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Motogp
Le pagelle di Indianapolis
di Marco Masetti
il 30/08/2010 in Motogp
Dieci a Pedrosa ed Elias, 9 a Terol. Insufficienze a Marquez, Stoner, Melandri, Capirossi. Se la cavano Rossi, Dovizioso, Hayden...
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l'estensore, può commentare qui sotto, naturalmente senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe. Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.
DANI PEDROSA: 10 - Ha aggredito, ha superato, si è dato alla fuga. Poi ha gestito la sua moto, le sue energie e il suo vantaggio, in modo impeccabile. Ci sono giorni in cui guida come un dio, e tutti devono piegare la testa di fronte alla sua perfezione. A Indy è successo. Giù la testa!
BEN SPIES: 9 - La sua moto è un modello 2009, quindi la si potrebbe definire un usato tenuto bene. Quando gli è stato chiesto se non fosse il caso di chiedere ai giapponesi "pezzi" nuovi, Ben ha risposto che ha deciso di farsi bastare ciò che ha. Gli avversari dovrebbero riflettere sul suo carattere e sul suo modo di pensare. Questo è uno tosto.
JORGE LORENZO: 8 - Ha preso paga, ma lo ha fatto con classe. Ha spiegato che questa volta anche lui ha avuto dei problemi, cioè un calo di zuccheri che gli ha tolto forza. In più era in sella ad una moto che non era troppo veloce, poi si è subito fatto da parte e ha lasciato spazio a chi è andato più forte di lui. Del resto, se prendere paga vuole dire chiudere sul podio, perché mettersi dei problemi?
VALENTINO ROSSI: 7 - Non gli si poteva chiedere un miracolo che lui, adesso, non è in grado di fare. Non ha la condizione fisica per reggere il caldo umido (che questa volta era a livello malese) e non ha ancora recuperato il feeling con la sua M1. Nella MotoGP di oggi, recuperare in fretta due brutti infortuni è impresa proibita anche per colui che ha fatto delle imprese impossibili il proprio marchio di fabbrica.
ANDREA DOVIZIOSO: 6,5 - Fa le cose giuste, parte bene, poi cala e non replica a Rossi che pure non sembrava impossibile. Però azzecca con il piazzamento il terzo posto nel mondiale. Niente male come bottino!
NICKY HAYDEN: 7 - Campione, anche nella sfiga, visto che perde uno slide e, al terzo giro per giunta. Finisce con il ginocchio fuori dalla tuta, arrabbiato per non aver potuto esaltarsi nella sfida americana. Non se lo meritava.
MARCO SIMONCELLI: 6,5 - Per essere il pilota che gradisce meno il caldaccio umido, Sic ha fatto cose positive , lottando con grinta e facendo tutto sommato una buona prova. CASEY STONER: 5 - Sulla sua strada i soliti fantasmi: l'avantreno con il quale non c'è feeling e una caduta che chiude la gara. Stava andando forte, forse troppo…
MARCO MELANDRI: 5 - Nel giorno in cui tocca un grande traguardo (200 GP, il più giovane di sempre a riuscirci) apre un po' troppo presto il gas. E vola. Per terra.
LORIS CAPIROSSI: 5 - Alla fine viene anche buttato fuoripista dal solito eccessivo Barbera. Ma quello che fa male è il duello interno perso con Bautista che invece ha fatto una gara molto più vivace.
AOYAMA & DE PUNIET: 6 - In due non si fa uno sano, ma Hiro e Randy ce la mettono tutta per arrivare in fondo, riuscendoci. Grande impresa, grande coraggio.
TONI ELIAS: 10 - Parte con la febbre alle stelle e debilitato oltre ogni limite. Eppure guida meravigliosamente, tenendo testa a Simon. Alla fine è in condizioni men che pietose, ma in pista sembrava sano come un pesce.
ANDREA IANNONE: 9 - Nel weekend un solo errore: la caduta nelle qualifiche dopo tre giri. Morale: caviglia gonfia e partenza dalla mattonella numero 26. In gara una rimonta da leone, con tempi da podio, minimo!
SIMONE CORSI: 9 - La gara inizia e Simone viene abbattuto. Si fa male, parte dal fondo della griglia (per essersi schierato in ritardo) e poi si produce in una rimonta… Alla Corsi, basta la parola!
NICO TEROL: 9 - Vince e ringrazia Marquez che si stende quando stava vincendo a mani basse. Ma un po' di fortuna Nico la merita.
