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Preziosi: "Le verità su Stoner "

di Marco Masetti il 26/05/2010 in Motogp

Nel corso di una chiacchierata il padre delle Ducati MotoGP assolve l'australiano reduce da due cadute, smentisce le voci di mercato che lo vedono in fuga ed è pronto ad aiutarlo per farlo tornare a vincere

Ha raccolto la miseria di appena undici punti in tre gare. 3,666 a gara, una media da retrocessione. Eppure stiamo parlando di Casey Stoner, bomber di razza, campione del mondo nel 2007 e probabilmente il più veloce nella MotoGP. Eppure oggi il pilota della Ducati non è più sé stesso e cade. Lo ha fatto a Doha, quando stava dando un secondo al giro a tutti, si è ripetuto in Francia a Le Mans, quando toglieva due decimi ad ogni split. Che cosa è successo all'australiano?
Me lo chiedo da un po', ma non posso certo pensare che, di colpo, Casey sia tornato di nuovo Rolling Stoner. Per chiarirmi le idee ci vuole una consulenza: chiedo il parere agli "esperti", mi lancio nei deliri del fantapsicomercato, oppure telefono a uno che ne capisce davvero? Buona la terza, quindi chiamo Filippo Preziosi, l'uomo che ha progettato la moto cui corre Stoner. Un uomo che lo conosce molto bene e che di moto ne capisce. Moltissimo…
Preziosi: "Le verità su Stoner "
Zero preamboli, la nostra chiacchierata va subito al sodo.
- Ingegner Preziosi si può parlare di Stoner in crisi e della Ducati che ha perso il mondiale?
"L'unica cosa che conta nelle gare sono i punti in classifica, quindi non siamo messi benissimo. E' strano ma da un lato del box, quello di Hayden, abbiamo un pilota che l'anno scorso, dopo tre gare aveva 5 punti e adesso 39. Stoner, invece ne ha 11 e lo scorso anno qualche decina in più. E' innegabile che le cose non stiano andando bene".
- Cosa farete per riprendere il pallino del gioco?
"Bisogna capire cos'è successo, partendo da lontano. Dopo lo stop della scorsa stagione, Stoner è tornato in pista e ha fatto un podio ad Estoril, vinto a Phillip Island e a Sepang ed è stato in testa per tre turni più il warm-up a Valencia".
- Ed è caduto nel giro di allineamento… Questa scivolata ha segnato l'inizio della crisi? "Aspetta: Casey ha avuto un problema nel giro di allineamento ed è stata la prima di quattro prestazioni deludenti (gara di Valencia 09, Qatar, Jerez, Le Mans), nelle quali non è mancata la competitività, che invece è stata alta, ma nelle quali non si è concretizzata questa competitività".
- Un problema del pilota, quindi?
"No, Casey è un grande talento, altrimenti non sarebbe sempre davanti. Il problema quindi non è lui. Adesso la questione è: cosa possiamo fare in Ducati per farlo vincere ancora? Più precisamente, cosa dobbiamo dargli perché lui possa vincere senza dover rischiare e andare oltre il limite fisico della moto? E allora abbiamo analizzato la procedura di schieramento, abbiamo fatto delle simulazioni e abbiamo scoperto che questa procedura era perfettibile, quindi abbiamo trovato una configurazione da warm-up lap che gli permette di non rischiare".
- Allora è vero che per non sprecare benzina nel giro di allineamento le moto sono molto "magre" e scorbutiche?
"Questo è un segreto".
- Però non è un segreto che in Qatar Casey è caduto quando stava dominando?
"In Qatar si è presentato un problema di perdita dell'anteriore in ingresso curva, la stessa cosa che gli è successa a Jerez il venerdì mattina. In Qatar aveva un grosso vantaggio e in un solo giro aveva dato un secondo a chi lo seguiva. A Jerez è caduto dopo aver fatto il record della pista al quarto giro del venerdì. Bene, abbiamo capito che si poteva cambiare qualcosa per sistemare questo problema in ingresso e a Le Mans ci siamo presentati competitivi in una pista che non ci aveva mai visto in evidenza. In Francia Casey non è caduto in ingresso, ma in una curva lunga che si fa con il gas in mano. Nel giro precedente, nonostante avesse sporcato il giro con il sorpasso ad Hayden, era già più veloce di 3 decimi rispetto agli altri. Nel giro in cui è scivolato, nei due primi split, aveva dato rispettivamente due decimi e una previsione di 3. Certo, stava chiedendo molto alla moto e aveva già avuto segnali che era al limite".
- Insomma, perché non gli dite di andare più piano?
"Il compito nostro è quello di studiare e risolvere i problemi e permettergli di andare così forte senza cadere. Abbiamo capito qualcosa dopo Le Mans e al Mugello ci presenteremo con qualche idea nuova".
- Non mi hai risposto, perché non va più piano, cos'è senza controllo?
"Il confine tra un eroe è un idiota è molto labile. Pensa a Sepang quando Casey, dopo quattro turni sul bagnato, si è trovato con la pista che si asciugava e dava due secondi al giro a tutti (e alla fine 14 a Pedrosa e 19 a Rossi, ndr). Beh, questa impresa me la ricorderò sempre".
- Ma chi può farlo ragionare?
"Stoner ha lavorato con tanti tecnici, compreso Ramon Forcada che oggi è con Lorenzo. Lui mi disse che Stoner stava per farlo smettere con le corse! E invece con Cristian Gabarrini, suo tecnico dal primo giorno in Ducati (test di Valencia, novembre 2006) ha trovato l'anima gemella. Il loro non è un rapporto normale, è quasi un rapporto di coppia. E interferire dall'esterno su questo non è corretto, la loro è una coppia che funziona. Molto di quello che Stoner ha raccolto con la Ducati è merito di Cristian e della sua squadra e loro lo sanno capire. Ci sono piloti che hanno bisogno di stimoli e di pungoli: Casey non è così. Il nostro ingegnere ha sempre detto che Casey ha più talento di Valentino, in precedenza aveva lavorato con Hofmann, forse era una pazzia metterli assieme, ma hanno vinto. Lo sai, contano solo i risultati…".

