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Ducati Night: che successo!
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Un bagno di folla per il debutto del team Ducati, e la certezza che il motociclismo è ormai uno sport di massa. Ecco il commento di Rossi
Bologna - C'erano 35.000 persone da tutta Italia per Rossi e la Ducati. Forse è il momento in cui il motociclismo è davvero diventato uno sport di massa, con tutti i pro e, naturalmente, tutti i contro.
Ma è andata così, merito di un campione, di una marca, della televisione e degli altri media. Da oggi la moto non è più uno sport di nicchia.
Rossi è onesto quando parla del passato: "Per me la Ducati è sempre stata la rivale. Fin da subito, da quando sono arrivati. Le battaglie con Capirossi e poi con Stoner, la sfida con loro. E' vero, la prima volta che sono stato con loro è stata strana, poi mi sono abituato. E' bello lavorare con questo team e Filippo Preziosi è un genio, è lui che mi ha convinto e adesso ci proviamo".
Rossi è onesto quando parla del passato: "Per me la Ducati è sempre stata la rivale. Fin da subito, da quando sono arrivati. Le battaglie con Capirossi e poi con Stoner, la sfida con loro. E' vero, la prima volta che sono stato con loro è stata strana, poi mi sono abituato. E' bello lavorare con questo team e Filippo Preziosi è un genio, è lui che mi ha convinto e adesso ci proviamo".
A vincere, naturalmente? "Cercherò di portare tutto quello che so, ma adesso non sono ancora in forma. La spalla migliora ma non ho ancora forza".
Ma la moto com'è? E' vero che ha dei problemi?
"Ci sono punti da migliorare e li abbiamo individuati. Certo, è diversa dalla M1 e io non lo sto ancora guidando come si deve guidare una Ducati. La mia è una moto veloce con tanti cavalli che va forte e se la cava in accelerazione. Si può migliorare in vari modi, il più semplice è agendo sull'elettronica. In Ducati sono molto bravi in questa materia. Poi bisogna metterla a posto in curva lavorando sulla distribuzione dei pesi e cercando di capire il modo migliore per sfruttarla. Io e la squadra stiamo facendo esperienza su questo".
Fra un po' si parte, qual è il tuo stato d'animo? "Se devo definire il mio stato d'animo uso la parola "curioso". Sono curioso di vedere come andremo in Qatar, su una pista che è sempre stata favorevole alla Desmosedici".
Ma la moto com'è? E' vero che ha dei problemi?
"Ci sono punti da migliorare e li abbiamo individuati. Certo, è diversa dalla M1 e io non lo sto ancora guidando come si deve guidare una Ducati. La mia è una moto veloce con tanti cavalli che va forte e se la cava in accelerazione. Si può migliorare in vari modi, il più semplice è agendo sull'elettronica. In Ducati sono molto bravi in questa materia. Poi bisogna metterla a posto in curva lavorando sulla distribuzione dei pesi e cercando di capire il modo migliore per sfruttarla. Io e la squadra stiamo facendo esperienza su questo".
Fra un po' si parte, qual è il tuo stato d'animo? "Se devo definire il mio stato d'animo uso la parola "curioso". Sono curioso di vedere come andremo in Qatar, su una pista che è sempre stata favorevole alla Desmosedici".
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