MARC MARQUEZ: 5 - Genio e sregolatezza: prima scatta e se ne va. Poi cade e riparte. Rimonta fino alla quinta piazza (dalla 14esima) poi taglia una chicane e viene penalizzato. Domenica bestiale.
PETER LENZ: 13 - Come gli anni che aveva quando è morto. Correre a Indy così giovani? Mah. Il dibattito è aperto su In Carena.
BEN SPIES: 9 - La sua moto è un modello 2009, quindi la si potrebbe definire un usato tenuto bene. Quando gli è stato chiesto se non fosse il caso di chiedere ai giapponesi "pezzi" nuovi, Ben ha risposto che ha deciso di farsi bastare ciò che ha. Gli avversari dovrebbero riflettere sul suo carattere e sul suo modo di pensare. Questo è uno tosto.
JORGE LORENZO: 8 - Ha preso paga, ma lo ha fatto con classe. Ha spiegato che questa volta anche lui ha avuto dei problemi, cioè un calo di zuccheri che gli ha tolto forza. In più era in sella ad una moto che non era troppo veloce, poi si è subito fatto da parte e ha lasciato spazio a chi è andato più forte di lui. Del resto, se prendere paga vuole dire chiudere sul podio, perché mettersi dei problemi?
VALENTINO ROSSI: 7 - Non gli si poteva chiedere un miracolo che lui, adesso, non è in grado di fare. Non ha la condizione fisica per reggere il caldo umido (che questa volta era a livello malese) e non ha ancora recuperato il feeling con la sua M1. Nella MotoGP di oggi, recuperare in fretta due brutti infortuni è impresa proibita anche per colui che ha fatto delle imprese impossibili il proprio marchio di fabbrica.
ANDREA DOVIZIOSO: 6,5 - Fa le cose giuste, parte bene, poi cala e non replica a Rossi che pure non sembrava impossibile. Però azzecca con il piazzamento il terzo posto nel mondiale. Niente male come bottino!
NICKY HAYDEN: 7 - Campione, anche nella sfiga, visto che perde uno slide e, al terzo giro per giunta. Finisce con il ginocchio fuori dalla tuta, arrabbiato per non aver potuto esaltarsi nella sfida americana. Non se lo meritava.
MARCO SIMONCELLI: 6,5 - Per essere il pilota che gradisce meno il caldaccio umido, Sic ha fatto cose positive , lottando con grinta e facendo tutto sommato una buona prova. CASEY STONER: 5 - Sulla sua strada i soliti fantasmi: l'avantreno con il quale non c'è feeling e una caduta che chiude la gara. Stava andando forte, forse troppo…
MARCO MELANDRI: 5 - Nel giorno in cui tocca un grande traguardo (200 GP, il più giovane di sempre a riuscirci) apre un po' troppo presto il gas. E vola. Per terra.
LORIS CAPIROSSI: 5 - Alla fine viene anche buttato fuoripista dal solito eccessivo Barbera. Ma quello che fa male è il duello interno perso con Bautista che invece ha fatto una gara molto più vivace.
AOYAMA & DE PUNIET: 6 - In due non si fa uno sano, ma Hiro e Randy ce la mettono tutta per arrivare in fondo, riuscendoci. Grande impresa, grande coraggio.
TONI ELIAS: 10 - Parte con la febbre alle stelle e debilitato oltre ogni limite. Eppure guida meravigliosamente, tenendo testa a Simon. Alla fine è in condizioni men che pietose, ma in pista sembrava sano come un pesce.
ANDREA IANNONE: 9 - Nel weekend un solo errore: la caduta nelle qualifiche dopo tre giri. Morale: caviglia gonfia e partenza dalla mattonella numero 26. In gara una rimonta da leone, con tempi da podio, minimo!
SIMONE CORSI: 9 - La gara inizia e Simone viene abbattuto. Si fa male, parte dal fondo della griglia (per essersi schierato in ritardo) e poi si produce in una rimonta… Alla Corsi, basta la parola!
NICO TEROL: 9 - Vince e ringrazia Marquez che si stende quando stava vincendo a mani basse. Ma un po' di fortuna Nico la merita.
MARC MARQUEZ: 5 - Genio e sregolatezza: prima scatta e se ne va. Poi cade e riparte. Rimonta fino alla quinta piazza (dalla 14esima) poi taglia una chicane e viene penalizzato. Domenica bestiale.
PETER LENZ: 13 - Come gli anni che aveva quando è morto. Correre a Indy così giovani? Mah. Il dibattito è aperto su In Carena.
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