema di Rossi è il feeling con la moto di Borgo Panigale che non si riesce a stabilire, a causa di problemi strutturali. In questo modo, forse, Valentino è riuscito a svelare il perchè la Ducati sia stata amichevole solo con l'australiano Stoner. Solo l'australiano, infatti, è stato in grado di portare a Bologna un titolo mondiale nella MotoGP, solo lui era veloce e vincente. Allo stesso modo Valentino, fino al Sachsenring, è stato il migliore tra i piloti Ducati e lo è ancora nella classifica generale. Ma il feeling migliorerà sicuramente dal GP della Repubblica Ceca in programma a Ferragosto, perchè, come ha detto lo stesso Rossi: "A partire dal GP di Brno avremo più gomme a disposizione". Per ora, però bisogna accontentarsi e tirare fuori dal "circuito amico" il massimo del divertimento, "Al Cavatappi - ha concluso Rossi - specie in uscita, mi sento a posto, potrei anche abbassare il tempo che avevo fatto con la Yamaha".