Motogp
Le pagelle di Silverstone
Dieci a Lorenzo, Marquez ed Espargaro, nove a Spies e alla Yamaha. Bocciatissima la Suzuki, male anche Capirossi, Edwards e Melandri
Lorenzo 10 – Pole e vittoria nettissima e un calcio alle sciocchezze dette sul suo conto: la tensione, la pressione, i problemi… Jorge è stato semplicemente immarcabile per tutti. Ha il mondiale in mano e non ha paura a stringerlo forte. In fuga, attenzione!
Dovizioso 8 – Fa il massimo e chiude la prima della tris con un netto salto in avanti in classifica e nelle gerarchie interne della squadra. Pensa al presente ma anche al futuro. Certo, gli manca qualcosa per vincere, ma il podio lo conosce molto bene. Ed è l'unico pilota Honda a finire con le gomme che funzionano ancora. Quindi bravo nel lavoro tecnico.
Spies 9 – Come sempre si trova su una pista inedita, ma questa volta anche gli altri sono ignoranti. E lui va sul podio con una bellissima gara vincendo la sfida interna di campionato USA con Hayden. Un gran pilota, poche storie.
Hayden 7 – Fa un errore pressato da Spies ma porta la Ducati ancora una volta ad un passo dal podio. Magari non è sempre il più veloce, ma è una certezza per i ragazzi di Borgo Panigale. Giustamente amatissimo.
Stoner 7 – Al via si impapera e litiga con la frizione, sembra l'inizio della solita gara bislacca e invece si mette a rimontare a testa bassa. Decisamente ritrovato e maturo per il podio. Era ora!
De Puniet 8 – Un inizio di gara da leone. Bravissimo, aggressivo e senza paura, anche con una moto satellite. Alla fine si ritrova senza gomme e deve arrendersi, ma resta una grande prestazione.
Simoncelli 7 – La sua sfida con Spies, tutti e due a gomiti larghi e testona bassa dietro il cupolino, è il manifesto di un pilota che sta imparando il mestiere del rider MotoGP e che ha un gran bel futuro. Certo, non è ancora un raffinato maestro del setting, ma ha cuore, occhio e coraggio. Insomma, noi crediamo in Marco.
Pedrosa 5 – Sbaglia le gomme, ma nel week end era caduto troppo nel tentativo, fallito, di mettere pressione a Lorenzo. In una giornata in cui le Honda vanno forte, lui stecca, velocità di punta a parte.
Edwards 4 – Non si guarda e le voci che lo vogliono al posto di Rossi sulla moto ufficiale non lo aiutano a star tranquillo.
Capirossi 4 – La moto è quella che è, una ciofeca. Ma Loris ci mette qualcosa di suo nel disegnare un week end nero. Certo che dover subire gli attacchi di Kallio e Barbera…
Melandri 4 – Poteva fare una gran bella gara ma ha troppa fretta di attaccare Spies e con le gomme fredde cade al primo giro. Precipitoso!
Yamaha 9 – La M1 è una gran moto, ma quello che la fa grande sono i piloti che la guidano. Mix perfetto!
Honda 8 – Manca il solista, ma la 212 è un missile. La moto più veloce deve star davanti.
Ducati 7 – Non male la prova di squadra: se Stoner torna ad alto livello son dolori per tutti.
Suzuki 3 – Non ne azzeccano una da un pezzo. Squadra allo sbando o quasi.
Bridgestone 5 – Fanno un buon prodotto, hanno tecnologia, ma dovrebbero ascoltare di più i piloti e il buon senso. Appena la temperatura va giù, parecchie moto la imitano…
Silverstone 8 – Pista splendida, dintorni incantevoli. Una bella asfaltata, un buon ristorante e diventa uno dei migliori impianti del mondo.
Cluzel 9 – Quando non cade è uno dei più veloci e grintosi e a Silverstone non è caduto. Lo trovate sul podio, gradino più alto!
