Motogp

Rossi a Misano: "Che bravi i miei ragazzi"

di Marco Masetti
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Il campione elogia il suo team per il rapidissimo cambio di gomme che lo ha agevolato nella pole nonostante il "traffico" in pista

Valentino Rossi con il capo tecnico Jeremy Burgess
Misano - Prima fila con facce belle concentrate. Valentino, Dani e Jorge hanno più o meno la stessa idea per domani, quindi questa dichiarazione è attribuibile ad ognuno di loro: "Sarà una gara dura, tirata, molto fisica, su una pista difficile". Certo, Misano ha un asfalto un po' rovinato e il vento bello teso di oggi (roba da surf più che da moto) ha fatto soffrire più di un pilota.

Ma il tema di oggi riguarda le prove. Dopo che Rossi è stato costretto a rientrare nei box a fine per evitare di tirarsi dietro i soliti piloti che vanno a rimorchio, qualcuno ha chiesto se non sarebbe il caso di cambiare il regolamento delle prove, magari con qualcosa di simile a quello che avviene in F1 e in Superbike. Rossi però sa che, restando l'attuale ora a disposizione, non si può pensare ad una rivoluzione e commenta così: "Beh, se lo cose stanno così è giusto che ognuno scelga la strategia migliore e quella che ritiene più opportuna. Credo però che il team Gresini mi dovrebbe pagare qualcosa, visto che anche oggi avevo De Angelis e Elias in scia!".
Lorenzo invece tenta di dare il buon esempio: "Io ho sempre girato da solo, anche quando non ero veloce come adesso". Come a dire: se copi raramente impari il mestiere.
Pedrosa invece dice la cosa giusta: "Va bene tutto, l'importante è che nessuno resti in mezzo alla traiettoria andando a spasso". Ma alla fine il vero esperto della situazione è il poleman della 125, Bradley Smith che, abituato ai folli turni della 125, con 36 piloti in pista che si scannano e ne combinano di tutti i colori, prende gli applausi con una bella uscita: "Ragazzi, non avete idea di cosa succede in 125". Vero, ma noi ricordiamo le sfuriate di Pedrosa e Lorenzo quando erano nelle classi minori e si arrabbiavano come belve quando avevano qualcuno dietro.
Rossi spiega così la sua pole: "Sono rientrato a tre minuti dalla fine perché c'era troppo traffico e i miei ragazzi sono stati bravissimi a cambiare la posteriore in pochissimo tempo. Io ho fatto il tempo subito, senza nemmeno bisogno di fare un giro di lancio. E' la sesta pole in stagione e domani è molto importante".
Certo, è importante star davanti, perché Misano è una pista nella quale passare non è facile e poi c'è Pedrosa, il mago delle partenze: "Cercherò di stare davanti come a Indy, magari senza cadere. Però credo che sarà molto importante anche l'ultimo giro". Forse ha ragione Dani: questa gara potrebbe finire in volata.
Lorenzo invece fatica a digerire la sconfitta in prova: "Sono sempre veloce in prova, ma non riesco a far la pole. Ed è strano perché questa è la mia migliore stagione. Penso alla gara: sarà dura, molto fisica, anche perché in questa pista non riesci a rilassarti un attimo".
Fidatevi: domani sarà battaglia… Pronti a goderci uno show con un mondiale in palio.

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