Motogp

Misano: vincono Rossi, Bautista e Talmacsi

di Marco Masetti
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Stoner parte come un razzo ma scivola dopo pochi giri consegnando la vittoria a Rossi, agevolmente primo davanti a Lorenzo ed Elias. Gara entusiasmante in 250 con Bautista davanti a Takahashi e a uno spericolato Barbera. In 125 sul podio con l'ungherese Bradl e Corsi. La caduta di Di Meglio riapre i giochi per la lotta al titolo

Con questo sesto successo stagionale Valentino Rossi ha eguagliato il record di Agostini nella classe regina: 68 vittorie
Misano - Un anno fa c'era uno che si ritirava, che aveva grossi problemi con il fisco, che era stato sbattuto come un mostro in prima pagina. Si parlava di crisi, di pilota finito. Cazzate.
Un anno dopo, stessa pista, stesso mare, sono settantacinque punti di vantaggio su Casey Stoner che, per la terza volta consecutiva, assaggia la ghiaia della via di fuga. La gara dura otto giri: il tempo di assistere ad una partenza fotonica di Stoner che in un lampo scava un distacco notevole tra la sua Ducati e la M1 del padrone di casa, rallentato da Pedrosa in avvio.
Poi Rossi salta lo spagnolo, come sempre molto arrendevole quando c'è da mordere in staccata e si getta all'inseguimento della Ducati. Qualche decimo che va erodere il vantaggio e, con una caduta identica a quella di Simoncelli in 250, Stoner appoggia la Ducati in uscita di curva.
Tre indizi (cioè tre cadute consecutive) fanno una prova, quindi diciamo senza problemi che Casey soffre la pressione tremenda di Rossi. Aggiungiamo per dovere di cronaca che l'australiano ha uno scafoide, sulla mano sinistra, sbriciolato. Un aspetto che puo' averlo infastidito, anche se il cronometro sosteneva esattamente il contrario.
A questo punto, ottavo passaggio, la gara è finita. Giusto il tempo di goderci una manche di campionato spagnolo con la bella lotta tra Lorenzo, finalmente tornato sul podio dopo il momento buio iniziato dopo la Francia, Elias, ancora sul podio e miglior ducatista da due gare consecutive e Pedrosa.
E qui vi parliamo della Honda. Che ha presentato la squadra ufficiale con il solo Dani, visto che Hayden non è partito per l'aggravarsi delle condizioni del calcagno destro rotto in una gara estiva di motard. Come non bastasse c'è una voce che gira con insistenza che parla dei test che domani farà Pedrosa con le gomme Bridgestone in vista della gara di Indy.
Mah, roba da avvocati, più che da tecnici, visto che la Michelin ha portato Lorenzo sul podio che ha girato con tempi in linea con quelli di Rossi.
Giù dal podio, ma a oltre 20 secondi da Rossi, belle scintille in pista tra Vermeulen, Toseland, Capirossi e Dovizioso. Un quartetto che senza esaltare ha guadagnato onestamente la pagnotta.
A punti Melandri che nella seconda parte di gara, quella a serbatoio mezzo vuoto come piace a lui, è andato forte, ma dietro di lui c'è il vuoto o quasi con Edwards, Guintoli, Nakano e il terrificante duo della Kawasaki che accusa distacchi imbarazzanti. In quattordici alla fine e, diciamolo pure, se non ci fosse stato Rossi, la gente sarebbe andata in spiaggia con un'ora di anticipo.
Bello godersi la festa di Valentino (700 vittorie conquistate dai piloti italiani in sessanta anni di motomondiale, record di Agostini eguagliato) ma la Moto GP non è in grado di giustificare con il modesto spettacolo i costi che richiede.
Mettiamoci la giornataccia di De Angelis e De Puniet, che hanno chiuso in anticipo ruzzolando a inizio gara e godiamoci una classifica che parla di Rossi a 262 e Stoner a 187.
Sapete qual è il problema adesso? Semplice: dove vincere. Motegi sarebbe un posto splendido per aggiudicarsi il mondiale A casa della Honda, dove vinse la Ducati nel 2007. Per la Yamaha sarebbe una grande vittoria. Per Rossi pure.
1 Valentino ROSSI ITA YAMAHA 44'41.884
2 Jorge LORENZO SPA YAMAHA 44'45.047
3 Toni ELIAS SPA DUCATI 44'53.589
4 Dani PEDROSA SPA HONDA 44'59.354
5 Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 45'05.293
6 James TOSELAND GBR YAMAHA 45'08.092
7 Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 45'08.708
8 Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 45'09.475
