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Test Qatar MotoGP: Stoner da record

di Marco Masetti
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Alle prove generali del GP del Qatar, che si correrà di notte e con illuminazione artificiale, c'è ancora Stoner nel ruolo di mattatore. Fanno bene i nuovi, mentre Rossi segna solo il settimo tempo e Capirossi e Melandri sono molto indietro

Casey Stoner in Qatar ha già segnato dei tempi clamorosi
Quattro gatti con il piumino. Insomma, alla vigilia della Moto GP "by night" ci poteva aspettare qualcosa di più di una cerimonia fatta dall'emiro con l'accensione del mega impianto di illuminazione.
Stampa a zero, non c'era nemmeno Ezpeleta e faceva freddo… Molto freddo, diciamo che a terra, a fine test, all'una di notte si orbitava sotto i 20°, ma tanto i gommisti dicono che fino a 16° non ci sono problemi.
E se sono contenti loro, son contenti tutti, si sa.
Il test inizia al tramonto e in breve si sa già come finisce: Stoner primo e gli altri indietro, con un metro di lingua fuori. Il suo tempo è vicino alla pole, ma soprattutto nettamente meglio del giro record in gara e l'australiano non ha usato gomme da tempo! Bella la battuta di un osservatore: "Strano sport, nel quale ci si batte per il secondo posto…".
Amara riflessione, ma vera, anche se di cose interessanti ce ne sono. In primis ci si vede bene, salvo un riflesso in una curva, ma è come correre di giorno, dice qualcuno. Non avevamo dubbi, quando il numero uno è davanti a tutti. In ogni caso Stoner fa il tempo e poi saluta la brigata e va a letto con due ore di anticipo, imitato un'ora dopo da Rossi.
Da segnalare Dovizioso che conferma la teoria che i buoni vanno forte subito, imitato da Toseland e De Angelis. Insomma, i nuovi, compreso Lorenzo che ha il secondo tempo (pare frutto di una qualifica sparata senza problemi) vanno fortissimo. Zoppicano e non poco due dei nostri: Capirossi in fondo al gruppo e Melandri, ancor più giù che non è l'ultima Ducati solo grazie alle doti non proprio fulminanti di Guintoli. Per Marco non sarà il tempo di bocciatura, ma di parlare chiaro nel box: oltre due secondi dal compagno di team sono un po' troppi per un pilota del suo blasone. Una sola caduta, quella di West.
Domani (venerdì) si replica.
1. Casey Stoner (Ducati) – 1.55.330 al 41° (giri 61)
2. Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1.56.019 al 76° (77)
3. Randy De Puniet (Honda LCR) – 1.56.062 al 85° (88)
4. Andrea Dovizioso (Honda JiR Scot) – 1.56.121 al 63° (81)
5. James Toseland (Yamaha Tech3) – 1.56.251 al 49° (90)
6. Alex De Angelis (Honda San Carlo) – 1.56.571 al 56° (69)
7. John Hopkins (Kawasaki) – 1.56.614 al 71° (71)
8. Dani Pedrosa (Honda HRC) – 1.56.621 al 72° (72)
9. Valentino Rossi (Yamaha) – 1.56.749 al 70° (82)
10. Colin Edwards (Yamaha Tech3) – 1.56.762 al 61° (82)
11. Toni Elias (Alice Ducati) – 1.57.007 al 82° (85)
12. Nicky Hayden (Honda HRC) – 1.57.010 al 89° (91)
13. Shinya Nakano (Honda San Carlo) – 1.57.223 al 78° (79)
14. Chris Vermeulen (Suzuki) – 1.57.522 al 76° (80)
15. Loris Capirossi (Suzuki) – 1.57.551 al 42° (66)
16. Marco Melandri (Ducati) – 1.57.593 al 46° (70)
17. Sylvain Guintoli (Alice Ducati) – 1.57.644 al 44° (66)
18. Anthony West (Kawasaki) – 1.57.787 al 34° (51)
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