Valencia (SPA) - L'atmosfera è quella della festa: sole, tanta gente, belle ragazze, la gara sembra un accessorio inutile. Si parla del nuovo regolamento sulle gomme e sembra che per ora non se ne faccia nulla, visto che i gommisti non hanno trovato nessun accordo.
Si parla dei test di martedì di Rossi con le Bridgestone e forse si dice non ci sarà bisogno di sperare nella liberatoria della Michelin.

Ma, colpo di scena. Al quinto giro della sua sessione Valentino Rossi dopo la curva che segue il traguardo perde il controllo della sua M1 finisce sul cordolo esterno e cade rovinosamente nel piccolo tratto rettilineo. Si rialza subito, ma si tiene la mano destra. Mignolo, stiloide e piramidale: piccole ossa che si rompono e il turno è finito, forse anche i test. Il suo anno orribile sta chiudendosi così sotto la macchina dei raggi x in Clinica Mobile e non si sa quante possibilità ci siano di vederlo in pista domani, soprattutto in condizioni accettabili.
In prima fila Dani Pedrosa che gira in 1'31'517, gran tempo, poi Casey Stoner a un soffio di 86', mentre Nicky Hayden, che corre con scritto "last call" sulla tuta (ultima chiamata, ultima gara da campione) è terzo a 386'.
La solita Ducati, due Honda ufficiali (la migliore moto di fine stagione), due Michelin e una Bridgestone. Il segno di una stagione confusa e isterica, con una sola certezza: Casey Stoner.
Seconda fila davvero esotica con Randy De Puniet a meno di mezzo secondo, poi Silvayn Guintoli e Makoto Tamada con le Yamaha Dunlop. Tutta gente che cambierà aria. De Puniet con la Honda di Cecchinello, Guintoli che passerà sulla Ducati di D'Antin, Tamada che forse smetterà. Non c'è nulla da capire: si cambia tanto per cambiare oramai.
In terza fila troviamo John Hopkins, Loris Capirossi e Carlos Checa. Lo spagnolo aveva saltato le libere del mattino a causa di un problema intestinale e di un livello troppo alto di globuli bianchi, ma nel pomeriggio ha fatto vedere di stare bene. Anche se è subito ripartito per l'ospedale di Valencia per ulteriori controlli alla vigilia della sua ultima gara in Moto Gp. A 850' Marco Melandri, poi Chris Vermeulen e Alex Barros che alle 17 darà un party per salutare la Moto GP e lo sport attivo. Le Yamaha ufficiali sono un pianto: 15.mo tempo per Colin Edwards, 17.mo per Rossi. Un numero sfortunato, come il week end di Valentino.