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Motogp
In carena: le pagelle di Estoril
di Marco Masetti
il 05/10/2009 in Motogp
Il maestro Masetti boccia Rossi, Melandri, Iannone e Corsi. E dà la lode a Lorenzo, un 10 a Stoner e a Simoncelli e bel un 9 alla Ducati
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l'estensore, può commentare qui sotto, naturalmente senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe. Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.
Lorenzo: 10 e lode. Impeccabile nella livrea da astronauta, spietato nel gestire prove e gara. Ritorna a lottare per il mondiale, fa paura a Rossi, batte tutti senza pietà. Chi sostiene che sia uno "sbruffoncello" forse farebbe bene a cambiare idea.
Stoner: 10. Era già guarito sabato, quando gli rodeva per la pole persa. Dopo la gara gli rodeva un po' non aver potuto lottare con Lorenzo. Sta bene, poche storie e va forte come sempre. In Australia darà battaglia e sarà spettacolo. Ha messo su qualche etto in più, anche nel polso destro.
Pedrosa: 7,5. Il podio non lo sbaglia per nessun motivo. Forse la Honda vorrebbe di più, ma dovrebbe considerare che dopo di lui non c'è molto…
Rossi: 5 - La sua squadra va in tilt, lui non incide per tutto il weekend. Lorenzo si è avvicinato in classifica e a Phillip Island ci sarà da fare a botte anche con Stoner. Il momento non è eccezionale.
Dovizioso: 6. Non ne può più di guidare una moto con la quale non ha il minimo rapporto. Eppure si impegna molto, segno che appena avrà qualcosa che gli piace potrà finalmente fare il grande salto.
Edwards: 7. Come sempre quinto, ma non è facile arrivare quinti in Moto GP, quindi è molto bravo!
Hayden: 5,5. Mille duelli, nessuno vinto, una messa a punto così così, eppure si impegna in maniera commovente. Un esempio, soprattutto per i giovani svogliati che appena arrivati in 125 si sentono già semidei.
Melandri: 4. Va a spasso e non è da lui che, anche con una Kawasaki, potrebbe fare molto di più.
Capirossi: 7. Lo dico con franchezza: un altro pilota, con una moto macchinosa e fragile come la Suzuki si sarebbe già arrabbiato da tempo. Certo, lo pagano bene, ma è sempre positivo.
Talmacsi: 4. Va piano, esattamente come quando è arrivato in Moto GP. Basta!
De Angelis: 6. Un motore "contingentato" decide di stopparlo. Era partito male, ma stava rimontando alla grande. Brutto momento per un pilota che vale più della sua classifica.
Ducati: 9. Il successo di Haga, la vittoria del titolo costruttori in SBK e STK, il ritorno di Stoner. Un gran bel momento, bravi.
Simoncelli: 10. E' di un altro pianeta, cioè un pilota vero che, poche storie, dà il gas a manciate senza far errori. E va fortissimo.
Pol Espargaro: 10. Un piccolo talento che è maturato. Il nome non lo scordate, per nessun motivo, classe pura, il meglio del made in Spain.
Corsi e Iannone: 5. Tutti e due a terra, con il morale sotto i tacchi, e dire che sono i nostri migliori piloti della 125. L'Italia che perde.
Stoner: 10. Era già guarito sabato, quando gli rodeva per la pole persa. Dopo la gara gli rodeva un po' non aver potuto lottare con Lorenzo. Sta bene, poche storie e va forte come sempre. In Australia darà battaglia e sarà spettacolo. Ha messo su qualche etto in più, anche nel polso destro.
Pedrosa: 7,5. Il podio non lo sbaglia per nessun motivo. Forse la Honda vorrebbe di più, ma dovrebbe considerare che dopo di lui non c'è molto…
Rossi: 5 - La sua squadra va in tilt, lui non incide per tutto il weekend. Lorenzo si è avvicinato in classifica e a Phillip Island ci sarà da fare a botte anche con Stoner. Il momento non è eccezionale.
Dovizioso: 6. Non ne può più di guidare una moto con la quale non ha il minimo rapporto. Eppure si impegna molto, segno che appena avrà qualcosa che gli piace potrà finalmente fare il grande salto.
Edwards: 7. Come sempre quinto, ma non è facile arrivare quinti in Moto GP, quindi è molto bravo!
Hayden: 5,5. Mille duelli, nessuno vinto, una messa a punto così così, eppure si impegna in maniera commovente. Un esempio, soprattutto per i giovani svogliati che appena arrivati in 125 si sentono già semidei.
Melandri: 4. Va a spasso e non è da lui che, anche con una Kawasaki, potrebbe fare molto di più.
Capirossi: 7. Lo dico con franchezza: un altro pilota, con una moto macchinosa e fragile come la Suzuki si sarebbe già arrabbiato da tempo. Certo, lo pagano bene, ma è sempre positivo.
Talmacsi: 4. Va piano, esattamente come quando è arrivato in Moto GP. Basta!
De Angelis: 6. Un motore "contingentato" decide di stopparlo. Era partito male, ma stava rimontando alla grande. Brutto momento per un pilota che vale più della sua classifica.
Ducati: 9. Il successo di Haga, la vittoria del titolo costruttori in SBK e STK, il ritorno di Stoner. Un gran bel momento, bravi.
Simoncelli: 10. E' di un altro pianeta, cioè un pilota vero che, poche storie, dà il gas a manciate senza far errori. E va fortissimo.
Pol Espargaro: 10. Un piccolo talento che è maturato. Il nome non lo scordate, per nessun motivo, classe pura, il meglio del made in Spain.
Corsi e Iannone: 5. Tutti e due a terra, con il morale sotto i tacchi, e dire che sono i nostri migliori piloti della 125. L'Italia che perde.
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