Motogp

Mugello: la riscossa della Honda RSW

di Marco Masetti
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Domenica 31 maggio riparte la sfida a quattro in 250 tra le moto italiane di Barbera, Simoncelli, Bautista e quella giapponese di Aoyama. In 125 Iannone contro tutti e... contro se stesso

Aoyama con la Honda precede Simoncelli (Gilera) e Bautista (Aprilia) nella gara di Jerez
Naturalmente il Gp d'Italia non è solo Moto GP, ci sono anche le altri classi. Soprattutto una frizzante 250 che, nonostante sia in pratica all'ultima gara al Mugello prima di essere pensionata dal nuovo "monomarca" Moto2 offre parecchi spunti.
Vedremo se nella supersfida tra Marco Simoncelli (favoritissimo), Alvaro Bautista e Hector Barbera riuscirà ad infilarsi Hiroshi Aoyama con la Honda preparata alla perfezione dal team Scot.
Due anni fa la moto giapponese era sverniciata senza pietà sul dritto dalle Aprilia, ma da quando i tecnici del team italiano hanno iniziato a cambiare qualcosa nel motore della Honda, le prestazioni della RSW sono cresciute e non sono poi così lontane da quelle delle RSA di Noale. Naturalmente non dimentichiamoci Mattia Pasini che correrà con un'insolita livrea rosa. Moto, tuta, casco, stivali… La Pantera Rosa sfida il Mugello. Il motivo dell'insolita scelta cromatica è la promozione del bellissimo evento "la Notte Rosa" che il 4 luglio terrà sveglia tutta Riccione. Ristoranti, spiaggia, bar, locali, tutto aperto.

Dal rosa al nero: Aspar Martinez e Gabor Talmacsi non si sono accordati, quindi l'ungherese rimarrà a casa. A causa di una questione di diritti d'immagine sul territorio ungherese, che il team ha ceduto allo sponsor e che invece il pilota reclama per se. Morale, il quinto protagonista del mondiale non correrà al Mugello e, al suo posto, ci sarà un altro ungaro, tale Nemeth Balazs, il cui curriculum di pilota è quanto mai scarso. Strano mondo: tutti i team cercano un buon pilota e poi lo perdono e al suo posto, su una moto ufficiale, arriva uno sconosciuto. No comment.
La 125 è come al solito una gara indecifrabile alla vigilia. Occhi puntati su Andrea Iannone contro tutti, soprattutto contro gli errori (suoi). Poi Simone Corsi deve tornare in alto, dall'altra parte della barricata, un temibile "fritto misto" di spagnoli, inglesi, tedeschi, giapponesi.

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