Corti 9 – Il fratello di Ben Spies (si somigliano da pazzi) conquista la pole e cerca un solo risultato, la vittoria. Cade sul finale, ma ci sta. Bravo aggressivo e quando le piste non le ha mai viste come gli altri è uno da podio.
Iannone 5 – Dopo una gara da fenomeno, Andrea si ridimensiona in Gran Bretagna. Pilota casalingo?
Marquez & Espargaro 10 – Finale di gara folle, con numeri da wrestilng ma fatti a velocità fotonica. Bravi e divertentissimi. Svelti come gatti, tosti come rocce.
Spies 9 – Come sempre si trova su una pista inedita, ma questa volta anche gli altri sono ignoranti. E lui va sul podio con una bellissima gara vincendo la sfida interna di campionato USA con Hayden. Un gran pilota, poche storie.
Hayden 7 – Fa un errore pressato da Spies ma porta la Ducati ancora una volta ad un passo dal podio. Magari non è sempre il più veloce, ma è una certezza per i ragazzi di Borgo Panigale. Giustamente amatissimo.
Stoner 7 – Al via si impapera e litiga con la frizione, sembra l'inizio della solita gara bislacca e invece si mette a rimontare a testa bassa. Decisamente ritrovato e maturo per il podio. Era ora!
De Puniet 8 – Un inizio di gara da leone. Bravissimo, aggressivo e senza paura, anche con una moto satellite. Alla fine si ritrova senza gomme e deve arrendersi, ma resta una grande prestazione.
Simoncelli 7 – La sua sfida con Spies, tutti e due a gomiti larghi e testona bassa dietro il cupolino, è il manifesto di un pilota che sta imparando il mestiere del rider MotoGP e che ha un gran bel futuro. Certo, non è ancora un raffinato maestro del setting, ma ha cuore, occhio e coraggio. Insomma, noi crediamo in Marco.
Pedrosa 5 – Sbaglia le gomme, ma nel week end era caduto troppo nel tentativo, fallito, di mettere pressione a Lorenzo. In una giornata in cui le Honda vanno forte, lui stecca, velocità di punta a parte.
Edwards 4 – Non si guarda e le voci che lo vogliono al posto di Rossi sulla moto ufficiale non lo aiutano a star tranquillo.
Capirossi 4 – La moto è quella che è, una ciofeca. Ma Loris ci mette qualcosa di suo nel disegnare un week end nero. Certo che dover subire gli attacchi di Kallio e Barbera…
Melandri 4 – Poteva fare una gran bella gara ma ha troppa fretta di attaccare Spies e con le gomme fredde cade al primo giro. Precipitoso!
Yamaha 9 – La M1 è una gran moto, ma quello che la fa grande sono i piloti che la guidano. Mix perfetto!
Honda 8 – Manca il solista, ma la 212 è un missile. La moto più veloce deve star davanti.
Ducati 7 – Non male la prova di squadra: se Stoner torna ad alto livello son dolori per tutti.
Suzuki 3 – Non ne azzeccano una da un pezzo. Squadra allo sbando o quasi.
Bridgestone 5 – Fanno un buon prodotto, hanno tecnologia, ma dovrebbero ascoltare di più i piloti e il buon senso. Appena la temperatura va giù, parecchie moto la imitano…
Silverstone 8 – Pista splendida, dintorni incantevoli. Una bella asfaltata, un buon ristorante e diventa uno dei migliori impianti del mondo.
Cluzel 9 – Quando non cade è uno dei più veloci e grintosi e a Silverstone non è caduto. Lo trovate sul podio, gradino più alto!
Corti 9 – Il fratello di Ben Spies (si somigliano da pazzi) conquista la pole e cerca un solo risultato, la vittoria. Cade sul finale, ma ci sta. Bravo aggressivo e quando le piste non le ha mai viste come gli altri è uno da podio.
Iannone 5 – Dopo una gara da fenomeno, Andrea si ridimensiona in Gran Bretagna. Pilota casalingo?
Marquez & Espargaro 10 – Finale di gara folle, con numeri da wrestilng ma fatti a velocità fotonica. Bravi e divertentissimi. Svelti come gatti, tosti come rocce.