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Iannone ha un team tutto per sé

di Stefano Borzacchiello il 08/03/2011 in Motogp

Il pilota abruzzese affronterà la sua seconda stagione in Moto2 con una squadra creata intorno a lui e una nuova moto, la Suter. Dietro al progetto c'è anche Alessio "Uccio" Salucci che parla anche del futuro di Rossi

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Andrea Iannone, terzo classificato alla prima stagione in Moto2, ha ventuno anni e le idee chiare: "Quest'anno voglio fare ancora meglio del 2010 e ho quello che mi serve per riuscirci: un team creato intorno a me". Nell'affollata classe di mezzo del Motomondiale Iannone è riuscito infatti a crearsi un team davvero tutto suo, presentato a Milano nella lussuosa cornice dell'Hotel Boscolo in pieno centro storico. Un evento aperto a tutti in cui Andrea ha potuto incontrare oltre ai giornalisti anche i suoi fans.
"Dopo la scorsa stagione anche se i risultati non sono mancati, avevo voglia di cambiare di trovare un nuovo stimolo… E dopo molte trattative è nato il Team Speed Master". Questo team è un caso unico: un'impresa "familiare" che vede coinvolti in prima linea il padre di Andrea, Regalino, Alessio Salucci, per tutti Uccio, l'amico di sempre di Valentino Rossi, e suo padre. Anima organizzativa della formazione è Silvio Vercilli.
Un team con queste caratteristiche in un ambiente duro e competitivo come quello del Mondiale può fare davvero la differenza, come ha sottolineato Andrea: "Essere circondati da persone amiche mi serenità e il dialogo nel box, che nelle altre stagioni a volte è stato un problema, quest'anno sarà più semplice. Se avrò dei problemi, beh, ne parlerò con mio padre! Avrò tutte le attenzioni e ovviamente dovrò ripagare le persone che lavorano con me con dei risultati importanti; e per questo mi sto allenando duramente". E lo spirito di sacrificio insieme alla schiettezza con cui si racconta sono due tratti distintivi, da sempre, del carattere di Iannone.
"Andrea sa creare intorno a sé un ottimo ambiente di lavoro. Ha un grande entusiasmo ed è una persona positiva" afferma il padre seduto vicino a lui e gli fa eco Uccio, che aggiunge: "Iannone è uno che guida come piace a me: stacca forte ed è irruento! In pista ce ne sono pochi come lui. Per questo ho deciso di dargli una mano e di aiutarlo ad allestire questo team. Io ho portato la mia esperienza: dopo essere stato a fianco di Rossi e ai suoi eccellenti team manager per quindici anni, ho imparato un modo di lavorare unico che spero di poter mettere a frutto in questa squadra. Quest'avventura è una sfida anche per me!".
Poi Uccio per un istante sposta il discorso sul suo amico pilota Valentino Rossi con una frase che farà sognare gli appassionati delle derivate: "Rossi, ve lo dico io, fra qualche anno lascerà la MotoGP per passare in SBK, altro che F1…"

Ogni mattina mi sveglio pensando a come migliorare e così è nata quest’idea di creare una squadra tutta mia!

Nuovo team e nuova moto. Lasciata la fida FTR, con cui ha vinto tre gare nel 2010, Iannone è salito sulla Suter, una delle Moto2 più diffuse e competitive che ci siano nel paddock. Una vera sfida nella sfida. Perché se prima era uno dei pochi piloti in pista con la FTR, ora è uno dei tanti clienti Suter, un'azienda che però gli può garantire uno sviluppo durante tutta la stagione.
Adesso, dopo mesi di test sulle piste spagnole, con risultati a volte confortanti a volte meno (a causa anche di condizioni meteo avverse),Iannone andrà in Qatar la settimana prossima per la prima gara della stagione, pronto per giocare al meglio le sue carte. "Quest'anno ho provato tantissimo, forse anche troppo! La moto mi piace. È molto diversa dalla FTR e devo ancora trovare il feeling e una messa a punto ideale, ma non mi preoccupo perché so che in gara, a parte il Qatar dove si corre di sera e le condizioni sono troppo particolari, la nostra moto è a posto e io sono in gran forma. Certo ci sono ancora molte variabili e aspetto anche di capire il rendimento delle nuove gomme che ha sviluppato la Dunlop e spero proprio che siano più performanti di quelle del 2010".
Secondo Iannone la situazione alla vigilia del campionato è sotto controllo ma il pilota abruzzese è consapevole che gli avversari, anche quest'anno, sono molti e che per tutti, compreso lui, è difficile stilare una lista dei più pericolosi, anche se Marq Marquez sembra quello con più chances per far subito bene. Ma in Moto2, ormai si sa, è difficile fare pronostici
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