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I grandi 'pugili' di casa Gilera

di Marco Masetti il 07/11/2009 in Motogp

Simoncelli correrà, ma una costola fratturata. Locatelli è un pugile che non smette di combattere nonostante le tante botte subite…

I grandi 'pugili' di casa Gilera
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Brutto ricordo di un'uscita fatta in kart in settimana per Marco Simoncelli, che è appena uscito dalla Clinica Mobile con la frattura della nona costola. In pratica, appena entrato in pista durante il turno della 250, ha sentito il classico "cric" che segnalava la frattura.
Marco potrà correre, anche se il dolore resterà per tutto il week end.

Non mi vergogno di metterlo per iscritto: caro Loca, mi hai insegnato parecchie cose

Sempre in casa Gilera, buone notizie per Locatelli che, a soli otto giorni dall'operazione al polso, è riuscito a percorrere quasi trenta giri!
Già, Roberto. Il primo ricordo, l'imprinting, è chiarissimo. Lui qualche tempo fa, in versione capelli lunghi legati dietro. L'ho visto e ho capito quale fosse l'animale totemico del Loca: un cavallo da corsa. Piccolo, scattante, generoso fino al limite della fatica che stronca. La coda al vento, a dare ritmo nella corsa, lo sguardo che va avanti a quello che noi, comuni motociclisti, riusciamo a vedere.
Questa è la parte fisica, animale, quello che si vede da fuori, ma per me Roberto è anche qualcosa che non si vede. E' uno che ha avuto una carriera sofferta, che ha picchiato botte tremende. Non giriamoci attorno: Loca si è fatto male, tanto. Eppure, quando mi racconta di qualche osso rotto o di un brutto momento, lo fa sempre con il sorriso e con una robusta e invidiabile dose di autoironia. Materia rara, parente stretta dell'intelligenza, l'ironia è quella che trasforma il dramma in farsa. E la differenza è notevole: la farsa non fa soffrire, il dramma si.
Se fosse un pugile sarebbe un leggero sempre in movimento, veloce sulle gambe, ma anche grande incassatore.
Del resto, Roberto viene dall'enduro, dal mondo "sporco" del tassello, una disciplina che ti tempra come poche altre cose al mondo, uno sport che lascia un segno indelebile e che ti insegna che nessuna difficoltà può fermarti, che non ci sono salite impossibili o mulattiere tanto impestate da non permetterti di proseguire.
Non mi vergogno a metterlo per iscritto: caro Loca, mi hai insegnato parecchie cose.

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