Simoncelli contro Lorenzo

Estoril (POR) - Continua l'effetto duello nella MotoGP. Dopo le scintille tra Rossi e Stoner, ecco un'altra bella sfida, Simoncelli contro Lorenzo. Tutto molto divertente, tutto molto mediatico, ma perché le sfide non si fanno (e risolvono) in pista? Mah.

Veniamo ai fatti. Lorenzo, da qualche tempo, sta dicendo che Simoncelli è troppo aggressivo e scorretto. L'italiano coglie l'occasione per rispondere in diretta al rivale apostrofandolo in conferenza stampa dopo le prove: "Stai dicendo delle cose sbagliate. Io non sono scorretto e non ti ha fatto nulla a Valencia. Anzi sei stato tu a centrarmi. Ho ancora i segni sulla tuta".
Lorenzo continua ad accusarlo, parlando di Bautista e Barbera, con i quali Sic ha spesso battagliato ai limiti, ma Marco cala un asso: "Qui se c'è uno che è stato censurato e squalificato sei stato tu, in Malesia".

Successe nel 2005 dopo un'entrata troppo decisa su De Angelis nel GP precedente a Motegi. Lorenzo continua ad accusare Marco, ma l'italiano è deciso e zittisce il rivale: "Tu hai detto delle cose inesatte".
E Lorenzo rilancia: "Se farai qualcosa di grave…".
A questo punto Simoncelli chiude la partita con una dichiarazione fantastica: "Altrimenti… Verrò arrestato!".
Tutti ridono, Lorenzo diventa rosso e urla: "Qui si gioca con la vita, noi facciamo i 300 all'ora e non si può scherzare su queste cose. Non siamo con le minimoto…".
Bene, ci siamo divertiti, titoli di coda, sigla. E domani in pista, senza cazzate, per favore.