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Motogp
MotoGP Losail: le pagelle
di Marco Masetti
il 21/03/2011 in Motogp
10 a Stoner e alla Honda, 8 a Lorenzo e Pedrosa. E Rossi? Si merita la sufficienza. E voi cosa ne pensate? Dite la vostra
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l'estensore, può commentare qui sotto, naturalmente senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe. Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.
Honda 10 e lode – Sulla ruota di Losail esce il 212: quattro moto nei primi cinque. Basta così, l'HRC vince la prima gara di stagione dopo un digiuno che durava dal 2003. Sarà solo un caso o la costante di una stagione?

Yamaha 7 – Nelle mani di Lorenzo la M1 è il solito precisissimo e ben accordato strumento. Con gli altri è molto meno incisiva. Aspettando uno Spies più in palla, solo Jorge è al top.

Ducati 5 – Su una pista reputata favorevole, la prima moto italiana al traguardo è settima. Verdetto pesante per una Casa che aveva tutti gli occhi puntati addosso e si pavoneggiava. Bisogna mantenere i nervi calmi e lavorare molto.

Suzuki 3 – Che senso ha portare in Qatar il test rider Hopkins e poi rispedirlo a casa dopo qualche giretto di pista fatto per il filmato dello sponsor? Il problema della Suzuki è comune: in uno sport ad alto livello non ci sono riserve, quindi basta un infortunio per restare fermi. La Suzuki che ha una sola moto, poi, ha la situazione ancora più grave.

Stoner 10 e lode – Ha detto ciao e se n'è andato. Unico in pista ad avere nelle mani prestazioni superiori e si è visto. Punzecchia la Ducati poco simpaticamente, ma si capisce che adesso ha trovato il paradiso. Rivalutatissimo dopo aver visto altri in azione sulla sua ex moto.

Lorenzo 10 – Furbissimo, ha pianto per il tutto il week end dichiarando che non poteva lottare con le Honda. Invece lo ha fatto, ed è stato l'unico a riuscirci.

Pedrosa 8 – Il fisico acciaccato (ha più segni addosso di un gladiatore) lo frena nel finale bloccandogli la parte sinistra, braccio, spalla, collo. Rischia l'operazione, ma in pista ha fatto vedere di essere l'unico a poter lottare alla pari con Stoner.

Dovizioso 7,5 – Perde la gara in avvio, quando non riesce a stare con i primi. Vince un duello molto "fight club" con Simoncelli, ma è sempre il numero tre di una ipersquadra. Non credo gli piaccia.

Simoncelli 7 – La fisicità di Marco è tangibile, ma adesso c'è anche una moto di altissimo livello che gli permette grandi cose. Forte in bagarre… Un po' troppo.

Spies 5,5 – Capisce in gara che star davanti al compagno di squadra in precampionato serve a poco. Anonimo o quasi, poco determinato, con tempi non certo devastanti nel cronologico.

Rossi 6,5 – Prova con un avvio folle a saltare posizioni, poi lotta anche usando la clava e, infine, si spegne causa spalla KO. Non è il debutto eccitante che si aspettavano in molti, ma questo settimo è un livello reale. Realtà, parola sconosciuta a molti, specie in Italia… Un Vale a posto di fisico può fare meglio, ma non i miracoli.

Edwards 6 – Dopo i missili di alta classifica, dopo le star mediatiche, il primo degli umani è il vecchio Colin. Non è un bel segno per i giovani leoni del mondiale.

Hayden 5,5 – Il problema è sempre lo stesso: ci mette turni e giri per trovare il passo giusto. E intanto gli altri se ne vanno.

Aoyama 6 – Sognava un podio per il Giappone, ma in gara si deve accontentare.

Crutchlow 6 – Ha il pregio di capire (dopo qualche botta tra test e prove) che deve imparare molte cose della MotoGp. Quindi si mette calmo a studiare.

Barbera 6 – Ne combina una più di Bertoldo. In prova fa tempi stratosferici seguendo i piloti più veloci. In gara prova a partire alla carica puntando al podio. Ovviamente si deve ridimensionare fino ai minimi termini.

Abraham 6 – Debutto dignitoso, nulla di più.

Elias 4 – Prove disastrose, gara forse peggio.

Capirossi ng – Viene colpito alla mano dalla moto di De Puniet. In una frase c'è tutto: "Per fortuna non mi sono rotto la mano"… Obiettivo sicurezza.

De Puniet 5 – Bravo e pimpante in prova, in gara fa quello che non bisognerebbe mai fare: spalancare il gas al primo giro alla prima curva a sinistra. Finisce a terra, dolorante e ferito nell'orgoglio.