Ci sono piloti che hanno bisogno di stimoli e di pungoli: Stoner non è così

- Mi viene in mente un parallelo: Haga in crisi in Superbike, Stoner in Moto GP, è un anno duro per la Ducati?
"Non credo sia un confronto corretto: Stoner è veloce sempre, in tutti i turni e qualche volta lo è meno in gara. Haga ha difficoltà in qualifica e in corsa si sblocca. Uno è giovane, l'altro esperto. No, sono troppo diversi.".
- Bene, veniamo al concreto: che strategia avete deciso di adottare visto che il mondiale pare già perso?
 
"Non cambiamo di una virgola dal solito. Pensiamo a portare a casa più punti possibile. Cerchiamo di vincere dove e quando si può. Lavoriamo gara per gara, ne mancano 15, quindi prima di settembre l'unica strategia è questa; a quel punto studieremo qualcosa. Insomma: proviamo a vincere, poi si vedrà! Ovviamente non pensiamo e speriamo in disgrazie altrui, faremo del nostro meglio e, se va male, perderemo con onore".
- C'è chi dice che le voci di mercato abbiano destabilizzato Casey, vero o falso?
"Onestamente non lo posso sapere. Credo che queste cose tolgano energie durante la settimana, ma quando la visiera si abbassa penso non si facciano sentire".
- Si è sentito dire che Casey potrebbe usare di nuovo il motore a scoppi irregolari per cercare più potenza, vero?

"Non credo che il big bang lo abbia danneggiato, io so che quando facemmo la comparazione tra quello a scoppi regolari usato lo scorso anno e il big bang attuale, quattro piloti, Stoner compreso, non ebbero dubbi. Nei test di Sepang abbiamo portato uno screamer per lui, nel caso volesse testarlo sulla pista più favorevole a questo tipo di motore, ma lui non l'ha nemmeno voluto provare, disse che la sua scelta era già fatta. Voleva e vuole il big bang. Aggiungo: solo lui può capire se questa è la scelta giusta, solo lui arriva al limite della moto e, in ogni caso, quando è caduta andava forte, quindi il big bang è competitivo".
- Delle voci di mercato, cosa ne pensi?
"Credo che dalla Yamaha nessuno voglia andare via, per me Stoner è un pilota fantastico e penso anche che si parli di queste cose con troppo anticipo".

Grazie ingegnere, per fortuna ci sono quelli come lei. Quelli che non urlano slogan, che non inventano bufale, ma che ragionano e ti fanno ragionare. E, alla fine, capire.

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