Laguna Seca: Stoner da record

Laguna Seca (USA) - Dalla mattina al pomeriggio. Cambia il tempo ma non la musica.
La marcia trionfale di Stoner travolge tutto e tutti, il tempo si abbassa ancora (1'21.826) e il canguro mannaro non ha pietà, nemmeno dello spettacolo.
Per lui c'è solo uno spettacolo: lui che sta davanti e che guida al massimo. Francamente vederlo in azione al Cavatappi e nelle altre curve carogna di Laguna fa paura, vera.

Alla fine solo in tre restano dentro il secondo di distacco da Stoner e sono tre piloti molto motivati: Hayden, Rossi e De Angelis.
Nicky vuole vincere, poche storie, ma ha capito che l'operazione sarebbe possibile solo se non ci fosse Stoner. Distacco di 8 decimi, pesante da recuperare, ma l'americano ha detto che "in gara bisognerà partire bene e non farlo andare via".
Rossi non migliora rispetto al mattino, unico insieme ad Hacking. Si lavora per mettere a punto la moto e puntare ad un avvio in prima fila, ma si vede che la situazione non è facile.
De Angelis, quarto a 982/000 esulta: "E' bello essere così davanti. Ho imparato alla svelta girando con quelli bravi, poi ho capito che questo tracciato somiglia molto al Sachsenring, quindi una pista che mi piace. Il Cavatappi è difficile, ma se lo interpreti bene, alla fine è un aiuto. Diciamo che come primo giorno sono molto soddisfatto".
Quinta piazza per la prima delle Suzuki, quella di Vermeulen, che tradizionalmente va fortissimo da queste parti; Capirossi è decimo e per uno che ha problemi al polso e al braccio non c'è male. Loris corre e soffre, ma ha sempre il cuore per andare forte, anche se il distacco è già a un secondo e tre. Spies lo segue a ruota: l'americano si impegna molto ma per ora non fa vedere grandi cose. Ma non è il solo a deludere, visto che anche Edwards, che qui ha deciso di vincere, è solo settimo giusto davanti a Dovizioso, altro ragazzo che si fa rispettare.
Colin ha detto la cosa più giusta su Stoner sentita fino ad oggi: "Ma cosa gli danno da mangiare?".
Sdrammatizza, Colin, ma fa capire che siamo davanti ad un vero fenomeno. Non male Melandri, 12esimo a un secondo e mezzo;
Pedrosa, stoicamente, è quindicesimo, ma la faccia che ha è lo specchio di una grande sofferenza. Giusto pensare al mondiale, ma anche alla salute…
Mentre Toseland e De Puniet faticano moltissimo, la Kawasaki occupa le due ultime piazze con Hacking che a 36 anni debutta in MotoGP e West che è caduto bloccando a lungo la sessione. La sua moto aveva rotto un air fence, il pilota sta bene.