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Rossi: "Questo sport è cambiato e non mi piace più"

di Marco Masetti il 02/09/2007 in Motogp

Valentino nel giorno della sfortuna più nera fa un bilancio sul campionato da lui ormai perduto

Rossi: "Questo sport è cambiato e non mi piace più"
Misano - A fine gara Valentino va in TV ed è il classico fiume in piena, ma contrariamente a quello che ci si aspetta, non è arrabbiato. L'ha presa con filosofia, si direbbe e analizza molto bene la situazione parlando di tutto, proprio di tutto. Iniziamo dalla gara: "In questa stagione la situazione è favorevole alla Bridgestone e si vede. Ma in questa gara non eravamo messi male a gomme.
Avevo scelto un'anteriore più dura ed era una buona scelta. Al primo giro ho fatto un errore piegando molto con la gomma che non era ancora in temperatura, e mi hanno passato, ma giravo in 35 e 2 e potevo scendere un po'. Poi si è rotto il motore, si è stretto, vedremo cosa è successo. Del resto abbiamo usato quello nuovo ed è stato un rischio ma la moto non va molto. Abbiamo rischiato e si è rotto. Del resto se volevo salire sul podio dovevo prendere i rischi".
- Deluso?
"Per la gente, perché siamo in Italia e su una pista che mi piace ed era l'ultima occasione per provare la rincorsa. Avrei potuto fare la gara con Hopkins, di sicuro non contro Stoner. Mi spiace per i miei tifosi, ma noi abbiamo fatto il massimo".
- Ti senti particolarmente sfortunato?
"Giovedì sera mi ha attraversato la strada un gatto nero e LUI si è toccato i maroni!".
- Il mondiale può finire all'Estoril?
"E' brutto dirlo, si fa fatica ma adesso bisogna pensare al futuro. Ci sono tante cose da cambiare e la Yamaha deve darsi da fare e anche la Michelin".
- E' stata una brutta gara… "Sono gare brutte da vedere, lo sport è sparito del tutto e piuttosto che correre così, preferisco fare altre cose". - Ad esempio ritirarti, come si sente dire in giro?
'
"Non diciamo 'ste cose, mi tocco! Io ho la velocità e la performance per vincere, bisogna cambiare a livello tecnico, visto che attualmente non lo siamo e io non ci sto".
- Sei tranquillo, non sembri nemmeno arrabbiato…
"Quando le cose vanno così hai due possibilità: o entri nel box e spacchi tutto, oppure la prendi bene".
- Tra un po' c'è la gara all'Estoril, dalle parti di Lourdes, ci vai?
"No, ho paura di trovare chiuso… Ma non è questo il problema, io sono abituato a vincere non a sognare il terzo posto. C'è qualcosa che non va".
- La Ducati sempre più alto sul podio, cosa ne pensi?
"Beh, loro hanno vinto in casa ed è bello. Titolo meritato soprattutto da Stoner, da Preziosi e dalla Bridgestone. Però questo sport è cambiato e somiglia sempre più alla Formula 1 il pilota conta meno. Con le mille ci si divertiva di più, adesso è tutto più triste, per vedeer un sorpasso in una gara devi seguire West ed Elias".

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