Bradl 10 – E' il nuovo padrone della Moto2.

Iannone 8 – Grande rimonta conclusa sul podio a far festa con la moto tricolore nella prima uscita del suo team. Non male!

Terol 9 – Troppo forte, esperto e tecnico per una categoria, la 125, svuotata di ogni contenuto.
Yamaha 7 – Nelle mani di Lorenzo la M1 è il solito precisissimo e ben accordato strumento. Con gli altri è molto meno incisiva. Aspettando uno Spies più in palla, solo Jorge è al top.
Ducati 5 – Su una pista reputata favorevole, la prima moto italiana al traguardo è settima. Verdetto pesante per una Casa che aveva tutti gli occhi puntati addosso e si pavoneggiava. Bisogna mantenere i nervi calmi e lavorare molto.
Suzuki 3 – Che senso ha portare in Qatar il test rider Hopkins e poi rispedirlo a casa dopo qualche giretto di pista fatto per il filmato dello sponsor? Il problema della Suzuki è comune: in uno sport ad alto livello non ci sono riserve, quindi basta un infortunio per restare fermi. La Suzuki che ha una sola moto, poi, ha la situazione ancora più grave.
Stoner 10 e lode – Ha detto ciao e se n'è andato. Unico in pista ad avere nelle mani prestazioni superiori e si è visto. Punzecchia la Ducati poco simpaticamente, ma si capisce che adesso ha trovato il paradiso. Rivalutatissimo dopo aver visto altri in azione sulla sua ex moto.
Lorenzo 10 – Furbissimo, ha pianto per il tutto il week end dichiarando che non poteva lottare con le Honda. Invece lo ha fatto, ed è stato l'unico a riuscirci.
Pedrosa 8 – Il fisico acciaccato (ha più segni addosso di un gladiatore) lo frena nel finale bloccandogli la parte sinistra, braccio, spalla, collo. Rischia l'operazione, ma in pista ha fatto vedere di essere l'unico a poter lottare alla pari con Stoner.
Dovizioso 7,5 – Perde la gara in avvio, quando non riesce a stare con i primi. Vince un duello molto "fight club" con Simoncelli, ma è sempre il numero tre di una ipersquadra. Non credo gli piaccia.
Simoncelli 7 – La fisicità di Marco è tangibile, ma adesso c'è anche una moto di altissimo livello che gli permette grandi cose. Forte in bagarre… Un po' troppo.
Spies 5,5 – Capisce in gara che star davanti al compagno di squadra in precampionato serve a poco. Anonimo o quasi, poco determinato, con tempi non certo devastanti nel cronologico.
Rossi 6,5 – Prova con un avvio folle a saltare posizioni, poi lotta anche usando la clava e, infine, si spegne causa spalla KO. Non è il debutto eccitante che si aspettavano in molti, ma questo settimo è un livello reale. Realtà, parola sconosciuta a molti, specie in Italia… Un Vale a posto di fisico può fare meglio, ma non i miracoli.
Edwards 6 – Dopo i missili di alta classifica, dopo le star mediatiche, il primo degli umani è il vecchio Colin. Non è un bel segno per i giovani leoni del mondiale.
Hayden 5,5 – Il problema è sempre lo stesso: ci mette turni e giri per trovare il passo giusto. E intanto gli altri se ne vanno.
Aoyama 6 – Sognava un podio per il Giappone, ma in gara si deve accontentare.
Crutchlow 6 – Ha il pregio di capire (dopo qualche botta tra test e prove) che deve imparare molte cose della MotoGp. Quindi si mette calmo a studiare.
Barbera 6 – Ne combina una più di Bertoldo. In prova fa tempi stratosferici seguendo i piloti più veloci. In gara prova a partire alla carica puntando al podio. Ovviamente si deve ridimensionare fino ai minimi termini.
Abraham 6 – Debutto dignitoso, nulla di più.
Elias 4 – Prove disastrose, gara forse peggio.
Capirossi ng – Viene colpito alla mano dalla moto di De Puniet. In una frase c'è tutto: "Per fortuna non mi sono rotto la mano"… Obiettivo sicurezza.
De Puniet 5 – Bravo e pimpante in prova, in gara fa quello che non bisognerebbe mai fare: spalancare il gas al primo giro alla prima curva a sinistra. Finisce a terra, dolorante e ferito nell'orgoglio.
Bradl 10 – E' il nuovo padrone della Moto2.
Iannone 8 – Grande rimonta conclusa sul podio a far festa con la moto tricolore nella prima uscita del suo team. Non male!
Terol 9 – Troppo forte, esperto e tecnico per una categoria, la 125, svuotata di ogni contenuto.
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