9 Marco MELANDRI ITA DUCATI 45'15.053
10 Colin EDWARDS USA YAMAHA 45'18.413
11 Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 45'23.965
12 Shinya NAKANO JPN HONDA 45'25.692
13 Anthony WEST AUS KAWASAKI 45'36.758
14 John HOPKINS USA KAWASAKI 45'37.038
Non classificati
Casey STONER
AUS DUCATI 11'11.968 21 giri dalla fine
Alex DE ANGELIS RSM HONDA 1'46.395 27 giri
Fuori al primo giro Randy DE PUNIET FRA L HONDA
Misano - E' stata la corsa più pazza del mondo, di sicuro quella che avrà la coda polemica che scaverà un solco profondo nella 250 da qui alla fine.
Da una parte Hector Barbera, dall'altra tutti gli altri piloti.
Ma andiamo con ordine. Pronti via e Barbera, poleman, si ritrova davanti una furia argento, Yuki Takahashi, sorprendente con la Honda del team Scot e soprattutto Simoncelli che vuole vincere.
Del resto Kallio non brilla. La KTM gli ha fatto provare un telaio nuovo, ma non basta per stare davanti.
Dopo poche curve, ecco Simoncelli che va davanti e là dietro Barbera a cercare di infilarlo ad ogni possibilità. Tempi lenti, ma animi che surriscaldano.
Il primo a perdere la testa è Kallio che in un raptus tampona il compagno di squadra Aoyama, reo, secondo il finlandese di aver aperto troppo tardi il gas…
Buona parte dei sogni iridati di Mika svaniscono in questo giro numero quattro, mentre Simoncelli, Barbera e Takahashi sembrano in fuga. Sembrano, perché da dietro iniziano a venire fuori i piloti veloci partiti indietro come Pasini e Bautista.
A metà gara saltano i freni inibitori di Barbera che inizia a tentare sorpassi quasi impossibili e a sportellare tutto e tutti. Lo spagnolo ha grinta e coraggio, ma la lucidità manca del tutto specie quando punta Pasini e lo manda per le terre. Sorpasso deciso ma non scorretto, commenta la direzione di gara che in pratica consiglia al team di Pasini (pronto a far reclamo) a risparmiare i mille dollari che devono accompagnare la pratica. Va bene, non si è fatto male nessuno, ma il duello tra Hector e Mattia ha avuto punti di eccesso. Il pilota romagnolo commenta così: "Sono cose che capitano nelle gare, ma non si sa perché Barbera ci sia sempre in mezzo. E non solo oggi. Ci vorrebbero dei provvedimenti, mi è entrato con una gomitata".
Dal giro quindici inizia una bellissima gara a quattro con Simoncelli, Bautista (che fa vedere di essere probabilmente quello più a posto), Takahashi e Barbera. Tra Marco e Barbera iniziano a volare colpi potenti e fanno bene Bautista (che è davanti) e Takahashi (quarto a evitare le roncolate che volano tra i due. Barbera esagera, porta fuori Simoncelli con manovre al limite (ma anche un po' oltre) la regolarità.
Alla fine Marco scivola (probabilmente aiutato dalle gomme che hanno mollato) e perde il podio. Vince un bravissimo Bautista davanti a Takahashi che forse si è guadagnato una Honda MotoGP per la prossima stagione. Terzo e fischiatissimo sul podio Barbera. A seguire Locatelli (gran gara e intelligente quella del veterano Gilera) che precede Simon e un inviperito Simoncelli. Poi Luthi, l'altra Honda del più che dignitoso Wilairot, Lai è 11esimo, mentre va a punti Grotzkji Giorgi, sostituto di Poggiali. Baldolini cade e bissa il tremendo volo di ieri, ma il ragazzo è a posto.
Il mondiale si riaccende come d'incanto: Simoncelli comanda a quota 190, Kallio resta a 164, Bautista risale a 163 e Barbera a 142. State attenti: la vera sfida da adesso in avanti è tra Bautista e Simoncelli.
1 Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 43'15.831
2 Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'17.919
3 Hector BARBERA SPA APRILIA 43'19.583
4 Roberto LOCATELLI ITA 43'23.303
5 Julian SIMON SPA KTM 43'26.693
6 Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'37.011
7 Thomas LUTHI SWI APRILIA 43'45.271
8 Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'49.713
9 Lukas PESEK CZE APRILIA 43'50.882
10 Karel ABRAHAM CZE APRILIA 44'01.236
11 Fabrizio LAI ITA GILERA 44'03.091
12 Federico SANDI ITA APRILIA 44'26.495
13 Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 44'26.713
14 Toni WIRSING GER HONDA 44'49.163
15 Simone GROTZKYJ ITA GILERA 43'29.476
16 Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 43'44.942

Non classificati
Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 32'11.887
Eugene LAVERTY IRL APRILIA 23'43.733
Imre TOTH HUN APRILIA 22'03.318
Mattia PASINI ITA APRILIA 18'22.842
Hiroshi AOYAMA JPN KTM 5'07.423
Mika KALLIO FIN KTM 5'07.497
Hector FAUBEL SPA APRILIA 3'29.465
Alex DEBON SPA APRILIA 3'29.753
Alex BALDOLINI ITA APRILIA 1'50.835
Misano - Un solo errore in un weekend perfetto. Un'entrata in curva troppo "allegra" che macchia il fine settimana perfetto di Gabor Talmacsi che in un solo giorno ritorna vincente e si rilancia nella classifica mondiale.
Già, perché la caduta di Mike Di Meglio a metà gara riapre parecchi giochi. Il francese, in lotta con Corsi ha percorso una traiettoria esterna prendendo una buca che gli ha fatto perdere aderenza. Fine dei giochi e rilancio degli altri, cioè l'unghrese e il romano.
Gabor vince, Corsi va sul podio e adesso Di Meglio è a 186 punti, Corsi a 158, Talmacsi a 147.
Nessuno spagnolo nei quartieri alti della classifica, colpa anche delle cadute di Espargaro e Olive, ma questo mondiale parla chiaro: da qui alla fine, cinque gare, sarà battaglia e chi stecca e fa zero si ritrova la testa piena di pensieri neri.
Di Meglio era sconsolato e ha chiesto scusa al team a fine gara, mentre Talmacsi ha dichiarato: "Non sarà facile vincere cinque gare, ma io ci proverò, si può fare".
La gara vede lo scatto perentorio di Smith e Talmacsi che in breve fanno il vuoto alle loro spalle. La lotta per il podio diventa decisiva e vede Di Meglio, Olive, Corsi e Bradl lottare. Una lotta che a ogni giro vede sparire qualcuno che conta, ma non Corsi che magari non è tranquillissimo quando corre, ma che esce con il sorriso a 32 denti da Misano: "Vero, quando sono dietro a qualcuno guido bene, quando sono da solo tendo a innervosirmi, però ho guadagnato 16 punti, non male".
In classifica Talmacsi di 5,4 secondi su Bradley Smith e ben 14 su Corsi, poi Marquez con l'efficace KTM del team Repsol, unica squadra che usa con successo le moto austriache. Terol è quinto davanti a Iannone e il pilota di Vasto si è davvero guadagnato la posizione, lottando come un leone e incrociando le traiettorie con metà dei piloti del gruppo di mezzo. Il resto è poco per noi, salvato dal 16esimo posto dell'italo-cinese Loncin guidata da Cluzel e dal buon 17esimo di Ravaioli. Gli altri si ritirano come Savadori, Zanetti e Sabatino o cadono come Moretti. Ma non è il giorno adatto per lamentarsi: un italiano che va c'è, eccome.
1 Gabor TALMACSI HUN APRILIA 40'03.679
2 Bradley SMITH GBR APRILIA 40'09.081
3 Simone CORSI ITA APRILIA 40'18.067
4 Marc MARQUEZ SPA KTM 40'20.737
5 Nicolas TEROL SPA APRILIA 40'21.000
6 Andrea IANNONE ITA I APRILIA 40'21.161
7 Sandro CORTESE GER APRILIA 40'21.164
8 Dominique AEGERTER DERBI 40'22.336
9 Esteve RABAT SPA KTM 40'22.827
10 3 Sergio GADEA SPA APRILIA 40'38.329
11 Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 40'38.534
12 Joan OLIVE SPA DERBI 40'43.073
13 Michael RANSEDER AUT I APRILIA 40'50.983
14 Danny WEBB GBR APRILIA 40'56.920
15 Jonas FOLGER GER KTM 40'57.028
16 Jules CLUZEL FRA 41'05.582 141.918
17 Marco RAVAIOLI ITA APRILIA 41'07.844
18 Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 41'09.914
19 Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 41'09.939
20 Robin LASSER GER APRILIA 41'10.879
21 Gabriele FERRO ITA HONDA 41'25.493
22 Bastien CHESAUX SWI APRILIA 41'26.200
23 Louis ROSSI FRA HONDA 41'38.926
24 Hugo VAN DEN BERG NED APRILIA 41'43.402
23 25 Luca VITALI ITA APRILIA 40'19.907
26 Randy KRUMMENACHE SWI KTM 41'00.200
Invasione di pista dopo la vittoria di Rossi
Jorge Lorenzo
L'omaggio del Pibe de Oro: Maradona da Rossi
Amici, almeno qui: Rossi e Lorenzo dopo la gara che ha portato alla Yamaha 1° e 2° posto
In pista: Rossi, Pedrosa e Lorenzo
Per Rossi la 68.ma vittoria nella classe regina, come il grande Agostini
In pista: Stoner

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